domenica 16 marzo 2025
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Congresso Forza Italia ad Atripalda, il sottosegretario Ferrante: “l’impegno a fissare entro il mese un tavolo al Mit su viabilità e infrastrutture della zona”. Foto

Pubblicato in data: 15/3/2025 alle ore:16:11 • Categoria: Forza Italia, Politica

Domenica Forza Italia ha tenuto il congresso cittadino presso l’Hotel Civita. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi iscritti e simpatizzanti del partito. Durante il congresso, Sabino Ciaramella, portavoce e stretto collaboratore del sindaco Paolo Spagnuolo, è stato eletto coordinatore cittadino.
Questo congresso segue di due settimane quello provinciale, svoltosi al “Bel Sito” alla presenza del Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, durante il quale Angelo Antonio D’Agostino è stato eletto coordinatore provinciale del partito.
Ha aperto i lavori il sindaco paolo Spagnuolo: «iniziamo con questo primo congresso Questi sono gli uomini del fare. Neanche il momento di godere di quello provinciale. Noi siamo operai della politica di Atripalda».
Da presidente del congresso Spagnuolo sottolinea: «Partiamo da un dato: l’invito di Tajani che ci ha chiesto il 20% dei consensi. Che si può raggiungere organizzando il partito sul territorio provinciale, come stamattina. Stimolare di nuovo la partecipazione visto il disinteresse dei più giovani con l’astensionismo. Nelle realtà nostra abbiamo mangiato pane. E politica qui in Irpinia sono troppi i comuni a cui si va al voto con una sola lista. Oggi siamo in un partito che ha il migliore approccio possibile per aggregare le nuove generazioni. Non è un caso che i candidati del direttivo oggi siano dieci giovani. Sotto la guida esperta di Sabino Ciaramella. I giovani sono con noi. Mi insegnano ogni giorno quando sono in amministrazione. I partiti di sinistra che stanno perdendo consenso. Dal canto nostro c’è un approccio più concreto. Noi siamo pronti a governare questi giovani».

Poi gli interventi dei candidati del direttivo: Maria Alviggi, Ciro Aquino e Antonio Lancio che hanno toccato i temi della donna, della sanità e sicurezza europea.

Il vice coordinatore regionale Carmine De Angelis ha sottolineato come il partito che si stia radicando in modo corretto: «E’ importante perché da troppo tempo i partiti hanno lasciato spazio al movimentismo. Viviamo una stagione di ubriacatura politica in cui ci facciamo trascinare da slogan o posizioni ideologiche. Nei piccoli comuni l’amministrazione si giudica sui fatti. Questo comune è quello che rientra nei comuni del turismo delle radici. Una scelta sui fatti e di apprezzamento territoriale. In questi dieci anni abbiamo subito il deluchismo con un sistema che non ha condotto all’unione delle aree interne con quelle costiere. Ci stiamo sempre più separando dal punto di vista dello spopolamento ma anche degli investimenti. Questi territori, che hanno acqua ma sono senz’acqua, che hanno energia alternativa ma non hanno alcun investimenti, e che hanno la necessità di ricollegarsi con gli snodi determinanti, hanno bisogno di ritornare al centro degli interessi. Non c’è una programmazione regionale attenta ai territori interni. Quando Tajani dice di Fi come un partito rassicurante, non significa che è dormiente, ma che dà risposte senza gridare, perché chi grida dimostra che dentro quella scatola poco di grigio c’è nella politica».

Michela Colucci del coordinamento provinciale Fi giovani: «Oggi si apre la stagione congressuale di Fi ad Avellino. Lo facciamo qui in questa citta che ha sempre dimostrato la passione della partecipazione in politica. La partecipazione di tanto giovani è un motivo di orgoglio per me. Forza Italia Giovani cresce con 500 tesserati under 35. Il buongoverno di Paolo Spagnuolo è sotto l’occhio di tutti come esempio».

Poi i saluti di Giuliana Franciosa nei presidente del Conservatorio di Avellino, accolta da un lungo applauso: «Sono particolarmente felice perché sono qui per inaugurare un congresso, il primo. Ad Avellino in questo periodo abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo. Siamo andati là dove non pensavamo. Ci hanno aperto le porte. Ed è un grande risultato. Siamo arrivati là dove non immaginavamo. Ma non possiamo cullarci. Siamo felici di portare nuove adesioni. Noi vogliamo esserci. Ora incominciamo a lavorare seriamente sui territori».
Per il neo coordinatore cittadino di Fdi Antonio Prezioso: «è un segno della voglia di partecipazione che i partiti tornino i veri luoghi della discussione per il confronto e il dibattito. Saremo uniti per le regionali e per cancellare questi dieci anni di governo De Luca».
A portare i saluti dell’amministrazione comune il vice sindaco Mimmo Landi: «mi onoro di rappresentare la nostra comunità nella duplice veste di vice sindaco e tesserato convinto. Atripalda è viva e vuole collaborare per la crescita della nostra comunità. Martusciello oltre ad essere un uomo del fare riesce ad accompagnarci e saluto il presidente D’Agostino con il quale abbiamo iniziato questa avventura scommettendo sulle europee. Al sottosegretario Ferrante dico: noi abbiamo fatto una scelta di campo con Antonio Guancia e Maria Fasano e conoscendo quelle che sono le dinamiche siamo entrati in una sorta di black list nella regione Campania. Per cui ci affidiamo molto alla filiera istituzionale e il confronto con il governo centrale. Sabino rappresenta per il nostro gruppo, la persona giusta per poter rappresentare tutti noi. Anche perché siamo stati capaci di unire un gruppo molto giovane e con parità di gerere. I giovani hanno voglia di partecipare. Ci attende la battaglia regionale del prossimo autunno. Ci hanno consegnato dieci anni di governo in cui le arre intere sono state abbandonate. Questa coalizione può rappresentare la forza se si cammina in modo unito con un progetto per la Campania Felix, una volta rappresentava una terra felice e fortunata. E solo chi conosce bene il territorio partendo dalle zone interne. E nel nostro partito abbiamo l’uomo giusto, Fulvio Martusciello, persona che riesce ad essere puntuale sui problemi. Sappiamo le colpe di questo governo regionale: dalla sanità dove ci sono liste di attesa con primari che non sono del nostro territorio per cui si fanno raggiungere i reparti attraverso il pronto soccorso intasandolo. Qui in Irpinia abbiamo una classe medica e di professionisti all’altezza. Noi ci candidiamo con una nuova classe dirigente.
Noi abbiamo un nostro rappresentante in Regione che abbiamo voluto e votato Livio Petitto, un uomo che pur non piegandosi alle logiche deluchiane si è messo dall’altra parte. Vi dico come ci ha detto Tajani noi dobbiamo avere un governo a servizio dei cittadini e non del potere».
Poi arriva la proclamazione del coordinatore cittadino Sabino Ciaramella che prende la parola e ringrazia i presenti «Assicuro a D’Agostino il pieno sostegno per le sfide future che ci vedranno impegnati. Forza Italia è un partito rassicurante perché ha sempre affrontato le questioni con grande senso di responsabilità. Abbiamo deciso di metterci a disposizione del nostro partito e della nostra comunità. Accolgo questo incarico con grande senso di responsabilità e dedizione. Un motivo di orgoglio per la fiducia riposta nella mia persona. Sono sempre pronto al dialogo, al confronto ma non alla prevaricazione. Mi impegnerò a rafforzare il legame del partito con la città coinvolgendo le persone, le famiglie ed i giovani. Ho aderito a Fi perché sono democristiano. Fi è ancorata all’Europa. Fi si candida come guida credibile non estremista. Chiudo con questa frase. La politica è passione e sacrificio».

Il consigliere regionale Livio Petitto attacca la regione: «per dieci anni siamo stati completamente abbandonati dalla regione soprattutto per i servizi. Oggi non è facile metterci la faccia contro il governo De Luca. Qui si vive per il finanziamento per la fognatura. E poi abbiamo assistito al direttore dell’Alto Calore voluto da Napoli. Imposto da Napoli in cambio di qualche finanziamento senza dire che l’Ato è l’unico che non ha presentato le schede per accedere ai finanziamenti Pnrr. Abbiamo rinunciato a 200 milioni di euro per il rifacimento delle condotte idriche che avrebbe consentito di rimettere in moto l’economia». Poi denuncia: «I fondi di sviluppo e coesione sono stati utilizzati da De Luca per gli stadi di Salerno, Arechi e Vestuti. E questo non è nulla rispetto alla condizione in cui vivino i servizi nella provincia di Avellino. Partendo dalla sanità ho incontrato un po’ di medici che lavorano con paura nel nosocomio di Avellino. Il nostro motto per questa campagna elettorale sarà ridare l’ospedale di Avellino agli avellinesi. Siamo stati invasi dai salernitani. Non voglio fare battaglie di campanile ma abbiamo la necessità di creare classi dirigenti. Oggi abbiamo un’opportunità di rappresentare la filiera istituzionale».

Arriva poi il saluto al congresso da parte del deputato di origini atripaldesi Gianfranco Rotondi: «saluto la nuova presidente del Conservatorio Franciosa, è un fatto importante che il vostro movimento guidi la maggiore istituzione culturale della città. Tra i molti annunci mirabolanti di cambiamenti dei destini della città di Avellino la presenza del conservatorio e di una facoltà universitaria dà a questa area anche una missione culturale coerente con quelle che erano le aspirazioni di questa comunità. Lo spunto che do a lavori: bisogna sempre di più accentrare i rapporti tra le città che costituiscono l’area metropolitana di Avellino con Atripalda, Mercogliano e Monteforte fino ad osare ciò che a Pescara già è avvenuto, una fusione dei comuni. Per portare il capoluogo ad una dimensione di città di 100mila abitanti, che vecchi schemi municipalistici impediscono quelle sinergie di servizi e sfide che potrebbero portare la città di Avellino ad essere trainante in Campania. Una città dotato di un aeroporto e una stazione, quella di Avellino che era di Atripalda di cui ricordo i racconti di Fiorentino Sullo predecessore di Ferrante.Afrogola è la stazione di Avellino, gli aeroporti di Capodichino e Pontecagnano distano venti minuti. Una città così organizzata con 100 mila abitanti e servizi commisurati a questa dimensione può giocare un ruolo diverso nella Campania che verrà».
Per il sottosegretario ai trasporti Tullio Ferrante «la provincia irpina con le 2533 adesioni e 832 iscritti under 38, numeri che dimostrano che il partito c’è. C’è voglia di centro e del nostro partito che in tutte le declinazioni sta dando delle risposte importanti. Non lontano da qui ci sono i cantieri dell’alta velocità Napoli-Bari, una rivoluzione, un’opera che collegherà due importanti realtà del Sud, Napoli e Bari senza scali e fermate intermedie. Condivido con tutti voi un impegno che con Giuliana siamo riusciti a portare a casa: Rfi ha portato il progetto di collegamento con la stazione Hirpinia e la valle Ufita, un’opera rivoluzionaria a sostengo di quella valle. Come Mit stiamo lavorando inoltre affinché, entro marzo, riusciremo a riaffidare i lavori per la galleria di Monte Pergola.  Gli impegni del Mit non finiscono qui. Penso ai grandi investimenti che stiamo mettendo qui sulla viabilità. In due anni abbiamo portato tanti risultati. La riduzione degli scaglioni dell’Irpef. I grandi investimenti con la Zes. Siamo portando a termine una grande riforma, quella della giustizia. Entro il 2025 diventerà legge la separazione delle carriere. Un passaggio sul grave momento geopolitico che l’Italia sta affrontando. Con orgoglio abbiamo un segretario nazionale che rende possibile un ancoraggio forte, solido ai valori sempre più messi in discussione dell’europeismo ed atlantismo». Infine l’impegno a fissare entro il mese un tavolo al Mit su viabilità e infrastrutture della zona con i sindaci, Anas, Rfi e tecnici del Mit «utile per affrontare tutte le istanze e criticità di questa area. Il 2025 sarà un anno difficile. Il nostro partito ha uomini e donne di qualità. Per la sfida alla regione abbiamo un capitano affidabile che negli ultimi 30 anni non ha mai cambiato partito. Un campione di preferenze con 100mila consensi. Serriamo i ranghi perché ci aspetta un anno intenso in cui dobbiamo portare Forza Italia al 20% e il nostro Fulvio Martusciello alla guida della regione Campania».
Il coordinatore provinciale Angelo Antonio D’Agostino: «Forza Italia vuole strutturarci in maniera seria sul territorio, ha radici nella vecchia democrazia cristiana, una provincia a vocazione di centro, democratica. Un po’ come tutti noi. Una forza rassicurante, quale migliore momento di dare possibilità a questa gente di legarsi a questi principi fondamentali. E noi vogliamo dare una possibilità e una casa a tutti quelli che la pensano come noi. Una casa dove potersi confrontare. Per questo siamo partiti da qui. Ad Atripalda con il primo congresso comunale. Noi vorremo essere quella parte vicina al fronte, ai cittadini che possano esporre i problemi. Quella parte con cui i cittadini possano parlare e interloquire. Sulla regione Campania è ora di cominciare ad agire. E la forza ce l’abbiamo noi per fare fronte comune. Sull’Alto Calore, non è una questione di economia ma anche organizzativo. Abbiamo circa 200ila utenti che sono a secco. Anche stanotte è successo con la rottura di una condotta. Non è una questione di portare economia ma una necessità infrastrutturale. Per cui la nostra regione non può far finta di nulla. Sono stati postati i soldi per due stadi, ben vanga io sono presidente dell’Avellino e mi fa piacere quando si fanno le infrastrutture come a Salerno, quando cresce una comunità, ma mi fa ancora più piacere se prima diamo priorità alle cose importanti. Ma il governatore non ci ha messo fuori ma oltre, ci ha abbandonato. E’ stata un’annata con pochi piogge, ci avviciniamo alla prossima estate dove avremo ancora più difficoltà delle scorse. Sono dati di fatto che ci devono far pensare. Caro Livio faccio appello che si possa dare la possibilità almeno per le cose più importanti da risolvere. Più che gli altri voglio parlare di noi: siamo partiti a settembre e abbiamo avuto tanta accoglienza tra la gente che non aspettava altro. Ai nostri tesserati abbiamo parlato. Non volevamo arrivare ad un numero, non appartiene a me che sono un uomo del fare più che del parlare. Abbiamo fatto un lavoro egregio compreso l’amministrazione di questo splendido comune, ma siamo all’inizio di un lungo percorso. Dobbiamo iniziare a lavorare seriamente e radicarci su tutti i 118 comuni. Portando la nostra voce per far capire cosa siamo e perché vogliamo intraprendere questa strada. Faccio gli auguri di buon lavoro a Sabino e a tutta la squadra».
A chiudere i lavori l’eurodeputato e coordinatore regionale Fulvio Martusciello: «noi non imponiamo nomi ma li facciamo scegliere dagli iscritti. Ciò ci fa diventare ancora più aperto. La vera novità è che diventiamo un partito democratico e un partito nuovo ogni giorno che muta, la capacità di ascolto. Un partito che ha avuto una grandissima tradizione, che capisce meglio delle altre quanto sia importante ritrovarsi intorno ad un partito nella costruzione di una filiera istituzionale che arrivi al governo. Siamo qui oggi perché è iniziata una lunga camminata verso quell’alba che aspettiamo da tanto tempo, nel mese di novembre quando potremo cambiare la storia della Campania». Sulla sanità denuncia «23 ore di codice bianco per essere visitato all’ospedale e con quale coraggio un presidente di regione può guardare negli occhi il marito o figli perché la moglie è morta nel Cilento perché non è arrivata l’ambulanza. E perché dobbiamo accettare che l’extramoenia ha fatto crescere a dismisura le liste di attesa? Accanto a questo la scelta politicizzata dei primari e dirigenti politicizzati. L’incapacità di creare una classe dirigente che crea assessori regionali. Che poi in prospettiva possono essere buoni sindaci per consentire a questa regione di poter di nuovo proporre. Sono un operatore politico ma non ricordo i nomi dei componenti della giunta di De Luca. Non sono in grado perché è stata una scelta a ribasso, a De Luca servivano gli yes man nel suo delirio che ha una data ultima, il 9 aprile che sancirà la fine di questa storia. A quella data ci dobbiamo arrivare in maniera organizzata. Scapperanno tutti quando capiranno che lui non potrà essere candidato. E troveranno il candidato dei 5 Stelle che è lo stesso che disse che non voleva il termovalorizzatore di Acerra, risolto da Berlusconi con una grande generosità facendolo riaprire. Non passano giorni che non sento un forte interesse per Fi. Significa avere la capacità di parlare con questi mondi. Abbiamo una classe dirigente negli oltre 550 comuni di questa regione. Riprendo lo slogan de Il Mattino per il terremoto ”Facciamo presto a cambiare il governo di questa regione”. Un titolo che deve riguardare tutti noi come i ragazzi che debbono lasciare queste terra . Portiamo con grande orgoglio bandiere e simboli di Forza Italia. Noi non vogliamo solo vincere le elezioni regionali, ma stravincerle per arrivare al 2027 quando con il rinnovo del Parlamento potremo avere una rappresentanza più forte. Oggi costruiamo un partito forte. radicato. Io non sono candidato a tutti i costi. Porrò condizioni agli alleati: non accetterò candidati che non mettano tra le priorità la difesa del Sud e della Campania. Secondo punto è la qualità della proposta della classe dirigente. Noi siamo un partito a cui la camorra fa schifo. E non accetteremo mai candidati che tocchino questo argomento. Voglio ringraziarvi tutti, Angelo per le generosità con cui ti stai spendendo per costruire un grande partito. Voglio ringraziarti per la capacità di ascolto e di portare sindaci e consiglieri comunali. I giovani sono il presente e non il futuro di questo partito. Sono la vera ossatura del nostro elettorato. Oggi ci accorgiamo che il nostro elettorato si è ringiovanito. Che giudica, si informa e ci responsabilizza. Infine siate orgogliosi di appartenere ad un partito che ha una grande storia e un grande futuro».

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