Scatta l’allarme, sfuma il colpo alla gioielleria «La Rocca» nella sede di Avellino
Pubblicato in data: 13/2/2011 alle ore:14:08 • Categoria: Cronaca •L’allarme è scattato nel cuore della notte alla centrale operativa della Cosmpol. I malviventi stavano tentando di introdursi nella gioielleria «La Rocca», nella sede di Avellino al corso Vittorio Emanuele.
Il negozio è di proprietà della nota famiglia atripaldese di gioiellieri La Rocca-Saporoso.
Il segnale dell’antifurto ha messo in fuga i rapinatori rendendo vano il loro piano criminoso. Pochi minuti più tardi, è giunta sul posto una pattuglia della società di vigilanza privata a cui è stata affidata la sorveglianza dell’oreficeria «La Rocca», bersaglio dei ladri. I ladri hanno forzato l’ingresso dell’attività commerciale, nel cuore della città, nel tentativo di svaligiarla. L’audace e ben congegnato furto ai danni dell’oreficeria non è dunque riuscito per un imprevedibile contrattempo. I ladri non avevano fatto i conti con l’efficiente sistema di allarme installato nel negozio. Probabilmente nei giorni scorsi hanno controllato orari di apertura e chiusura della gioielleria e abitudini dei titolari, studiando ambiente e movimenti. Fino a tentare il colpo. Hanno atteso la notte e che le strade fossero deserte per poter entrare in azione. Approfittando dunque del buio, la banda si è diretta verso il negozio. Nervi saldi, arnesi per scassinare alla mano, dopo i primi tentativi di effrazione, il congegno di sicurezza ha iniziato a suonare, spaventando però i malviventi e mettendoli in fuga. L’allarme ha permesso agli agenti della sorveglianza privata di giungere tempestivamente sul posto. Dopo il primo sopralluogo sono stati allertati anche i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e sul posto è giunto immediatamente anche il titolare del punto vendita, l’atripaldese Roberto Saporoso. I ladri, secondo i primi rilievi, avrebbero tentato di forzare la porta d’ingresso, sulla quale sono stati trovati segni di manomissione. Nulla però è stato asportato. I militari hanno rilevato le impronte che i rapinatori hanno lasciato e avviato le indagini per poter risalire alla loro identità. Nelle mani degli inquirenti anche alcuni filmati delle telecamere posizionate nelle vicinanze di altri negozi.
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