“Atripalda Città Sicura” non incassa il finanziamento ministeriale ma l’assessore Musto assicura la partenza del progetto di videosorveglianza a fine mese
Pubblicato in data: 7/1/2021 alle ore:08:50 • Categoria: Attualità, Comune •«Atripalda Città Sicura» non incassa il finanziamento ministeriale ma l’Amministrazione scommette sulla bontà del progetto di videosorveglianza. Su 2.265 richieste presentate la cittadina del Sabato si è posizionata al 448 posto nonostante l’incidenza criminale è stata riconosciuta dal Ministero elevata per la Città. Atripalda si è posizionata nella graduatoria finale prima tra altri comuni in Irpinia non rientrando però nella prima trance di finanziamento per la videosorveglianza stilata dal Ministero dell’Interno. La graduatoria definitiva ha assegnato17 milioni di euro a 254 enti locali per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza.
Il progetto redatto dal Comando di Polizia Municipale, guidato dal capitano Domenico Giannetta, era pari a 139.710,81 euro. Un importo complessivo che prevedeva come quota di cofinanziamento da parte di Palazzo di città 70.000,00 euro attraverso l’utilizzo dei fondi della sicurezza stradale.
«Dalla graduatoria nazionale si evince che i comuni finanziati sono quelli del Centro e Nord Italia – commenta amareggiato l’assessore al Traffico e Commercio Mirko Musto – mentre città del Sud si sono posizionale molto indietro. In compenso siamo il primo comune in provincia di Avellino a posizionarsi meglio in graduatoria. Il progetto era stato costruito bene. Speriamo che al più presto venga erogata la seconda tranche in cui ci rientriamo abbondantemente. Questo non toglie il lavoro che stiamo portando avanti sulle telecamere che comunque verranno riaccese in città. Abbiamo già individuato un capitolo di spesa. Per cui il progetto “Atripalda Città Sicura” andrà avanti. Dispiace che la richiesta di questo finanziamento non si andata a buon fine. Dispiace che leggendo i nomi per il Ministero sembra che Il fenomeno di criminalità riguardi più il Nord che il Sud mentre ritengo che il tassò di criminalità sia più alto nel Mezzogiorno».
La mancata erogazione di fondi statali non arresta il cronoprogramma fissato per riaccendere le telecamere in città.
«Mi auguro che per fine gennaio o inizio febbraio la ditta a cui abbiamo appaltato i lavori riesca a concludere l’intervento prosegue l’assessore Musto -. Manca davvero poco per riaccendere di nuovo le telecamere. Subito dopo abbiamo già messo a Bilancio altri 70 mila euro da destinare alla videosorveglianza. Pensavamo di poter rientrare in questo finanziamento del Ministero per gli altri 70mila euro, ma nel secondo step rientreremo certamente anche se non conosciamo i tempi. Ma sulla videosorveglianza come Amministrazione andremo avanti nonostante non abbiamo incassato il finanziamento. La richiesta era per poter puntare ad un’ulteriore installazione di telecamere in modo da avere una videosorveglianza ancora più amplia e completa. Ma andiamo aventi e il 2021 sarà un anno molto importante».
A Palazzo di città è stata realizzata la Control Room, quella che dovrà essere la Centrale Operativa con i monitor necessaria per la messa in esercizio delle telecamere di sorveglianza. Un sistema di controllo con l’occhio elettronico molto atteso dalla popolazione proprio a seguito della escalation di furti che in questi mesi sta interessando le contrade periferiche e le zone rurali tanto da spingere i cittadini a richiedere che la videosorveglianza comunale venga riattivata quanto prima ed estesa con nuove telecamere anche nelle zone decentrate.
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