Coronavirus, il premier Conte annuncia il lookdown fino al 13 aprile: “Non siamo nella condizione di poter allentare le misure”
Pubblicato in data: 1/4/2020 alle ore:22:10 • Categoria: Attualità •“Non siamo nella condizione di poter allentare le misure, alleviare i disagi, risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti”. Ha esordito così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa che conferma il lookdown fino al 13 Aprile, il giorno di pasquetta. Il premier quindi conferma le indiscrezioni circolate nelle ultime ore che annunciavano l’ampliamento delle misure restrittive chiedendo un sacrificio maggiore agli italiani: “Il nostro paese sta affrontando la fase acuta dell’emergenza, oggi abbiamo superato i tredicimila morti e questa è una ferita che mai potremo sanare. Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure fin qui adottati. non siamo ancora nelle condizioni di abbracciare una prospettiva diversa. per cui ho appena firmato il nuovo dpcm che proroga le misure fino al 13 Aprile. Se noi allentassimo le misure tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani e pagheremo un prezzo altissimo. C’è una sparuta minoranza che non rispettano le regole e abbiamo disposto sanzioni severe per chi trasgredisce, non possiamo permetterci di vanificare quanto fatto finora. E dobbiamo rispetto a coloro come il personale medico che rischia la salute. Mi dispiace che questo blocco capiti una festività a tutti noi italiani cara. Affronteremo la Pasqua con questo regime restrittivo”. Poi Conte annuncia che “nel momento in cui i dati dovessero consolidarsi potremmo passare alla fase due che sarà quella del contenimento del virus per poi pensare nella fase 3: quella della ricostruzione”. Poi il premier fa chiarezza anche in merito alla confusione che è venuta a crearsi dopo la diffusione della circolare del Viminale che avrebbe dovuto chiarire l’aspetto della passeggiata di un genitore con il figlio minore in prossimità di casa, il premier è stato netto: “Noi non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passeggio con i bambini. quando un genitore va a far la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma questa non deve essere per il genitore. Così come sospese sono «le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all’interno degli impianti sportivi di ogni tipo». Stop agli allenamenti quindi anche per le società sportive e gli atleti professionisti”.
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