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Sentenza Tar e dilettantismo politico, la nota di Luigi Caputo (Prc)

Pubblicato in data: 19/7/2010 alle ore:11:56 • Categoria: Attualità, Politica, Prc

mercato via san lorenzoE’ davvero singolare che di fronte all’ordinanza sfavorevole del TAR Salerno riguardo alla chiusura di via San Lorenzo, disposta per lo svolgimento del mercato settimanale, il capogruppo di maggioranza, Tomasetti, non trovi di meglio che prendersela con la rapidità dei tempi di decisione del tribunale amministrativo, il quale non ha fatto altro che applicare modalità e procedure previste dalla legge. A prescindere dal merito della questione, l’opportunità cioè dell’ubicazione della fiera in via San Lorenzo-Parco delle Acacie o in sedi alternative, con l’annoso dibattito a ciò connesso, il fatto saliente della vicenda è rappresentato dalla clamorosa e al contempo strana disfatta dell’A.C., prima decisa ad opporsi al ricorso presentato dalla “Alto Carburanti Srl” (Prosidea) e poi inopinatamente venuta meno al momento di costituirsi in giudizio, con la conseguenza di votarsi a una sicura soccombenza poi puntualmente vertificatasi, e di lasciarsi inoltre alle spalle una sequela di interrogativi. Che cosa è accaduto nel lasso di tempo che separa la decisione della Giunta di presentarsi davanti al TAR e il termine, decorso infruttuosamente, per l’ufficializzazione della costituzione in giudizio. Chi aveva il compito di dare corso a quanto stabilito ed è venuto meno alle proprie responsabilità? E’ mai possibile che per ogni errore, mancanza o inadempienza che riguardano la vita del comune di Atripalda non sia mai chiamato a rispondere nessuno, né a livello politico, né a livello amministrativo-gestionale? E perché ora non si promuove un’inchiesta interna sull’accaduto, invece di abbandonarsi a uno stucchevole vittimismo o autoassolversi chiamando in causa la “cronica lentezza della macchina amministrativa” la quale, oltre a non essere un dato generalizzabile, non rappresenta un evento naturale ma un elemento, anch’esso, in senso ampio, politico, che in quanto tale deve essere affrontato e superato? Si tratta, in definitiva, del consueto dilettantismo di cui l’Amministrazione Laurenzano ha dato prova a più riprese, o dietro c’è altro? Ci auguriamo sinceramente di no, anche se la natura macroscopica di certi errori non può non alimentare cattivi pensieri. Così come l’atteggiamento dell’opposizione, finora limitatasi a dichiarazioni di circostanza e ad oggi non in grado, ad esempio, di produrre uno straccio di interrogazione teso a far luce sui fatti. E’questo il dato politico che ci consegna la vicenda, il sostanziale consociativismo che caratterizza la vita istituzionale di Atripalda (come dimostra, da ultimo, il voto sulle linee programmatiche del PUC), insieme alla mancata risoluzione di un problema, quello della collocazione del mercato, che oltre a far registrare errori in serie da parte di chi è stato chiamato a risolverlo, sta determinando, a causa dell’insipienza di chi gestisce la cosa pubblica, oneri sempre più pesanti per la collettività atripaldese.

Luigi Caputo
Partito della Rifondazione Comunista – Atripalda

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