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Voucher comunali, parla l’assessore Nancy Palladino: “ristori per tutti i cittadini, lavoriamo per una comunità coesa”

Pubblicato in data: 9/1/2021 alle ore:14:00 • Categoria: Attualità, Comune

«Questi fondi sono tutti destinati alla cittadinanza atripaldese fino all’ultimo centesimo. Se non dovessimo farcela con questo bando, ne faremo un altro per assegnare tutte le risorse». Lo ribadisce con un video messaggio postato sulla propria pagina di Facebook l’assessore ai Servizi Sociali Nancy Palladino, fino a pochi mesi fa presidente del Consorzio dei Servizi Sociali di A5 di Atripalda, che illustra l’avviso pubblico emesso dal Comune del Sabato per l’erogazione dei voucher alimentari sulla tranche restante di 75mila euro.
«Questo bando che noi abbiamo definito come seconda chiamata rispetto al primo bando che si è chiuso il 22 dicembre grazie alla misura economica messa in campo dal Governo nazionale con una serie di misure  che vanno a ristorare la popolazione più provata da queste nuove restrizioni imposte da un aumento dei contagi da Coronavirus. E anche la regione Campania nel mese di novembre è divenuta zona rossa. Con il primo bando abbiamo in primis puntato a ristorare tutti coloro che nel mese di novembre hanno dovuto chiudere le proprie attività e che non hanno potuto lavorare. Con il secondo bando ora, che si chiuderà il prossimo 15 gennaio alle ore 14, ci serviamo di una piattaforma online che consentirà al cittadino di inviare esclusivamente in via telematica la domanda e di poter partecipare al bando stesso. La domanda non è altro che un’autocertificazione che il cittadino fa».
Sulle polemiche l’assessore Palladino auspica: «un augurio di ritorno alla normalità ma anche che ci riporti ad una comunità coesa e solidale perché più una comunità è coesa e solidale e più è forte nell’affrontare le avversità cosi come accaduto purtroppo nel 2020. Certamente il confronto e le critiche, se sono fondate e costruttive, sono il sale della democrazia. Ma il problema è quando si innalzano i toni dello scontro, quando si inveleniscono le dinamiche perché questo modo di approcciarsi in maniera distruttiva nei confronti dell’altro non ci porta a nulla ma solo ad essere nemico l’un con l’altro. M auna comunità si può definire tale se è solidale e se c’è la collaborazione tra cittadini e istituzioni».

Le domande vanno presentate in modalità online attraverso la piattaforma dedicata “atripalda.bonuspesa.it”, piattaforma acquistata dal Comune per la somma complessiva di 1.464 euro.  I buoni spesa possono essere utilizzati fino al 28 febbraio 2021. «Viste le difficoltà abbiamo deciso di fornire un supporto informatico con il Consorzio de Servizi sociali A5 per tutti coloro che sanno inviare telematicamente al domanda sono a disposizioni le operatrici dei locali del coworking di via Belli, previo appuntamento telefonico, ogni mattina dalle 9.30 fino alle 12.30 e fino al 15 gennaio mattina compreso. A supporto c’è anche l’ufficio dei servizi sociali comunale».
L’assessore nel video analizza i requisiti che servono per poter ottenere il voucher alimentar «bisogna essere innanzitutto residenti nel comune e si rivolge alle persone più colpite dalla zona rossa come i commercianti e a coloro che non hanno potuto lavorare in bar o ristoranti e che autocertificano una capacità reddituale inferiore al 40% dell’intero reddito». Non bisogna inoltre aver percepito da parte dell’intero nucleo familiare interessato, per il mese di novembre 2020, redditi derivanti da lavoro dipendente, lavoro autonomo, redditi d’impresa, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, rendita Inail, ammortizzatori sociali beneficiario della misura reddito e/o pensione di cittadinanza e/o altre forme di sostegno pubblico, al netto del canone mensile di locazione per la prima abitazione. «Posso comunque fare domanda l’importante il reddito cumulato per 1 componente non sia superiore 600 euro; 2 componenti superiore 700 euro; 3 fino a 800 euro; 4 soglia fino a 900 euro e infine 5 componenti familiari per più di 1.000 euro. Il reddito prodotto nel mese di novembre depurato al netto dal costo dell’affitto mi può consentire di presentare domanda.  Invece non può partecipare a questa misura chi ha percepito il Rem, il reddito d’emergenza. Nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia un diversamente abile che prende l’assegno di invalidità, si può partecipare». Nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di rendite ovvero di depositi bancari e/o postali superiori a 5.000 mila euro «ma si può presentare domanda anche se si ha una seconda casa, purché non produca reddito».

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