Colpo di scena nella sezione del PD, il segretario cittadino Federico Alvino lascia la riunione con i vertici provinciali e sbatte la porta per la presenza di Rita Noce e Lina Napoletano. Ma l’onorevole De Simone critica la scelta e spiega: “Sono entrambe tesserate”
Pubblicato in data: 3/12/2011 alle ore:19:38 • Categoria: Attualità, Partito Democratico, Partito Democratico, Politica •Colpo di scena alla riunione con i vertici provinciali nella sede del PD di Atripalda in piazza Garibalgi. Presenti la segretaria provinciale Caterina Lengua, l’onorevole Alberta De Simone, il vice segretario Francesco Todisco, il responsabile enti locali Nando Romano con Enzo Venezia e i 2 esponenti del direttivo provinciale Salvatore Antonacci e Valentina Paris.
Ad avvio di seduta il segretario cittadino Federico Alvino ha sbattuto la porta ed abbandonato la riunione. A far scattare il segretario cittadino è stata l’atteggiamento del sindaco Aldo Laurenzano, che si è fatto accompagnare all riunione dalla moglie Rita Noce e dall’ex assessore Lina Napoletano, entrambe non iscritte al partito.
Federico Alvino ha così preso la parola ad inizio dei lavori evidenziando la presenza di non iscritti ed ha poi abbandonato la sede del partito per protesta affermando: “non rappresentano il gruppo dirigente, mica siamo in un’assemblea pubblica“. La riunione è ancora in corso.
All’incontro oltre gli assesssori e consiglieri comunali anche l’indipendente Maurizio De Vinco, iscritto al Pd solo ad Avellino.
Ma l’onorevole Alberta De Simone critica la scelta del segretario Alvino di abbandonare la riunione: “Ha sbagliato Federico ad andarsene in quanto sono persone che hanno dato un contributo alla vittoria di Laurenzano. In questi momenti bisogna ascoltare tutti e poi, sia la Noce che Napoletano sono tesserate del Pd, gliele ho fatte io. Inoltre bisogna ricercare il dialogo: il Pd non può sfiduciare il proprio sindaco iscritto al Pd in uno dei comuni più importanti dell’Irpinia. Laurenzano era inesperto, e questo lo si sapeva, perciò il partito cittadino con le sue persone più impegnate in politica avrebbe dovuto accompagnarlo e guidarlo nella gestione dell’ente”.
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