Elezioni regionali, nota di Luca Criscuoli
Pubblicato in data: 1/2/2010 alle ore:09:19 • Categoria: Politica, Sinistra e Libertà •Alzi la mano chi aveva dato per scontato la vittoria di Nichi Vendola alle primarie di Puglia. Il sottoscritto , forse per scaramanzia, aveva temuto il peggio. Credevo che Nichi sarebbe stato schiacciato dall’apparato politico che ne aveva in ogni modo osteggiato la ricandidatura.
L’esito è andato ben oltre le più rosee aspettattive, superare il 70% di preferenze nel confronto con Boccia non è cosa da poco e non va liquidato come un evento estemporaneo e frutto di chissà quali sortilegi. Il risultato della Puglia invece deve spingerci a fare una serie di riflessioni.
Innanzitutto si rileva un dato importante: la Sinistra non è morta ma anzi si dimostra in salute e capace di affrontare le sfide della modernità (per buona pace di Veltroni e di tutti gli “assi pigliatutto” del PD che credono di poter rappresentare tutto e tutti). È evidente a tutti che il successo di Vendola ribalta completamente l’assunto secondo il quale la Sinistra è incapace di governare, di fare squadra, di saper cogliere le trasformazioni in atto nella società, di saper interpretare le nuove esigenze, i nuovi bisogni di una società in difficoltà ma che tenta di uscire da uno stato di disgregazione complessiva, dall’imbarbarimento delle relazioni tra le persone, del rapporto del cittadino con l’ambiente.
Vendola ha vinto perchè ha ridotto i filtri della comunicazione, ha inventato un nuovo linguaggio: la Sinistra in Puglia vince perchè è capace di accompagnare i processi, perchè non vuole dominarli attraverso la politica assistenzialista e clientelare che ancora oggi mortifica molte realtà del sud.
Vendola ha vinto perchè ha oltrepassato il confine tracciato artificiosamente dai partiti alleati, ha ricevuto accoglienza in quelle parti del PD che ne condividevano il percorso e la bontà del lavoro svolto come governatore, ha ottenuto l’appoggio della sua gente che ha definitivamente sancito la fine del dominio di D’Alema e del suo “modello”(se non altro è stata una sonora batosta) .
Come ho detto il vero avversario non era Boccia ma l’apparato di potere che lo sosteneva. La trasversalità dei dalemiani è stata sconfitta dalla tenacia, dalla chiarezza delle idee e dell’operato del Governatore.
Gli enormi passi in avanti compiuti dalla Puglia sono stati il vero ago della bilancia, non hanno più contato nulla le potenziali alleanze portate in dote da Boccia e D’Alema, i pugliesi hanno scelto di stare con chi in modo sincero ed efficace ha formato un’idea reale di sviluppo per la loro terra, i pugliesi non hanno ceduto ai ricatti dei Casini e dei Caltagirone e di quella politica feudale che voleva riportare la Puglia in una dimensione di arretratezza, di sottosviluppo, aggrappata al carro dei potenti, alle elargizioni dei grandi partiti che hanno dimostrato anche in questa occasione una scarsa visione d’insieme.
Vendola ha vinto insieme al suo popolo, non in modo populista, come pure qualcuno ha tentato di sottolineare, in una affermazione straordinaria della volonta dei cittadini di dire basta attraverso un processo democratico chiamato Primarie che il PD stesso, in antitesi con i suoi principi, ha cercato di impedire.
Oggi possiamo affermare con orgoglio e speranza che un vento nuovo si è alzato, oggi possiamo sperare che quel vento possa giungere fin qui, nella nostra terra, che sempre di più richiede e reclama un cambiamento.
Oggi possiamo gioire, da domani si riparte per la costruzione di un altro mondo possibile.
Luca Criscuoli (Sinistra Ecologia e Libertà)
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