Controversia con l’impresa Ceit Srl, al Comune di Atripalda 100 mila euro
Pubblicato in data: 27/7/2021 alle ore:17:28 • Categoria: Attualità, Comune •Controversia tra il Comune di Atripalda e l’impresa Ceit S.r.l., al via cancellazione dell’ipoteca da parte dell’Ente di Piazza Municipio subordinata al versamento e bonifico da parte dell’impresa di 100.005,67euro.
È stato approvato lo schema di atto unilaterale che sancisce l’accordo tra il Comune del Sabato e l’impresa costruttrice dell’ex Centro Servizi alle Pmi dopo un contenzioso durato oltre 15 anni in attesa della sentenza della Cassazione. L’ex immobile comunale che l’Amministrazione del sindaco Giuseppe Spagnuolo ad ottobre scorso è riuscita ad alienare ad una società privata per l’importo di 1.760.000 euro e per il quale il comune sta procedendo al pagamento anche di un debito fuori bilancio per circa 600mila euro legato agli espropri di terreni per la realizzazione dell’edificio mediante un Piano triennale di rateizzazione
Con la determina di settore, che segue la delibera di Giunta, si autorizza il sindaco, quale legale rappresentante dell’Ente, al compimento delle necessarie formalità per procedere alla cancellazione di un’ipoteca sul cespite di proprietà della società costruttrice dell’ex Centro alle Pmi subordinatamente all’effettivo versamento e bonifico da parte dell’impresa all’Ente delle somme quantificate in 100.005,67euro.
Tutto ha inizio con sentenza n. 1376/09 del Tribunale di Avellino che definiva il giudizio promosso dalla ditta appaltatrice dei lavori di costruzione del Centro Servizi Piccole e Medie Imprese Commerciali ed Artigiane di via San Lorenzo, per il pagamento delle spese di guardiania relative al periodo dal primo settembre 2000 al 21 dicembre del 2001, il rimborso del costo sostenuto per la stipulazione della polizza fidejussoria per l’anticipazione della rata di saldo e dei relativi premi, oltre interessi. Il Tribunale di Avellino condannava il Comune al pagamento della somma di 50.676,51euro maggiorata degli interessi. L’ente presentò Appello. Con sentenza n. 449/15 la Corte di Appello di Napoli ribaltava l’esito di primo grado, condannando l’impresa alla restituzione delle somme versate dal Comune in esecuzione della sentenza di primo grado e al pagamento delle spese di lite dei due gradi di giudizio.
Nonostante i tentativi bonari di sortire il versamento a favore del Comune di quanto dovuto, la società non ottemperò alla sentenza ricorrendo alla Corte di Cassazione. Con Ordinanza R.G. n. 455/16 del 15/03/2016 la Corte di Appello di Napoli rigettò l’istanza di sospensione della provvisoria esecutorietà della sentenza, confermando e condannando la Ceit al pagamento delle spese di lite liquidate in 5.262,00 euro oltre accessori.
Su proposta dell’avvocato dell’Ente la Giunta procedette all’iscrizione di ipoteca sull’immobile di proprietà dell’impresa, al fine di acquisire una immediata forma di garanzia a tutela del recupero del credito vantato, nelle more della definizione del giudizio di legittimità dinanzi alla Corte di Cassazione. A metà maggio scorso il legale della Ceit ha richiesto la liberazione dell’immobile ipotecato per 80.000,00 euro dichiarandosi pronta a corrispondere al Comune di Atripalda quanto dovuto in virtù dei titoli esecutivi.
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