Progetto Circoli Rifugio Più Corridoi per la Libertà ad Atripalda, due famiglie dalla Libia alloggeranno in città
Pubblicato in data: 5/3/2024 alle ore:15:14 • Categoria: Attualità •Due famiglie monoparentali provenienti dalla Libia saranno ospitate in città.
Arriveranno in Italia attraverso i corridoi umanitari attivati dall’Arci in forza del protocollo d’intesa con i ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Prende così il via il progetto “Circoli Rifugio – Più Corridoi per la Libertà” che punta a dare una risposta alle emergenze umanitarie ed alle situazioni di marginalità accentuate dalla crisi globale, soprattutto nell’ambito delle migrazioni forzate.
«E’ un’importante iniziativa dell’Arci di cui il comune è il supporto territoriale – commenta il sindaco Paolo Spagnuolo -. Noi abbiamo sposato a pieno l’iniziativa perché viviamo la parte del mondo fortunata e che ha spazi territoriali ed economici per accogliere quella parte del mondo meno fortunata, in un concetto di distribuzione non solo della ricchezza ma anche della serenità».
Ieri mattina nella Sala consiliare conferenza stampa per presentare i dettagli del progetto. «Siamo felici di questa iniziativa perché Atripalda ha già dato prova di essere una comunità accogliente con il progetto Sai – conclude il primo cittadino -. In questi ultimi due anni sono venute famiglie che l’assessorato alle politiche sociali Fabiola Scioscia ha contributo ad integrare nel migliore dei modi possibili. Oggi c’è anche la necessità di garantire una scuola multiculturale in grado di dare un’offerta formativa più innovativa e adeguata ai tempi. Una comunità multiculturale è una ricchezza. E quindi spingiamo Arci a cercare di individuare altri nuclei familiari che sempre su Atripalda possano trovare un alloggio e la loro possibilità di serenità ed integrazione».
Ad illustrare le finalità e le modalità di attuazione del progetto per garantire un’accoglienza dignitosa e solidale a chi si trova in situazioni di vulnerabilità estrema è stata Annamaria Ricci: «Si attiverà una rete di solidarietà e mutualismo grazie al supporto che tutta la comunità sta dando per la raccolta di bene materiali. Abbiamo attivato anche una raccolta fondi tramite la piattaforma Produzioni dal basso e ogni contributo ci permetterà di ridare speranza e dignità a persone che fuggono dalla violenza e dalle persecuzioni».
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