Primo Maggio, Petruzziello (Cgil) e De Feo (Uil) alla manifestazione del Pd. «Un nuovo patto in Irpinia per il lavoro». Guarda le foto
Pubblicato in data: 3/5/2010 alle ore:12:17 • Categoria: Attualità, Partito Democratico, Politica •«C’è bisogno in Irpinia di un nuovo patto per il lavoro» è il messaggio lanciato da Atripalda dai segretari provinciali di Cgil ed Uil.
L’occasione la manifestazione dal titolo “Lavoriamoci“, svoltasi venerdì pomeriggio 30 aprile, alla vigilia del Primo Maggio, in piazza Garibaldi. Ad organizzarla il circolo territoriale del Partito Democratico di Atripalda in occasione della Festa dei Lavoratori.
Un momento di confronto sulla crisi economica che sta coinvolgendo il mondo del lavoro con le conseguenze drammatiche anche nella nostra provincia e per fare il punto sulle azioni che i sindacati stanno portando avanti a difesa dell’occupazione.
Ad aprire i lavori la segretaria cittadina del Pd, Luana Evangelista, per la quale: «In occasione della avvenuta ricorrenza del 25 aprile ho messo a confronto le speranze racchiuse all’interno della Costituzione, di un paese solidale, costruito intorno ai valori dell’uguaglianza e della giustizia sociale, del lavoro come condizione sine qua non per la dignità umana, con quello che è invece l’Italia oggi, in cui a questi propositi si sono sostituiti principi come, esclusione, individualismo, talento, paura, egoismo. mando un pensiero di vicinanza a tutti gli operai della Fma e ai tanti lavoratori della provincia che vivono sulla propria pelle il dramma della crisi economica, concentrandomi poi sulla mia generazione e sulla sua precarietà. Invito la mia generazione a vedere nella Costituzione Italiana una preziosa alleata per difendere insieme il nostro diritto al futuro, un invito affinchè se ne pretenda il rispetto dei principi che impongono alla attuale classe dirigente di cercare un nuovo equilibrio sociale nell’epoca della globalizzazione».
La segretaria cittadina del Pd ha anche letto una lettera del sindaco Aldo Laurenzano in cui esprimeva solidarietà a tutti i lavoratori della provincia e sostegno al duro impegno dei sindacati, e di plauso alle iniziative che mettono al centro della loro attenzione il lavoro.
A rappresentare l’Amministrazione comunale il vicesindaco Enzo Aquino, che nel suo intervento, si è concentrato sullo sviluppo territoriale come fonte lavorativa, ritenendo che si debba investire per capitalizzare soprattutto le risorse della nostra provincia, porta ad esempio i produttori di castagne.
«La sfida – ha concluso Aquino – è togliere quote di mercato ai monopoli, cercando di inserirsi a pieno titolo nella filiera produttiva. Questo crea di certo una occupazione stabile e aiuta a combattere il fenomeno dell’emigrazione giovanile, stimolando i giovani ad investire nel proprio territorio».
Vincenzo Petruzziello della Cgil chiede alla politica più determinazione e impegno rispetto al tema del lavoro. «Invito tutti a partecipare al comizio del 1 maggio in piazza Libertà, con tutti i sindacati e alla presenza del vescovo Marino, che ha dimostrato grande disponibilità e attenzione al problema del lavoro in Irpinia».
Petruzziello si concentra molto sui giovani, portandone ad esempio molte delle più frequenti situazioni che la precarietà li costringe a vivere:«Vivono in casa con i propri genitori fino a 40 anni, si sposano tardi, spesso non riescono ad avere più figli, non possono più inseguire una ambizione ma spesso sono costretti se pure brillantemente laureati a fare lavori che non li gratificano». Invita a stare insieme, perché con l’impegno di tutti gli attori sociali e politici, l’Irpinia ce la può fare.
A concludere l’incontro il segretario provinciale della Uil, Franco De Feo che, invita con forza, ad una maggiore determinazione della politica, sperando che lo stesso Pd possa trovare presto la propria strada. Racconta del delicato e impegnativo lavoro che come sindacati hanno dovuto portare avanti per mettere in sinergia le istituzioni del territorio l’una con l’altra. «Bisogna far ripartire il treno della speranza per le vecchie e le nuove generazioni. Il nostro deve essere un impegno per determinare un nuovo patto sociale ed istituzionale per “lo sviluppo e l’occupazione” nella nostra provincia, questo il grande obiettivo unitario che tenteremo di perseguire da subito, già nelle prossime settimane. In una prospettiva di concertazione, pur rivendicando l’autonomia della nostra storia laica e riformista e l’indipendenza dagli schieramenti politici, siamo fortemente interessati ad un lavoro comune che rilanci la programmazione per lo sviluppo della nostra provincia in un’ottica di riequilibrio delle opportunità regionali. Se confermata, è certamente vergognosa la decisione di escludere l’Irpinia dagli accordi di reciprocità, a conferma di una volontà di isolare sempre di più le zone interne della Campania e rendere marginale il ruolo decisionale dei tavoli istituzionali di periferia.
La condizione della nostra provincia è drammatica, il disagio sociale, le nuove povertà e le famiglie in difficoltà sono incredibilmente aumentate, aprendo uno scenario in cui i diritti, la dignità e le tutele sono in crisi. Basta fare attenzione ai livelli di sommerso ed alle inadempienze in materia contrattuale e per la sicurezza, per rendersi conto della insopportabile condizione dei diritti essenziali. La precarietà del lavoro nel privato, come nel pubblico, è una regola che consolida una difficoltà evidente dei giovani a realizzare un proprio ruolo nella società civile ed a costituire le famiglie del futuro, intanto aumenta l’emigrazione.
Per questo abbiamo chiesto con forza, e lo ribadiamo oggi, di estendere gli ammortizzatori sociali anche alle migliaia di giovani precari, in particolar modo del mondo della Scuola e della pubblica amministrazione. Per questo diciamo NO ad ulteriori tagli al personale della scuola di ogni ordine e grado, non possiamo essere concordi su iniziative che dalla precarietà attuale collocherebbero insegnanti e personale ATA in una condizione di ulteriore e più catastrofica condizione di disoccupato. La nostra rivendicazione deve essere di forte difesa dei posti di lavoro, con iniziative unitarie a sostegno delle giuste e sacrosante rivendicazioni del personale precario. Siamo convinti che il “metodo tutto burocratico e ragionieristico di contenimento della spesa” non può e non deve essere la strada maestra che ci porta fuori dalla crisi, bisogna attivare iniziative per conservare i posti di lavoro e dare una speranza per il futuro. La SCUOLA, ha bisogno di supporto e di certezze, di programmazione e di riconoscimento del merito e della professionalità. In questo scenario non dimentichiamo i lavoratori OSA per i quali sollecitiamo la Provincia ad intervenire con la pubblicazione del bando pubblico, per aprire una possibile strada per la stabilizzazione del rapporto di lavoro. Per quanto riguarda la risorsa ACQUA, con forza ribadiamo il nostro NO alla privatizzazione e siamo schierati a difesa delle esperienze tecniche e delle professionalità di lavoratori dipendenti da Aziende pubbliche; la politica scelga la strada migliore per l’affidamento del servizio idrico e del destino delle due società dell’ex Alto Calore. Adempimenti dell’ATO, convenienza dell’affidamento diretto, servizi di qualità, tariffe sopportabili per i cittadini e salvaguardia dei livelli occupazionali, queste le nostre aspettative, questi i nostri obiettivi sindacali. In materia di rifiuti siamo proprio convinti che bisogna riattivare la concertazione al tavolo di confronto con Provincia ed Irpiniambiente per determinare tempi organizzativi, trasferimento del servizio da Società e Consorzi e stabilizzazione dei lavoratori del ciclo alle dipendenze della società pubblica.
Quello di oggi è ancora una volta un PRIMO MAGGIO di solidarietà, l’anno scorso a L’AQUILA oggi a Rosarno, momenti e condizioni diverse, ieri per superare l’emergenza del post terremoto, oggi per sostenere le ragioni dell’inclusione sociale degli immigrati a danno dell’emarginazione disumana. Il Sindacato può e deve sviluppare iniziative a favore delle fasce deboli della nostra Società, ponendosi l’obiettivo di salvaguardare i servizi essenziali, dalla sanità all’assistenza sociale e pensionistica. Anche qui, dobbiamo esaminare la proposta di riorganizzazione della Sanità in Irpinia, siamo concordi coloro che hanno lanciato l’idea di un progetto condiviso da tutti i rappresentanti irpini in Consiglio regionale. Siamo proprio convinti che sia la strada da percorrere per condividere un’idea definitiva di un modello, che salvaguardi i presidi sanitari ed ospedalieri presenti sul territorio, certo razionalizzando le spese, senza, però, arrecare danni ai lavoratori ed alla salute pubblica. Siamo pronti al confronto ed a fare la nostra parte. Ricordando la storia del 1° MAGGIO, ricco di lotte e mobilitazioni internazionali a sostegno delle rivendicazioni sindacali per le otto ore e per l’occupazione delle terre incolte e per l’affermazione del rispetto umano e civile del lavoro e dei lavoratori, esprimiamo l’augurio che possa ripartire, da questo luogo simbolicamente unitario tra il mondo del lavoro ed il mondo ecclesiastico, una nuova stagione di impegno di tutti a favore dei lavoratori e delle loro famiglie, a favore dei più deboli e degli emarginati. W i LAVORATORI, W il 1° MAGGIO».
Lascia un commento