Comune, affidamento diretto degli incarichi tecnici – la nota di Luigi Caputo (Prc)
Pubblicato in data: 26/8/2010 alle ore:10:10 • Categoria: Politica, Prc •Nell’ambito dell’iter amministrativo destinato a sfociare nell’approvazione del PUC, l’amministrazione comunale di Atripalda è orientata ad assegnare gli incarichi tecnici relativi ai piani settoriali in forma fiduciaria, senza cioè procedere a valutazioni comparative. Si tratta del Piano di zonizzazione acustica ( 10.000 euro), del Piano Commerciale (5.000 euro), del Piano carburanti (4.000 euro), dello studio geomorfologico ( 15.000 euro), dei saggi geologici (12.000 euro) e, infine, della Carta delle colture (4.000 euro), per il (cospicuo) importo complessivo di 61.000 euro. Tali strumenti di programmazione sembrano rientrare all’interno di quelli regolamentati dall’art. 7, comma 6 del D.Lgs 165/2001, il quale prevede che “le Amministrazioni Pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione“. In ogni caso, al di là delle lettera della legge, sussistono dei motivi di opportunità che dovrebbero indurre ad evitare la soluzione dell’affidamento diretto. Da un lato, l’esigenza di adottare una linea omogenea rispetto ai criteri seguiti per l’attribuzione dell’incarico principale, quello riguardante la redazione del PUC, che sarà doverosamente assegnato con il sistema della procedura aperta (l’apertura delle offerte è prevista per il 30 agosto); dall’altro, la natura più squisitamente tecnica degli incarichi collaterali al PUC, precedentemente elencati, motivo che rende preferibile il ricorso a criteri il più possibile oggettivi, invece che a quelli soggettivi dell’intuitus personae. Per uno di questi incarichi, in particolare, quello che si riferisce al Piano traffico, va detto che quello precedente, risalente addirittura a una decina d’anni or sono (Amministrazione Capaldo), non è mai approdato alla discussione in Consiglio Comunale, e che i relativi costi non sono mai stati resi noti alla cittadinanza.
Ritornando alla questione generale, occorre ricordare che una recente deliberazione della Corte dei Conti (sez. Trentino Alto Adige, del. 9 giugno 2010, n. 18), stabilisce che l’ipotesi di affidamento diretto deve costituire sempre un’eccezione, da motivare caso per caso, o in seguito al previo espletamento di procedure selettive dall’esito infruttuoso. Il che, evidentemente, non è il caso di Atripalda. Anzi, la prossima, nuova infornata di nomine esterne, con il criterio dell’affidamento fiduciario, che si profila nella città del Sabato, oltre ad incrinare per l’ennesima volta il principio della trasparenza amministrativa e a generare il consueto ed inevitabile proliferare di polemiche , non rappresenta certo un buon viatico sul percorso del nuovo strumento urbanistico. Per questo sarebbe davvero necessario, visto che si è ancora in tempo, invertire la rotta.
Luigi Caputo
Partito della Rifondazione Comunista – Atripalda
Lascia un commento