Scontro in Consiglio comunale sulle linee programmatiche di mandato, l’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo: “carenti e non tengono conto del lavoro già fatto”
Pubblicato in data: 27/8/2022 alle ore:18:39 • Categoria: Politica •«Le linee programmatiche sono state portate in aula nell’ultimo giorno utile e come opposizioni non abbiamo preso parte al voto perché non c’è stata concessa la possibilità dei venti giorni, come da Statuto, per presentare gli emendamenti». A parlare è l’ex sindaco Giuseppe Spagnulo che l’altra sera in Consiglio comunale ha incalzato l’Amministrazione sulla presentazione delle linee programmatiche di mandato illustrate dal primo cittadino Paolo Spagnuolo. Linee programmatiche che hanno incassato il voto solo della maggioranza. Uno scontro nel parlamentino culminato al momento del voto con l’allontamento dall’aula dei due gruppi d’opposizione, “Atripalda Futura” e “Atripalda Bene Comune”, «perché, in base allo Statuto, abbiamo chiesto del tempo per la presentazione degli emendamenti. Ci doveva essere una partecipazione di tutti i consiglieri comunali alla definizione delle linee programmatiche ma non ci sono stati concessi i venti giorni per la presentazione degli emendamenti mentre l’approvazione andava fatta dopo, come si fa con il Bilancio, quando dopo aver valutato i singoli emendamenti, se accolti o meno, si procede poi all’approvazione finale. La maggioranza invece ha voluto fare una corsa all’approvazione delle loro idee senza farci partecipare realmente alla loro definizione. Si capisce che non c’è la volontà dell’amministrazione di acquisire i contributi dall’opposizione. Approvando le linee di mandato ha svuotato di significato gli emendamenti che l’opposizione può ora presentare».
L’ex fascia tricolore, nel suo lungo intervento prima del voto, ha denunciato diverse questioni: «Ora valuteremo cosa fare ma c’è stata da parte della maggioranza un’interpretazione errata della Statuto».
Geppino Spagnuolo ci va giù duro: «Linee programmatiche generiche e per molti versi manchevoli e carenti, mentre per molti altri aspetti riportano cose già in corso e in via di definizione per il lavoro svolto dall’amministrazione precedente mentre vengono presentate come se fosse frutto di un loro lavoro. E ciò rappresenta anche una mancanza di correttezza sullo stato delle cose perché ci sono tante iniziative e tanti finanziamenti che sono stati già acquisiti che vengono ripresentati come se fosse qualcosa che parta da loro senza citare il lavoro pregresso».
Il riferimento è ai finanziamenti acquisiti per le scuole, i 980mila euro per la palestra della scuola media Masi, «alla messa in sicurezza del territorio dove ci sono decine di milioni di euro da spendere come i 6 milioni e duecento per la nuova scuola media, i 4 milioni e 900mila per la scuola Mazzetti entrata nell’ammissibilità della Regione Campania. Sul parco archeologico si cita il lavoro dell’Università di Salerno senza neanche evidenziare una continuità e il buon risultato ottenuto dalla precedente amministrazione». Una stoccata finale Geppino Spagnuolo la conserva «ai notevoli cambiamenti che si registrano già tra il loro programma elettorale e le linee programmatiche approvate. L’amministrazione dichiara di voler rinunciare definitivamente all’esperienza del punto Informagiovani quando in campagna elettorale avevano annunciato la volontà di una riforma. In sessanta giorni hanno già cambiato opinione. E’ sparita anche la volontà di valutare il ritorno del mercato settimanale in centro città, sancendo così che la soluzione proposta e messa in atto da noi di razionalizzazione del mercato nel parco delle Acacie è una soluzione definitiva e per loro ottimale perché non valuteranno soluzioni alternative nonostante l’avessero detto in campagna elettorale. Anche sull’inquinamento si è molto generici senza indicare le misure da adottare fissate dai tavoli in Prefettura ed infine non c’è alcun riferimento alla volontà di perseguire tutta l’attività volta alla soppressione del passaggio a livello di via Appia, che secondo noi dal punto di vista dell’inquinamento e dello snellimento del traffico è essenziale. Non c’è infine nessun accenno di seguire e lavorare con la Provincia di Avellino per una celere cantierizzazione del secondo lotto dei lavori di riqualificazione del fiume Sabato che completerà l’intervento che finora è stato di messa in sicurezza con una riqualificazione urbana del centro città».
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