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In Campania a rischio i posti di lavoro di più di 1200 operatori Oss: l’appello dell’A.Di.P.S.

Pubblicato in data: 6/4/2025 alle ore:20:08 • Categoria: Attualità

I posti di lavoro di più di 1200 operatori sociosanitari sono a rischio nella sola Campania a seguito del nuovo avviso del progetto di assistenza domiciliare Home Care Premium bandito dall’Inps. Lo denuncia Adips Campania, associazione dei dirigenti delle politiche sociali.

L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ha, infatti, annunciato sostanziali e importanti modifiche di questo servizio sociale che ormai funziona da circa 15 anni.

Per avere un’idea della questione basta sapere che in Campania sono 40 gli Ambiti Territoriali Sociali coinvolti e oltre 3500 i beneficiari della misura. Modificando le regole l’Inps ha previsto l’esclusione degli operatori Oss e di quelli del sollievo dalle prestazioni integrative.

In questi anni l’80% dei cittadini non autosufficienti beneficiari del progetto hanno scelto questa tipologia di prestazione e, da luglio prossimo, escludendo queste figure di sostegno alle famiglie, non solo si determineranno conseguenze importanti in merito all’assistenza domiciliare ma soprattutto più di 1200 operatori del sociale si troveranno senza lavoro.

Abbiamo già indirizzato – aggiunge il presidente A.Di.P.S. Campania, Carmine De Blasio – una lettera aperta all’Inps per chiedere un ripensamento sulla vicenda. Oggi con maggiore insistenza intendiamo rivolgere un appello al buon senso, chiedendo di riedere almeno gli aspetti maggiormente penalizzanti per i beneficiari e gli operatori.Certo, anche per gli Ambiti sociali ci saranno forti implicazioni, gestionali e non solo, a causa delle nuove scelte dell’Inps. A tale riguardo si chiede almeno di consentire, come accaduto in passato, per coloro che lo riterranno, di proseguire con all’affidamento al terzo settore di buona parte degli aspetti gestionali del progetto, ancora una volta per salvaguardare il lavoro di altri operatori che in tanti anni hanno acquisito competenze e praticità amministrativa con la misura. La nostra battaglia per una modifica di questa iniqua decisione è solo all’inizio.”

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