Acquisizione ex cinema Ideal con i fondi a disposizione del Distretto diffuso del Commercio, arriva la precisazione degli eredi Troncone dopo le parole del sindaco
Pubblicato in data: 25/12/2023 alle ore:10:35 • Categoria: Attualità •«Nessuna trattativa è in corso per la vendita dell’ex cinema Ideal». A chiarirlo sono gli eredi della famiglia Troncone, proprietari della storica sala cinematografica di piazza Umberto I, che smentiscono che sia in corso una contrattazione con il Distretto Diffuso del Commercio “ComUnity” di cui Atripalda è comune capofila.
La precisazione arriva dopo la notizia diffusa dal sindaco Paolo Spagnuolo che punta ad acquisire a patrimonio pubblico l’ex cine-teatro di piazza Umberto I sfruttando le opportunità concesse dai fondi regionali che sono a disposizione dei Distretti Diffusi del Commercio.
L’intenzione dell’Amministrazione è quella di dare vita nell’edificio, una volta acquisito dal privato, ad un polo culturale di cui si avverte la necessità. La notizia era stata annunciata proprio dal primo cittadino a margine dell’inaugurazione della pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Umberto.
Ma ora arriva la precisazione da parte degli eredi dei fratelli Ettore e Manfredi Troncone.
«Ci corre l’obbligo di precisare – scrivano gli eredi – che, allo stato, alcuna trattativa economica è in corso né tantomeno è stato esplicitato e/o fissato, da parte della famiglia Troncone, un importo per l’alienazione dell’immobile».
Quindi secondo gli eredi ci sarebbe stata solo l’iniziale disponibilità alla vendita, ma non la quantificazione dell’importo che la fascia tricolore aveva indicato orientativamente intorno agli 800-900mila euro.
«Come eredi dei fratelli Troncone – proseguono – auspichiamo che l’iniziativa di ComUnity vada a buon fine perché ne condividiamo l’ambizione di portare ai fasti del passato il Cinema Ideal e pertanto apprezziamo gli sforzi dell’attuale amministrazione, restando pertanto disponibili a discutere il prezzo di vendita su basi più oggettive».
Quindi gli eredi confermano la volontà di cedere l’immobile per destinarlo a finalità culturali, ma ad un prezzo più alto sul quale per ora non c’è stata alcuna trattativa.
Il cene-teatro, chiuso da decenni e di proprietà degli eredi della famiglia Troncone, nel corso degli anni ’60 e ’80 ha visto calcare il proprio palcoscenico da attori di fama nazionale e internazionale.
La famiglia Troncone in un primo momento aveva immaginato anche un’ipotesi di rinascita dell’edificio. L’architetto Raffaele Troncone tempo fa presentò un progetto di recupero per ridare dignità alla struttura nel rispetto del vincolo di destinazione d’uso: accanto alla riattivazione della sala cinematografica e del teatro, gli eredi immaginarono di realizzarvi anche un art-caffè al posto della galleria. Un progetto di ristrutturazione rimasto però nel cassetto a causa della crisi che ha colpito l’intero settore, con la chiusura di tantissime sale cinematografiche in tutta Italia e le ingenti somme richieste che hanno fatto tramontare l’idea.
Nell’ottobre del 2014 fu l’ultima volta che si riaccesero le luci nel foyer del cinema, a distanza di circa vent’anni dall’inesorabile chiusura, per consentire le riprese di un documentario sulla storia della famiglia Troncone.
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