Falsa partenza negli incontri per la stesura del Puc ad Atripalda. Sala vuota per Tuccia e Castiello. Guarda le Foto
Pubblicato in data: 6/7/2011 alle ore:09:00 • Categoria: Attualità •Falsa partenza negli incontri per la predisposizione del Piano urbanistico comunale ad Atripalda. Le associazioni di categoria, gli ordini professionali, i sindacati, Confindustria, per un totale di 52 organismi invitati dal Comune per raccogliere osservazioni utili alla stesura del nuovo strumento di governo del territorio, hanno disertato il tavolo tecnico di ieri mattina. Sedie vuote nell’aula consiliare. Presenti solo un rappresentante del comune di Aiello, due di Manocalzati ed uno della Cisl. Un’assenza però che non preoccupa più di tanto l’assessore all’Urbanistica Luigi Tuccia e il progettista incaricato, architetto Pio Castiello. «La procedura sulla partecipazione impone la convocazione delle associazioni – spiega in un’aula vuota l’assessore Tuccia -. Ma le associazioni solitamente intervengono successivamente con la presentazione delle osservazioni. Avendo collaborato alle stesura di vari Puc, ogni volta, come la legge impone di convocare i tavoli tecnici, ci sono solo due o tre persone a prendere parte. Se fossero stati presenti tutti oggi, poi non avrebbero potuto presentare successivamente le osservazioni. Se non facevamo le convocazioni di oggi, non potevamo avviare la fase del Piano urbanistico attuativo. Da oggi ufficialmente inizia la fase di stesura. Sul territorio hanno preso il via i rilievi che confronteremo con le esigenze con gli indirizzi propedeutici e le linee guide. E’ un continuo lavoro progressivo».
Tuccia traccia anche le linee guida lungo le quali verrà definito lo strumento: «Come fatto con Agenda 21, faremo lo stesso con il Puc, sensibilizzando la partecipazione dei cittadini. Un incontro successivo con le associazioni si avrà a settembre quando avremo recepito i questionari. Ci sarà anche una proiezione su come la città sarà nel 2030. E siccome Atripalda è la città dei bambini e delle bambine, faremo un incontro con gli alunni della scuola elementare e medie per raccogliere osservazioni utili. La partecipazione serve per far sentire al cittadino il territorio suo e di guidare la pianificazione delle territorio in modo sostenibile».
Un cittadino, l’unico presente in sala, solleva forti perplessità e critiche sul vincolo imposto dalla Soprintendenza alla zona Civita, dove c’è l’antica Abellinum. «Come proprietari abbiamo subito un vincolo da 32 anni. E’ l’unica zona a verde rimasta, perché non permettere dove non ci sono reperti nel sottosuolo di consentire ai terreni di tornare edificabili come siti di un possibile sviluppo edilizio». Tuccia assicura di incalzare la Soprintendenza per lo svolgimento di nuove verifiche tecniche: «Non vogliamo vincoli che ingessino il territorio. Perciò chiederemo alla Soprintendenza di fare delle verifiche tecniche. Dobbiamo verificare se c’è la possibilità che quell’area si sviluppi, con l’aiuto dei privati, migliorandola sotto l’aspetto turistico. Certo non può diventare edificabile».
Concretezza e fattibilità sono le parole d’ordine lungo le quali si muoverà il team di professionisti capeggiato dall’architetto Pio Castiello: «Avevamo invitato con raccomandata le associazioni. Dovevano fornirci informazioni utili su commercio, agricoltura, industria ecc… Siamo solo all’avvio di condivisione e partecipazione con un piano costruito dal basso. Purtroppo non si viene perché non si ha nulla da dire. Dobbiamo avere l’idea della città, la conoscenza. Faremo anche uno studio di fattibilità geologica su Abellinum e lo faremo su quello che ci indicherà la soprintendenza e su questo si baseranno le scelte del Puc».
Sulle modalità di organizzazione dell’incontro l’opposizione attacca: «Il Puc interessa tutti indistintamente, anche il cittadino più distratto ed assente, perciò alle dieci ero al Comune, da consigliere comunale e cittadino voglio farmi un’idea la più ampia possibile su quello che dovrà essere il nuovo assetto urbanistico della città. – commenta Antonio Prezioso
consigliere comunale di Fli -. Ma ho dovuto constatare, con grande dispiacere che la riunione, convocata in un giorno lavorativo ed ad un orario impensabile, è andata deserta, o almeno fino alle 11,45 quando sono andato via nella sala del consiglio comunale c’erano pochi tecnici, 4 giornalisti e due cittadini armati di buona volontà. Apprezzo la buona volontà dell’assessore Tuccia che sta cercando di far partecipare quanta più gente possibile alle fasi preliminari del PUC, ma la prossima volta scelga un orario più accessibile a tutti».
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