Caos mercato, l’irruzione degli ambulanti nella sala consiliare e l’incontro di una delegazione con il sindaco Laurenzano. Guarda il Fotoservizio 2
Pubblicato in data: 23/9/2010 alle ore:16:00 • Categoria: Attualità, Video interviste •Atto di forza da parte dei commercianti del mercato del giovedì. Questa mattina, dopo aver lasciato i propri camion parcheggiati nella vecchia collocazione di via Gramsci-C.da Santissimo e davanti all’ennesima porta chiusa da parte del comune, gli ambulanti esasperati hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine all’ingresso e sono entrati a chiedere udienza al sindaco all’interno di Palazzo di Città. Ma solo una delegazione, composta dai rappresentanti di categoria, Enzo Speranza di AssoCampania, Rino Bilotto di Unimpresa, Peppino Innocente di Confcommercio, Gerardo Iannaccone di Associa (Generoso Testa dell’associazione dei consumatori è arrivato solo alla fine della discussione) ha potuto prendere posto all’interno della Sala Giunta per l’incontro con il primo cittadino Laurenzano, il vice sindaco Aquino e gli assessori Di Pietro e Foschi. «Aspetto fiducioso martedì 28 settembre, nel caso dovesse andare male si deciderà nel luogo preposto ovvero in Consiglio Comunale. I commercianti sono stati raggirati e strumentalizzati da un’opposizione poco leale – dichiara il sindaco Laurenzano – abbiamo avuto un incontro con i commercianti all’indomani della rinuncia a procedere da parte del privato, cosa che mi lascia sbalordito alla luce della richiesta d’urgenza fatta lo scorso 20 agosto. Come se prima chiamassi il 118 e poi mandassi via il medico nel momento in cui arriva. I commercianti hanno tutta la mia solidarietà, non devono essere strumentalizzati perché la decisione dello spostamento è stata presa dalla commissione consiliare all’unanimità senza scontenti, ora, invece, le lamentele: voglio persone coerenti». Una querelle, quella del mercato, che ogni volta sembra avviarsi a conclusione e che, invece, va avanti da oltre un anno senza trovare pace anche per la continua invocazione del rispetto dell’esito del referendum, «sono cambiate le norme igienico-sanitarie da rispettare, la piazza è stata riqualificata e il mercato è cresciuto negli anni – continua il sindaco – siamo a circa 240 commercianti, difficile tenere la situazione sotto controllo con soli due vigili urbani a disposizione, non si può, quindi, accusare il comune di non controllo. Abbiamo difficoltà a trovare la collocazione ma è compito dell’Amministrazione tutelare le decisioni prese in consiglio. La cosa grave è che così stiamo creando un pericoloso precedente: tutti vogliono il mercato ma nessuno lo vuole sotto casa. Capisco la situazione dei commercianti, avevo chiesto loro una mano per salvare il mercato anche facendo insieme un’azione legale. Vogliono lavorare? Parco delle Acacie è libero, iniziassero da lì». «Nell’immediato non si può fare nulla – aggiunge Elio Di Pietro – mi dispiace per i commercianti e per i cittadini ma dobbiamo aspettare la decisione del Consiglio di Stato. L’ipotesi alternativa verrà studiata dopo in consiglio. Sarebbe interessante capire come avrebbe agito la minoranza». «L’esasperazione della mattinata è comprensibile – commenta il consigliere di minoranza Antonio Prezioso -. I commercianti da un mese non riescono a svolgere la propria attività. Francamente, visti i toni alti e la disponibilità a dialogare mi aspettavo che il sindaco decidesse di parlare loro nella Sala Consiliare. Gesto che sarebbe stato apprezzato anche solo simbolicamente e avrebbe assunto valenza nel luogo deputato ad affrontare tali problemi. Ma, evidentemente, dobbiamo attendere la sentenza del Consiglio di Stato per sciogliere questo grande punto interrogativo cui si è arrivati per la mancanza di impegno da parte di sindaco e Giunta nel non voler preparare un piano di riserva». Animi accesi, insomma, per tutta la mattinata per qualche istante si è temuto che la situazione degenerasse, sempre vigili, infatti, gli uomini della Digos, dei Carabinieri e della Polizia Municipale. «L’Amministrazione comunale è rimasta impantanata in questa situazione dopo la scelta a monte del trasferimento – dichiara Speranza appena dopo l’incontro – ora non possiamo fare altro che aspettare per quanto riguarda l’iter legale, ma quello che vogliamo è una proposta alternativa che ci permetta di svolgere il mercato giovedì prossimo o comunque a breve termine ripristinando, magari, la situazione precedente». «Sarebbe opportuno iniziare a parlare di un piano b – commenta Peppino Innocente – per venire incontro alle nostre esigenze, siamo fermi da un mese, il mercato può continuare in piazza Orte e nelle zone limitrofe in attesa che l’amministrazione prenda altri provvedimenti». «Non possiamo stare dietro ai “se” e ai “ma” di un’azione dilettantistica messa in campo dall’Amministrazione cittadina. Abbiamo posto in essere una serie di rivendicazioni – dice Bilotto – sono particolarmente rammaricato e deluso, senza parole per come la concertazione di questa mattina si è svolta dopo cinque giorni persi di mercato. Abbiamo chiesto una soluzione alternativa temporanea ma il problema resta vincolato al 28 auspicando a un esito positivo. Se speriamo in una soluzione alternativa da parte dell’Amministrazione allora siamo in alto mare: non riescono nemmeno a dare risposte».
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