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Operazione “Slot”, duro colpo al clan Cava: 53 arresti e 5 domiciliari. Nei guai anche atripaldesi

Pubblicato in data: 21/6/2011 alle ore:14:49 • Categoria: Cronaca

slot-machineDuro colpo al clan Cava, nella notte i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno proceduto all’esecuzione di ben 58 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli.
Diversi i reati contestati ai soggetti posti in regime di arresto: associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, violenza privata, intestazione fittizia di beni, concorrenza illecita con violenza e minaccia, rivelazione di segreto d’ufficio, corruzione per atti d’ufficio e per atti contrari ai doveri d’ufficio, favoreggiamento personale e reale, falso ideologico in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato, tutti aggravati della finalità di slot-machine-2agevolare il clan Cava.
Nell’operazione, che interessa anche le province di Napoli, Salerno, Caserta, Roma, Firenze, Parma e Ascoli Piceno, sono impiegati oltre duecento Carabinieri ed Unità Cinofile ed Elicotteri provenienti da Pontecagnano.
Nel corso dell’operazione verranno altresì sottoposti a sequestro beni mobili ed immobili, conti correnti bancari, società operanti nel settore alimentare, della fornitura di caffè e del noleggio e fornitura di apparecchiature elettroniche da intrattenimento per un ammontare complessivo di oltre quattro milioni di euro.
L’attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha dimostrato la consumazione di una pluralità di reati connessi al noleggio e all’installazione delle macchinette

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videogioco illegali ed imposizione di beni da parte di società vicine al appartenenti al clan Cava.
In molti casi confermato il ricorso a prestanomi. La ditta “Ana Caffè” era intestata a P.R., moglie di R.A., in qualità di “Socio Accomandatario”, Battista Giuseppina e Ziccardi Simona, mogli di Armando Della Pia e Galdieri Nicola, in qualità di soci, all’evidente scopo di distogliere le attenzioni delle Forza di Polizia da un’attività che fin dall’inizio era partita con finanziamenti, modalità e finalità illeciti. Analizzando la sigla della società si evince che il nome “Ana” è l’acronimo di Antonio, Nicola e Armando.
Innumerevoli gli elementi probatori raccolti che hanno dimostrato, inoltre, reati connessi al noleggio e all’istallazione delle macchinette videogioco illegali ad opera di Armando Della Pia e dei

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suoi complici. Nel corso delle indagini è emerso che effettivamente Della Pia aveva costituito una rete capillare di corruzioni e connivenze che ha consentito, nel tempo, di avere appoggi e aiuti sia nell’ambito della P.A. sia nelle Forze dell’Ordine. In particolare, sono risultati essere coinvolti alcuni appartenenti alla Guardia di Finanza in servizio in Comandi diversi della Provincia avellinese.
Congiuntamente all’esecuzione delle ordinanze cautelari, sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro di autovetture, conti correnti, immobili, nonché di 19 società operanti per lo più nel settore del caffè e dei videogiochi, per un valore stimato di circa 4 milioni di euro.

 

Ecco i nomi dei sottoposti alla custodia cautelare in carcere:
Armando Della Pia, 42 anni di Avellino;
Antonio Della Pia, 45 anni di Avellino;
Aurelio Della Pia, 47 anni di Avellino;
Carmela Della Pia, 48 anni di Avellino;
Antonio Amoroso, 52 anni di Mercato San Severino (Sa);
Mario Bagno, detto Maurizio, 40 anni di Minturno (Lt);
Luca Barone, 38 anni di Salerno;
Giuseppina Battista, 58 anni di Avellino;
Nunzio Braccio, 50 anni di Nusco (Av);
Antonio Cava, detto Ndò Ndò, 55 anni di Quindici (Av);
Gianluca Ciccarelli, 25 anni di Modena;
Gennaro Coppola, 44 anni di Nocera Inferiore (Sa);
Antonio De Stefano, 70 anni di Solofra (Av);
Salvatore Di Sarno, 45 anni di Napoli;
Giovanni Evangelista, 44 anni di Napoli;
Gennaro Forgione, 45 anni di Cesinali (Av);
Nicola Galdieri, 36 anni di Avellino;
Pasquale Galdieri, 35 anni di Avellino;
Raffaello Gavittone, detto Lello, 34 anni di Avellino;
Rita Iannaccone, 26 anni di Avellino;
Lucia Improta, 45 anni di Cercola (Na);
Sergiy Krasilnikov, detto Sergio, 49 anni, di Bielaj Zercov (Ucraina);
Felice Marciano, 48 anni di Avellino;
Fabio Maria, 37 anni, di Benevento;
Antonio Martino, 36 anni di Atripalda (Av);
Pasqualino Mastrogiacomo, 36 anni di Avellino;
Stefania Matarazzo, 27 anni di Avellino;
Beniamino Pagano, 31 anni di Avellino;
Stella Pagnozzi, 49 anni di San Martino Valle Caudina (Av);
Soccorso Palmieri, 43 anni di Nusco (Av);
Antonio Palumbo, 53 anni di Napoli;
Renato Panella, 51 anni di Benevento;
Alessandro Parisi, 43 anni di Napoli;
Nicola Petracca, 51 anni di Avellino;
Romina Pirone, 40 anni di Avellino;
Luigi Pisani, 33 anni di Napoli;
Antonia Romano, 24 anni di Avellino;
Antonio Romano, 44 anni di Avellino;
Sergio Romano, 64 anni di Napoli;
Elodia Roselli, 21 anni di Ariano Irpino (Av);
Rocco Roselli, 45 anni di Grottaminarda (Av);
Antonio Santarelli, 47 anni di Carassi (Ap);
Biagio Scognamiglio, 56 anni di Portici (Na), residente a Casapulla (Ce);
Salvatore Scognamiglio, 48 anni di Portici (Na);
Vincenzo Scognamiglio, 50 anni di Pollena Trocchia (Na);
Gaetano Sessa, 41 anni di Atripalda (Av);
Arduino Siniscalchi, 47 anni di Quindici (Av);
Ornella Tavino, 46 anni di Avellino;
Rosario Troisi, 53 anni di Napoli;
Mario Valente, 33 anni di Avellino;
Giovanna Viesto, 37 anni di Avellino;
Luciano Vitale, 38 anni di Avellino;
Simona Ziccardi, 33 anni di Mercogliano (Av).

Cinque persone agli arresti domiciliari: A.A., C.M., G.A., P.A., P.C..

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