Rinnovata anche quest’anno tra religione e folklore la Festa della Candelora a Montevergine. L’antico rito della Juta dei femminielli del 2 febbraio ha attirato al Santuario di Mamma Schiavona tante persone anche da fuori regione. “L’origine di questa tradizione è antica ed è collegata alla simbologia del seme che dà la vita – ha commentato Marcello Colasurdo – è bello riunirsi, cantare e ballare per la Madonna. Una festa legata ai riti in onore della dea Cibele che nell’età precristiana si celebravano proprio qui sul monte Partenio“. La Candelora in passato, infatti, aveva grande importanza particolare per i contadini irpini poichéera festa della luce e della fecondità. Tutti gli anni tanti femminielli non solo irpini ma provenienti anche da fuori regione, si ritrovano sul sagrato del Santuario a intonare canti di ringraziamenti alla Madonna al suono dei tamburi che uniscono sacro e profano. “Importante difendere i diritti omosessuali – dichiara il presidente di I Ken, Carlo Cremona – ci siamo attivati anche con un incontro presso la Cgil di Avellino. Una iniziativa organizzata dal sindacato e dallo sportello I ken, con il patrocinio del Comune di Avellino, per offrire un resoconto delle iniziative poste in essere nel corso dell’anno appena trascorso e per delineare i prossimi programmi dello sportello“. A Montevergine tra neve, canti e balli i femminielli sono entrati al Santuario per la Santa Messa. Assente quest’anno Vladimir Luxuria poiché concorrente dell’Isola dei Famosi che negli anni scorsi si ribellò alle critiche fatte contro questa giornata. Successivamente non si sono più verificati episodi di intolleranza verso gay, lesbiche e trans che si ritrovano a Montevergine per celebrare l’unione tra le antiche tradizioni e i nuovi diritti.

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