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Amministrative 2022, primo confronto pubblico senza toni accesi e colpi bassi tra i tre candidati a sindaco

Pubblicato in data: 3/6/2022 alle ore:15:40 • Categoria: Attualità, Politica

Un confronto senza toni accesi e colpi bassi. Davanti la platea dei non molti giovani che hanno sfidato il caldo torrido e il giorno di festa della Repubblica per assistere ai tre candidati a sindaco che nel tardo pomeriggio hanno discusso sulla questione giovanile. Un appuntamento voluto dall’associazione “Cambia-Menti” presso il centro di comunità a contrada Ischia proprio per cercare di combattere l’astensionismo giovanile. E su spazi, lavoro, istruzione, ambiente, cultura, rete associativa, partecipazione e futuro Giuseppe Spagnuolo, Paolo Spagnuolo e Nunzia Battista hanno proposto le proprie ricette per rilanciare la città. Antonio Di Gisi, coordinatore di Legambiente provinciale e già presidente di Cambiamenti ha posto sei domande ai tre leader della campagna elettorale. Si è partiti da spazi e associazioni. «Qualche spazio lo abbiamo già introdotto con la mia amministrazione, Piazzetta degli Artisti che nasce da un’idea del maestro Tranchese, dove i giovani potessero esprimersi ed organizzare delle manifestazioni. Quello è un luogo idoneo. Spazi non ce ne sono perché sul territorio abbiamo strutture non utilizzabili come la scuola di rampa San Pasquale che secondo la nostra idea deve diventare l’ingresso al parco archeologico e il luogo delle associazioni. Poi la Dogana con i suoi spazi ma vanno intercettati i finanziamenti con un coinvolgimento delle associazioni con la costituzione della Consulta che li possa coordinare in un calendario di eventi e la web radio nell’ex sala consiliare» ha esordito Paolo Spagnuolo della civica “Attiva Atripalda”.
«Gli spazi esistenti vanno censiti, noi immaginiamo una disponibilità di accesso da parte dei giovani a ogni luogo – ha invece spiegato Nunzia Battista di “Atripalda Bene Comune” –. Noi volgiamo creare degli spazi di comunità, i coworking che sono il futuro per la preparazione e la crescita culturale. La Dogana dovrà collegare la piazza con la villa comunale, e nella Dogana tutte le associazioni dovranno interagire e dare servizi con apporto di dee. Non si deve dare un unico luogo ad un’associazione».
Il sindaco Giuseppe Spagnuolo di “Atripalda Futura” rivendica nei suoi interventi l’azione di governo fatta: «Le idee non sono molto diverse. Rispetto ad alcune strutture abbiamo le stesse finalità che da anni stiamo provando a mettere in campo, come sulla Dogana e l’ex scuola a rampa San Pasquale ha la vocazione di una Casa per le Associazioni e l’ingresso di Abellinum, con progetto già candidato ai fondi Pnrr». Il primo cittadino annuncia poi «per la Dogana dei Grani la nostra idea è quella di farne una piazza coperta. Non possiamo dimenticare che c’è un accordo con la Soprintendenza che scadrà il 31 dicembre 2023. Dobbiamo guardare ad inizio 2024 a quando potremo pensare ad un rientro in toto nelle nostre prerogative».
Scuole e lavoro i temi più caldi segnati da scontro. Proprio sulla condizione degli edifici scolastici, Nunzia Battista evidenzia ritardi nella ricerca di finanziamenti «richieste tardive» e denuncia che le «scuole sono dichiaratamente inagibili». Ma il sindaco sbotta: «La circostanza che in questi anni i nostri bambini ed i nostri ragazzi hanno frequentato scuole inagibili è qualcosa che non si può sentire. Su questo bisogna fare finalmente chiarezza. Una cosa è la questione dell’antisismicità ed un’altra è quella dell’inagibilità. Ad Atripalda non ci sono scuole inagibili. La scuola per noi è sempre stata una priorità ed il nostro obiettivo è quello di mettere il patrimonio scolastico in sicurezza. Si inseriscono in questo solco i lavori che partiranno quest’estate di demolizione e rifacimento della scuola Masi, le progettazioni già finanziate per la scuola Mazzetti e la scuola Adamo. Si stanno completando i lavori di efficientamento energetico della scuola Pascoli. Stiamo pensando oggi alle scuole per i prossimi 50 anni. Ci saranno tutti gli standard di sicurezza, ma anche spazi in linea con le nuove esigenze didattiche e formative. Sui luoghi di studio, poi, oggi finalmente la Biblioteca è interamente in sicurezza e ammodernata». Paolo Spagnuolo invece «sulle scuole va aperta una discussione sul fabbisogno futuro visto il calo delle nascite. E’ inutile continuare a chiedere finanziamenti su tutti i plessi scolastici oggi esistenti, ma capire di quante scuole abbiamo bisogno».
Altro scontro sempre tra il sindaco e l’ex primo cittadino è il lavoro. Paolo Spagnuolo propone l’idea in caso di vittoria di realizzazione una società in house «un’opportunità. Una società di proprietà di proprietà del comune per offrire servizi che oggi la macchina amministrativa non riesce ad offrire, creando anche occasioni di lavoro. Puntare poi sulla valorizzazione del patrimonio storico artistico mentre Abellinum resta chiusa il fine settimana. Una cosa assurda» bollata invece dalla fascia tricolore come un «nuovo carrozzone politico che metterebbe a rischio le casse comunali risanate. Puntiamo invece sul restauro di Palazzo Caracciolo che diventi sede di diffusione di cultura d’impresa». Poi l’appello finale al voto dei tre e gli applausi dei presenti.

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