Intervista al cittadino, Bruno Picillo: “Riconquistiamo l’orgoglio atripaldese”
Pubblicato in data: 21/3/2012 alle ore:20:23 • Categoria: Attualità, Le interviste di AtripaldaNews •AtripaldaNews inaugura il nuovo spazio dedicato a tutti i cittadini che desiderano commentare e dare la propria opinione su quanto accade in città. “Intervista al cittadino” parte con l’atripaldese Bruno Picillo (foto), consulente turistico e osservatore della politica locale.
Come vede la politica attuale?
“E’ come la Costa Concordia naufragata sugli scogli“.
Allora la colpa è del capitano?
“L’amico Laurenzano non è certamente Schettino. La nave è stata guidata da tutta la Maggioranza, abili manovratori scivolati per un inchino di troppo. La colpa di Laurenzano, se così si può definire, è stata quella di non avere esperienza amministrativa e, nello stesso tempo, chi gli era vicino non è stato capace di raddrizzare la rotta. Il sindaco uscente si è voluto scontrare con la forma mentis dei vecchi partiti su cui si è incagliato e quindi è affondato. Quindi c’è bisogno di una scossa, di una nuova energia, di un orgoglio, di rinnovamento e discontinuità per una rinascita atripaldese. Continuando con l’analogia la peggio l’hanno avuta i cittadini che, in questo mal governo, hanno perso un punto di riferimento. I politici sono scomparsi dalla piazza, non vivono più la città ad esclusione di pochi“.
Quali sono stati gli errori più evidenti?
“La mancanza di idee, dai politici ascoltiamo sempre le stesse lamentele sui conti in rosso ereditati. Siamo tutti a conoscenza della situazione patrimoniale ma non ci dobbiamo nascondere dietro il problema visto che ci sono persone che stanno all’interno dell’amministrazione comunale da quattro mandati“.
Uno sguardo sulla politica attuale…
“Al primo congresso cittadino il presidente Ciriaco De Mita ha definito il dottor Gerardo Capaldo il miglior sindaco di Atripalda e dell’intera provincia, specificando che avrebbe avuto lui l’ultima parola sul nome del candidato alla carica di primo cittadino. Mi sa tanto di presa in giro in quanto non ho visto mai un merito alla Città di Atripalda e ai politici atripaldesi. Oggi ci viene a parlare di alleanza con il Pd cosa assolutamente improponibile per la nostra città in quanto l’Udc dimessosi dal consiglio comunale dovrebbe spiegare ai cittadini e a loro stessi come mai propone un’alleanza con un Pd che ha ottenuto i risultati che sono sotto gli occhi di tutti“.
Da simpatizzante dell’Udc, come vede lo scudocrociato cittadino?
“Mi sento osservatore critico anche nei confronti dell’Unione di Centro. All’interno dell’Udc esistono due correnti, io ne aggiungerei un’altra quella dei moderati e degli orgogliosi. Come far dire “forza Juve” a un tifoso dell’Inter? Al di là della passione calcistica personale, dobbiamo tifare tutti per la stessa squadra, la “Nazionale”. Si vince e si perde insieme con onore e lealtà. E’ più giusto correre da soli senza dover cedere a compromessi politici, in termini di divisione di potere all’interno del consiglio comunale. La posizione più consona all’Udc è indubbiamente quella del Terzo Polo. Ci sarebbe più correttezza e coerenza nel disegnare un’alleanza interna attraverso una lista unica tra le due correnti di centro destra e centro sinistra in modo da far riscattare l’orgoglio del partito atripaldese“.
Chi guiderebbe questa ipotetica lista Udc?
“Abbiamo tanti bei nomi, ci sono persone impegnate anche a livello provinciale come il mio amico avvocato Paolo Spagnuolo che ha ottenuto un discreto successo elettorale. Dall’altra parte abbiamo un altro leader Antonio Iannaccone, ma visto che non faccio parte del direttivo non sta a me indicare il nominativo. Mi auguro il segretario Mastroberardino trovi una soluzione salomonica“.
Che idee ha lei per la città?
“Metto al primo posto i problemi sociali e le fasce più deboli. Propongo di istituire la Banca del Tempo e il progetto turistico La vetrina del gusto. Nuove forme di divertimento da inserire nel contesto attuale, ad esempio l’anfiteatro nella villa comunale potrebbe essere il luogo per fare ginnastica con un’istruttrice, la collina di San Pasquale potrebbe ospitare un polo di tiro con l’arco. Immagino “Atripalda Village” con un percorso salute nella Pineta Sessa oppure un percorso enogastronomico attraverso sponsorizzazioni anche di privati. Anche una bella Fattoria didattica su Rampa San Pasquale con i boy scout. Tutte iniziative a costi bassissimi, occorre solo dote organizzativa e volontà. Importante l’associazionismo senza scopo di lucro per valorizzare la nostra realtà. Un esempio lo abbiamo avuto da qualche associazione locale che ha valorizzato nel periodo estivo il Parco delle Acacie. Tutte iniziative che meriterebbero un approfondimento in futuro. Ringrazio AtripaldaNews per avermi ospitato“.
Contattare la Redazione per Intervista al cittadino.
Le notizie scarseggiano eh?
è un’iniziativa molto carina…una volta tanto parlano i cittadini meno noti…..
i piccoli uomini dalle grande idee. bravo bruno
complimenti per l’iniziativa della Vs. testata è un buon punto d’incontro con i cittadini, che molto spesso come nel caso dell’amico Bruno hanno pochi spazi per comunicare.
c’è molta demagogia nel suo programma per salvare atripalda sig. bruno. …problemi sociali, fasce deboli, giovani, volontariato, come dice il grande Cetto: ‘na beata minchia! Atripalda Village sarebbe il suo sogno, ma è improponibile, non la voglio smontare, ma in una città che non riesce a fare nemmeno il focarone di san sabino… ma lei sa quante autoizzazioni ci vogliono? lei sa che chi lavora deve essere assicurato? lei sa che il luogo dove si dovrebbero svolgere le sagre o le feste o le degustazioni devono essere assicurati? lei sa che ci vogliono gli steward? oggi fare una manifestazione costa, ci vogliono soldi, altri che volontari capaci e non gente che va e che viene a convenienza….
belle parole ma non sono attuali!
Fantastico lupone70, che sintetizza il commento citando cetto laqualunque:…………..