Comune, Tomasetti (Pd): «Ora il programma di lavoro di fine consiliatura». Troisi (Centrosinistra) accusa: «Crisi inspiegabile voluta dal Pd. Superata solo grazie alla nostra disponibilità»
Pubblicato in data: 10/5/2011 alle ore:13:16 • Categoria: Politica •Crisi superata al comune di Atripalda, parlano il capogruppo del Pd Antonio Tomasetti e l’ex assesdore del Centrosinistra Tony Troisi.
«Esprimo soddisfazione perché l’accordo è stato raggiunto con la disponibilità di tutti, sia del Pd, che del gruppo Centrosinistra che di SeL. Tutte le componenti del centrosinistra, pur ricoprendo ruoli diversi, hanno contribuito a risolvere la crisi. Questo fatto consente all’amministrazione di concludere il mandato – commenta il capogruppo consiliare del Pd, Antonio Tomasetti -. Non è stato il Pd a chiedere l’estromissione dalla giunta degli amici del Centrosinistra, ma è stata una loro precisa proposta avanzata per superare la crisi. Conservare le deleghe, significa comunque un’assunzione di responsabilità e un coinvolgimento pieno nell’amministrazione del paese. Questa soluzione si è trovata prendendo atto delle varie posizioni. Fino all’ultimo era stato chiesto il coinvolgimento in giunta del gruppo Centrosinistra, ma tale proposta non ha avuto più seguito Ora tocca al sindaco e alla giunta proporre a tutti i gruppi della coalizione un programma di lavoro su cui muoversi in quest’ultimo anno di consiliatura».
A spiegare la decisione dei quattro assessori del gruppo «Centrosinistra per Atripalda» di uscire dalla giunta mantenendo le deleghe è l’assessore uscente Tony Troisi: «Una soluzione in linea con la disponibilità che noi avevamo dato ad uscire dalla giunta per consentire di superare questa crisi inspiegabile – dichiara Troisi – dovuta non a problemi di tipo amministrativo, ma alle esigenze di una maggiore rappresentanza politica da parte del Pd. Confermiamo il nostro sostegno al sindaco e responsabilmente daremo il nostro contributo per concludere nel migliore dei modi questo anno che manca al termine della consiliatura. Certamente gli equilibri scaturiti oggi sono diversi da quelli nati a seguito del risultato elettorale del 2007. Pur riconoscendo l’autonomia del sindaco valuteremo la possibilità di accertare l’eventuali deleghe che lui ritenesse opportuno affidarci».
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