Rilancio stazione ferroviaria di Avellino, l’intervento di Roberto Renzulli di Abc
Pubblicato in data: 3/10/2024 alle ore:20:25 • Categoria: Politica •La stazione di Avellino venne inaugurata il 31 marzo 1879 quando qui giunse la linea proveniente da Napoli e Cancello: fu una grossa conquista per il capoluogo irpino che finalmente poteva contare su un collegamento veloce (per quei tempi) con Napoli, sia per i viaggiatori e sia per le merci. E questo nonostante fosse posizionata in posizione periferica rispetto al centro abitato, a metà strada col centro di Atripalda. La ferrovia non si fermò ad Avellino ma i lavori continuarono in direzione Benevento, dove la ferrovia giunse l’8 marzo 1891. Due anni dopo la stazione divenne nodo di interscambio con l’inaugurazione della linea che collegava il capoluogo irpino con il territorio interno: il 27 ottobre 1893 entrò in funzione la tratta da Avellino fino a Paternopoli, mentre il 27 ottobre 1895 la ferrovia giunse fino alla stazione di Rocchetta Santa Venere (oggi Rocchetta Sant’Antonio-Lacedonia). In tal modo la stazione di Avellino divenne un nodo di discreta importanza: venne dotata di diversi binari sia per il servizio viaggiatori che per quello merci, di una rimessa locomotive, di una piattaforma girevole e di un vasto scalo merci. La Ferrovia fu una battaglia di civiltà dell’ On. Michele Capozzi, che per oltre 40 anni Unità d’ Italia fino alla Prima Guerra Mondiale era il riferimento politico dell’ Irpinia in seno al Parlamento. Fu lui a volere la ferrovia e fu lui a volere la Stazione sul confine tra Atripalda e Avellino Se si trova dov’è è per merito di le Capozzi che fece Uno sfregio ad Avellino e al suo Sindaco “festaiolo” che fin dal 1872 si era opposto all’opera. E visto che Michele Capozzi ci teneva tanto…fece costruire la Stazione di Avellino ad “Atripalda”… Non solo, visto che era originario di Salza Irpina, fece fare anche la Stazione a Salza …oggi Salza Scalo. Atripalda ne giovò tantissimo, tant’è vero che il commercio cittadino e il traffico delle merci cambiò radicalmente le sorti commerciali della Città di Atripalda, che di fatto era collegata con Napoli, Benevento e la Puglia. Credo che stando ai dati storici, che sono inconfutabili, caro Vice Sindaco, Atripalda doveva essere in prima fila nella manifestazione a favore della ferrovia… In prima fila con tutti i sindaci, come è avvenuto durante la Processione di San Sabino… Anche questa volta avete sbagliato la “fermata” … Bacchettando sempre l’opposizione invece di approfittare e trarre spunto come la logica vuole. Povero Michele Capozzi.. Se avesse saputo che un atripaldese dopo oltre 150 anni dichiarava …che ad Atripalda non c’è alcuna “ferrovia”…
Vi invito, a questo punto, a riprendere l’argomento e interessare tutti gli onorevoli che conoscete per perorare la giusta causa Se lo fate ci uniamo a voi con piacere Viva la Stazione ad Atripalda Viva Atripalda E non dimenticarti di Michele Capozzi.
Lascia un commento