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Scontro in Consiglio comunale sulla costituzione della municipalizzata “Azienda Comunale Multiservizi Srl” ad Atripalda

Pubblicato in data: 20/1/2023 alle ore:15:25 • Categoria: Attualità

Scontro in Consiglio comunale sulla costituzione della municipalizzata “Azienda Comunale Multiservizi Srl” ad Atripalda.

La seduta ha segnato l’esordio come presidente del consiglio comunale di Francesco Mazzariello «ringrazio il Consiglio per questo compito che mi onora». Nel consiglio monotematico l’assise pubblica ha dato il via libera, a maggioranza, con il voto contrario delle due opposizioni (11 a 5). «La società in house si occuperà di gestione e manutenzione del patrimonio comunale e dei servizi correlati, di piccola manutenzione delle aree comunali compreso il verde pubblico e attività ausiliarie e di supporto ai servizi comunali, pulizia degli immobili e di aree pubbliche, gestione e manutenzione del cimitero comunale, servizi integrati di controllo della sosta a pagamento, servizi di sorveglianza e custodia ed infine servizi di gestione ordinaria dei tributi e servizio affissioni – ha relazionato in aula il vicesindaco con delega al Bilancio Domenico Landi -. Siamo soddisfatti del lavoro svolto dal responsabile del settore finanziario nella sua relazione e nell’allegato Piano economico finanziario che è stato predisposto in collaborazione con i settori responsabili, l’ufficio tecnico comunale e il Comando di polizia municipale Il lavoro ha evidenziato elementi di economicità ed efficienza, cosi come sottolineato nella relazione e questo è avvalorato sia dal parere favorevole del Revisore dei conti».
Dopo il consiglio comunale «il deliberato di consiglio sarà trasmesso alla Corte dei conti e agli enti competenti per le loro valutazioni. Solo dopo si procederà con l’atto costitutivo. La società sarà guidata da un amministratore unico» ha concluso Landi.
Ma le opposizioni compatte votano contro alla costituzione.   «Facciamo in bocca al lupo al presidente Mazzariello anche se siamo stati critici verso la costituzione di questa figura – ha spiegato in aula l’ex sindaco Geppino Spagnuolo, capogruppo di “Atripalda Futura” che solleva perplessità sui numeri del Pef -. Anche su questo punto abbiamo anticipato varie volte una posizione contraria. Le scelte sono già state compiute ma riteniamo alcune cose di doverle evidenziare. Ci auguriamo che la Corte dei conti visioni gli atti e non si basi sul silenzio assenso. Gli atti portati in Consiglio sono carenti perché non è stata appieno spiegata la sostenibilità economica. Mancano singole relazioni degli uffici. Manca il confronto tra il modello della società e l’appalto esterno dei servizi. Sono voci che vengono dichiarate come vantaggio ma non dimostrate. Poi ci sono delle spese fisse che avete dichiarato. La società costa 600mila euro, l’unica cosa certa all’anno. A fronte di questo ci sarebbero nuove entrate per 400mila euro. Verranno assunti 18 nuovi dipendenti, mentre non si capisce dove sarà la sede della società. Poi c’è il costo dell’Amministratore delegato con compenso di 18mila euro annui oltre oneri aggiuntivi. Per cui i costi sono sottostimati e tutti gli interventi richiederanno aziende specializzate e non potranno essere certo svolte dai dipendenti. Non si possono assumere 18 persone, una spessa fissa e certa a carico del comune, per controllare i parcometri dove ci sono i sensori. Nel momento in cui a fine anno ci sarà un risultato negativo sarà a carico tutto del socio unico, il Comune. Basta l’esempio del comune di Solofra».
Contraria anche “Abc” con Nunzia Battista che rinnova gli auguri al presidente del consiglio «le nostre erano valutazioni politiche di contrarietà al di là della persona. Sulla società in house siamo contrari. Sinceramente penso che una linearità nella gestione dell’amministrazione è auspicabile per far capire ai cittadini come venga speso il denaro pubblico. Il Pef presentato è molto aleatorio e generico. Una spesa inutile sono i soldi che saranno spesi per l’amministratore delegato e per il revisore dei conti. Alcuni interventi comunque dovranno essere esternalizzati. Noi vigileremo per scongiurare derive che possano creare sofferenze all’ente». Contraria anche Nancy Palladino: «rinnovo agli auguri, Siamo molto preoccupati perché le società in house il più delle volte non centrano l’obiettivo prefissato. Mancano le relazioni degli uffici e ritengo che i costi non siano quelli, ma ci siano costi aggiuntivi perché bisognerà comunque rivolgersi a qualifiche esterne per determinati servizi che avranno costi aggiuntivi. E’ legittimo dare una speranza a qualche concittadino che possa trovare in essa una soluzione lavorativa. Ma saranno gioie e dolori. Il nostro timore è che le persone assunte che non sapranno svolgere tali funzioni, diventeranno dei costi per tale comune. Per cui sono scettica e preoccupata nel creare questa sovrastruttura. Il treno è ormai partito, ma vediamo come farlo marciare non farlo deragliare».
Nella replica l’assessore Landi: «la cosa che ci garantisce di più è il lavoro svolto, anche in economia, dagli uffici. Che ci tranquillizzata ancora di più. I dati sono degli anni precedenti e le stime sono quelle non approvate da noi. Per cui tutto questo è pura demagogia. La società sarà sotto controllo analogo del comune, La sede della società sarà presso il Palazzo civico, servirà una stanza e per questo non sono previste utenze. Tutta Europa la prevede visto che è prevista dalla leggeche ha fatto chiarezza. La società può ricevere anche le richieste d’ingresso di altri comuni, ma questo non riguarda noi. Per cui nello statuto è previsto la possibilità del consiglio d’amministrazione ma la figura sarà l’amministratore unico che avrà competenze di gestione del personale con ordini di servizio. Uno strumento che può essere utile a risolvere il 70% della quotidianità nel nostro comune». L’ex sindaco nella replica contesta «l’atteggiamento reverenziale» del presidente del consiglio nel misurare la durata degli interventi della maggioranza «i costi e le entrate sono sovrastimate».

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