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Uno studio di fattibilità per recuperare la struttura Inail di via Tiratore

Pubblicato in data: 1/4/2011 alle ore:20:48 • Categoria: Comune

asl-av2-via-tiratore-3Uno studio di fattibilità per riutilizzare la struttura dell’Inail di via Tiratore ad Atripalda: è stato presentato dall’Asl di Avellino al Sindaco Aldo Laurenzano. «Si tratta di uno studio di fondamentale importanza che spero sia preso seriamente in considerazione, sia dall’Inail che dall’Asl – commenta il primo cittadino – ciò consentirebbe il recupero di una struttura abbandonata a se stessa e un notevole risparmio per le casse dell’Asl e della Sanità Regionale. E’ giunto il momento di agire e non sprecare ulteriore tempo e risorse preziose».
L’Asl, in pratica, vorrebbe riutilizzare la sua “vecchia” struttura per creare un polo di eccellenza sanitario, con una nuova struttura medica per la cura dell’autismo e un reparto di neuropsichiatria infantile; un consultorio familiare e ambulatori vaccinali, una piscina e una palestra riabilitativa; un centro di radiologia ed ecografia; un nuovo centro di salute mentale all’avanguardia. Dopo una serie di progetti mai portati a termine e un bando d’interesse pubblicato dall’Inail per la locazione dell’immobile che non ebbe riscontri, si è fatta avanti la stessa Asl, chiedendo direttamente all’Inail, il permesso di sfruttare lo stabile in comodato d’uso gratuito ventennale come “Struttura Polifunzionale per la Salute”.
L’incontro è stato promosso dal sindaco di Atripalda, Aldo Laurenzano che sta conducendo una vera e propria battaglia per il recupero della struttura di proprietà dell’Inail, situata in via Tiratore, nel territorio del Comune di Atripalda. Battaglia cominciata due anni fa, con le segnalazioni all’Inail, gli incontri con Enti e l’ Università degli Studi di Salerno che avrebbero potuto sfruttare la struttura (la Facoltà di Giurisprudenza diede la sua disponibilità per organizzare dei corsi universitari). Per creare questo centro di eccellenza si è ipotizzato di sfruttare le risorse che l’Asl sostiene per i canoni di locazione della sede del distretto di Atripalda e per altra strutture. Un cifra che si aggirerebbe intorno a trecentosessanta mila euro e che sarebbe spesa per ripristinare lo stabile attualmente in pessime condizioni. Tuttavia, la struttura portante in cemento armato necessita di verifiche immediate alle scale e agli ascensori attualmente in pessimo stato, dagli infissi interni ed esterni danneggiati dagli agenti atmosferici ai servizi igienici da sostituite in toto. Ma lavori sono necessari anche agli impianti elettrici e a quelli idrici e, ovviamente, anche al sistema di riscaldamento. Insomma, una serie di interventi che andrebbero realizzati in breve tempo, prima che l’abbandono possa inficiare irrimediabilmente la funzionalità dell’edificio.

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