Va deserta l’asta per la vendita del Mercatino Rionale di Atripalda. Abc: “Ora siamo preoccupati per la svendita a privati”
Pubblicato in data: 28/12/2024 alle ore:11:19 • Categoria: Attualità, Politica •L’asta per la vendita del Mercatino Rionale è andata deserta. Non sono state presentate offerte a Palazzo di città.
L’importo a base d’asta per la struttura commerciale di via Marino Caracciolo era di 562.320,00 euro.
Il gruppo consiliare “Atripalda bene comune” con Roberto Renzulli si oppone alla svendita dell’edificio:
Ora siamo preoccupati perché con delibera di giunta si passerà alla vendita attraverso l’accordo privato con uno sconto ulteriore del 40% sulla base d’asta che era già bassa per il valore di un immobile con sede nel mezzo della città con 14 attività.
ABC chiede il ritiro immediato del bando e una nuova delibera per impedire la vendita del mercatino.
La nostra solidarietà va ai due commercianti che da circa quaranta anni onorano il contratto sottoscritto. Il sindaco, fatto scadere i contratti, aveva già informato i commercianti che non sarebbero stati più rinnovati. Ad oggi solo un’associazione ha in corso il contratto.
Che fine faranno i commercianti? Dovranno trovare una sede idonea fuori dal contesto naturale che si era immaginato nell’ immediato dopo terremoto. Invece di svendere l’amministrazione deve impegnare tutte le risorse possibili per il rilancio della struttura. Dobbiamo dare spazio ad attività commerciali e artigianali per il rilancio della struttura. Negli anni hanno creato le condizioni per chiuderlo, inserendo al posto dei commercianti di tutto e di più, attività sicuramente a scopo sociale, ma che nulla hanno a che vedere con il commercio, con i contadini, con gli artigiani e con le attività di ristoro che sono invece alla base della sopravvivenza dei mercatini rionali in altri comuni.
È normale che una struttura del genere non generi profitti per le casse del comune, infatti li scopo è quello di rendere un servizio alla città e si cittadini, ma tutto questo non è nella filosofia di questa amministrazione, impegnata sempre di più nel fare cassa per mantenere le spese e la gestione della Municipalizzata. Chiediamo lo stop alla vendita, siamo pronti come movimento civico anche ad una raccolta di firme, se necessario.
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