Giullarte, salvo il finanziamento: la Regione proroga i termini e il comune di Atripalda potrà spendere i fondi fino a giugno 2021
Pubblicato in data: 21/12/2020 alle ore:08:14 • Categoria: Attualità, Comune •E’ salvo il finanziamento regionale per “Giullarte” ad Atripalda. La regione Campania ha deciso di prorogare fino a giungo 2021 la possibilità di spendere i fondi legati al POC 2014 – 2020 Linea strategica denominata denominati “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”. La cittadina del Sabato nel luglio dello scorso anno aveva incassato un finanziamento per la XX edizione di “Giullarte – il Festival Internazionale degli Artisti di strada” che si svolge nel centro storico. Dapprima aveva ottenuto 70.000 euro, poi ridotti a 45.500,00 euro. I fondi dovevano essere spesi dagli enti locali entro il 31 dicembre. Ma la cittadina del Sabato, che aveva programmato lo scorso anno l’evento per giugno 2020, con lo scoppio della pandemia, si è vista nell’impossibilità di calendarizzare l’evento che negli anni scorso ha richiamato in città decine di migliaia di persone. Ora la proroga concede un nuovo lasso di tempo per programmare e organizzare la manifestazione e fa tirare un sospiro di sollievo all’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Spagnuolo.
«Sono contentissima che la regione ha fatto un ragionamento sensato e ha capito che non si poteva organizzare Giullarte e altri eventi entro il 31 dicembre visto la pandemia in corso – commenta la consigliera comunale delegata agli Eventi, Antonella Gambale -. Ora ci muoveremo per organizzare il Festival internazionale per il mese di giugno 2021».
All’inizio l’Amministrazione aveva programmato l’evento per settembre 2019 ma poi ha deciso di riportalo nella sua collocazione naturale, nel mese di giugno 2020 «senza immaginare di trovarci nel pieno di una pandemia che nessuno si sarebbe aspettato mai. E quindi organizzare questo evento a giugno in una situazione disastrosa in cui sono morti migliaia di persone non mi sembrava il caso».
A chi aveva proposto di organizzare l’evento online da remoto: «Ho fatto bene a non spendere i soldi per fare un festival online – conclude la Gambale -.Il festival deve andare in scena con il pubblico, dal vivo perché un artista di strada dà il meglio di sé con le persone che assistano agli spettacoli e partecipano agli spettacoli. Abbiamo bocciato da subito l’idea di proporre lo spettacolo online, da remoto. Non mi sembrava giusto spendere così 45mila euro. Ora ci abbiamo visto lungo e grazie alla proroga potremo lavorare per organizzare Giullarte per il mese di giugno».
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