Solo cento tifosi ammessi, tensioni al Valleverde. Pastore pensa di ritirare la squadra dal campionato
Pubblicato in data: 19/3/2011 alle ore:19:30 • Categoria: Calcio, Sport •Agitazione tra tifosi allo stadio “Valleverde” per le nuove disposizioni che limitano a cento il numero dei sostenitori ammessi sugli spalti. Durante il match tra Città di Atripalda e Montella, terminato 2 a 1 per la squadra ospite, si sono registrati momenti di forte tensione placati solo dall’arrivo delle forze dell’ordine. Il patron Nicola Pastore sembra deciso a ritirare la squadra atripaldese dal campionato di Promozione, secondo il presidente non ci sono, infatti, le condizioni per andare avanti. A motivare la drastica decisione, i disordini scoppiati durante il match. «Si è avuta la conferma che in queste condizioni ad Atripalda è impossibile fare calcio – sui è sfofato a caldo il direttore sportivo Walter Iannaccone -. Poichè la dirigenza del Città di Atripalda non vuol rischiare di beccarsi una denuncia ogni settimana, l’unica cosa da fare, purtroppo, è ritirare la squadra dal torneo».
L’impianto atripaldese, che ha un’agibilità non superiore alle 100 unità è stato invaso dai supporters provenienti da Montella. In molti sono riusciti ad entrare scavalcando le recinzioni esterne, creando non poche apprensioni. Nessun contatto c’è stato con la tifoseria di casa (molti tifosi dell’Atripalda hanno preferito abbandonare lo stadio) ma, comunque, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma.
Il timore della dirigenza atripaldese è quello di vedersi attribuite le responsabilità per non aver fatto rispettare le limitazioni imposte. Venendo al match, il Montella si è imposto con il punteggio di 2-1, grazie ad un gol per tempo, intervallato dal momentaneo pareggio dei padroni di casa siglato da Carbone.
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