domenica 24 novembre 2024
Flash news:   Alla Camera dei Deputati presentato “Il terzo paradigma” scritto dal professore Sergio Barile e Sabino Morano Detenzione e Spaccio di stupefacenti: i Carabinieri di Atripalda arrestano un 46enne Cgil Avellino con Laika e Lupus in Fabula in piazzetta degli Artisti per ricordare il 23 novembre Frode finanziaria a un commerciante atripaldese: sottratti 115mila euro Il Consorzio dei Servizi sociali A5 incassa un finanziamento da 200 mila euro per politiche verso le famiglie “CSI. È stato un tempo il mondo”: il libro di Zoppo allo Spazio Laika L’Avellino Basket supera l’ostica Nardò La Scandone Avellino espugna Monopoli Il derby tra Benevento e Avellino finisce 2-2 Puc, la giunta Spagnuolo adotta lo strumento urbanistico dopo un iter durato 13 anni

Oggi 24 gennaio si festeggia San Francesco di Sales patrono dei giornalisti

Pubblicato in data: 24/1/2020 alle ore:06:04 • Categoria: Giorni Felici

Oggi, 24 gennaio, la Chiesa ricorda San Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti. Vescovo di Ginevra, vissuto a cavallo tra Cinque e Seicento, Francesco (o meglio François) fu una sorta di precursore dell’informazione giornalistica moderna.

Francesco di Sales (Thorens-Glières, 21 agosto 1567 – Lione, 28 dicembre 1622) è stato un vescovo cattolico francese. Figlio primogenito del signore di Boisy, nobile di antica famiglia savoiarda, ricevette una raffinata educazione. Il padre, che voleva per lui una carriera giuridica, lo mandò all’Università di Padova, dove Francesco si laureò, ma dove decise di divenire sacerdote. Ordinato il 18 dicembre 1593, fu inviato nella regione del Chiablese, dominata dal Calvinismo, dove si dedicò alla predicazione, prediligendo il metodo del dialogo. Egli riuscì a vincere le resistenze della popolazione locale e ad aprire un dialogo ideando i “Memoriali“: foglietti settimanali nei quali affrontava le verità di fede, illustrandole con un linguaggio semplice e riformulandole in maniera efficace e fruibile per i suoi lettori. Silenziosamente li faceva scivolare sotto le porte o li affiggeva sui muri delle strade.

Morì a Lione il 28 dicembre 1622, ma fu sepolto ad Annecy il 24 gennaio 1623. Nel 1655 fu dichiarato santo da papa Alessandro VII e nel 1877 venne proclamato dottore della Chiesa. Il 26 gennaio 1923, in occasione del III centenario della morte, papa Pio XI lo commemorò con l’enciclica Rerum Omnium Perturbationem, con cui lo proclamò “Patrono dei giornalisti” e di “tutti quei cattolici che, con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina”. Considerato il padre della spiritualità moderna, ha influenzato le maggiori figure non solo del grand siècle francese, ma anche di tutto il Seicento europeo, riuscendo a convertire al cattolicesimo addirittura alcuni esponenti del calvinismo e guadagnandosi un posto di tutto rispetto tra i principali rappresentanti dell’umanesimo devoto.

Il 24 gennaio è anche il giorno in cui il Santo Padre presenta il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l’unica stabilita dal Concilio Vaticano II e celebrata in molti paesi, su raccomandazione dei vescovi del mondo, la Domenica che precede la Pentecoste.

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *