San Sabino 2022, il falò in piazza riaccende lo scontro politico. L’opposizione: “un errore vietare i focaroni nei quartieri”
Pubblicato in data: 10/2/2022 alle ore:17:13 • Categoria: Attualità, Politica •Le fiamme del falò in onore di San Sabino riaccendono lo scontro politico. «Ci sono gli assembramenti consentiti e quelli no» scrive il gruppo consiliare d’opposizione di “Noi Atripalda” guidato dall’ex sindaco Paolo Spagnuolo stigmatizzando così la scelta dell’Amministrazione di non far tenere i falò nei quartieri. «Dopo aver assistito agli assembramenti in occasione dell’ultimo Giullarte e a quelli, ancora più frequenti, che si verificano durante il mercato del giovedì, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso per la festività in onore di San Sabino, il nostro amato Santo Patrono. Ed invece anche in questo caso la “nostra” amministrazione comunale non si è smentita, anzi ha confermato la sua miglior qualità: la coerenza nel non mostrare vicinanza ed affetto nei confronti della comunità atripaldese. Ci riferiamo ai mancati “fuocaroni” di San Sabino. Oltre a quello in piazza, nulla. Ed è un peccato, visto che i falò, approfittando anche di un tasso di contagiosità fortunatamente in discesa ed attraverso una partecipazione responsabile dei cittadini, avrebbero potuto rappresentare un segno di normalità e di serenità, le stesse invocate dall’amministrazione comunale in occasione, ribadiamo, di Giullarte e di inaugurazioni varie. D’altro canto, caratteristica dei fuocaroni di San Sabino è che essi si svolgono in ogni quartiere, in ogni piazzetta ed in ogni casa con giardino, evitando naturalmente assembramenti».
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