Verso il voto, Alberto Graziano (Piazza Grande): “La partecipazione è un dovere morale”
Pubblicato in data: 26/4/2012 alle ore:14:17 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Continua l’intenso impegno elettorale della Lista “Piazza Grande” che stamattina ha incontrato commercianti e cittadini nell’area del mercato e nel pomeriggio gli elettori di via San Giacomo.
Di seguito l’intervento del candidato Alberto Graziano.
Mentre la vita pubblica e la politica sono travolte da scandali ricorrenti e non sembrano lasciare spazio che a malumori, corruzione, inefficienze, ho ritenuto un dovere morale ed un obbligo di coscienza mettermi in gioco in prima persona nell’amministrazione della cosa pubblica. Un dovere morale, dicevo, e un impegno civico irrinunciabili nella vita della comunità, come nella mia vita in questo momento. Ho scelto di farlo in un modo pacato e concreto, come è il mio carattere ed il mio stile di vita, evitando le turbolenze e le inevitabili polemiche di ogni campagna elettorale.
Intendo mettere a disposizione di Atripalda la mia formazione professionale (sono avvocato e dipendente di Invitalia), la mia conoscenza del territorio e dei suoi problemi, il mio rigore ed una salda fiducia nella giustizia, il mio essere giovane.
Due inviti, in premessa:
1. Un invito a credere: per deformazione professionale e per carattere, credo – e vi esorto a credere- che la giustizia esiste; se le regole vengono sempre eluse (per eccezioni, per conoscenze…, per astuzie varie) è perché si crede sempre il contrario. Inoltre vi invito a credere che fare meglio è sempre possibile, soprattutto se si è giovani e capaci.
2. Un invito a non credere: evitiamo di credere alle facili promesse, cerchiamo di essere concreti e lottiamo per ottenere ciò che desideriamo, ciò che è giusto, ciò che è migliore.
Ecco, in estrema sintesi, i punti del nostro programma che intendo sviluppare, se sarò ritenuto meritevole della fiducia degli elettori di Atripalda.
Fondi Comunitari e burocrazia
In Italia vengono utilizzati solo l’11% dei fondi destinati alle amministrazioni locali per la crescita e per la riqualificazione della realtà urbana. I motivi sono vari, spesso ascrivibili a mancanza di informazioni, inesperienza, gestione di più alte priorità organizzative e/o emergenze. Così i fondi, destinati a molteplici settori come l’ambiente, l’energia, il turismo, i servizi sociali, l’artigianato, il commercio, sfumano o rimangono appannaggio di pochi.
Quindi i soldi ci sono (pochi, ma ci sono), bisogna attivarsi per partecipare ai bandi e progettare come investire le risorse nel miglior modo possibile. Perciò intendiamo costituire un gruppo di lavoro per lo studio e la programmazione dell’accesso attraverso una indispensabile pianificazione pluriennale. Ed anche un’adeguata formazione della struttura amministrativa: non dimentichiamo, infatti, che non si promuove e non si incentiva adeguatamente la formazione dell’intera macchina amministrativa, lasciando all’invecchiamento precoce strumenti e personale, che seppur all’avanguardia – il primo – e qualificato – il secondo – non gode dei frutti dell’aggiornamento…
Inoltre, nell’ambito della politica di gestione dei Fondi EU è fatto noto che i Comuni tendono a fare da soli, perdendo le migliori occasioni di confronto, di concertazione, di crescita. Per me il partenariato tra Atripalda e i Comuni vicini è indispensabile, soprattutto se si pensa ad uno sviluppo territoriale congiunto, per aree e/o settori omogenei.
Il commercio
Atripalda è terra di commercianti, di piccoli imprenditori di se stessi. E’ un popolo aperto all’innovazione e allo scambio, è un popolo ricco di saperi. Questa caratteristica di Atripalda non va dispersa, ma capita, supportata, valorizzata. Come? Puntando sul commercio come volano per la crescita della cittadina atripaldese, promuovendo l’ “incontro” tra enti pubblici e commercianti, dando voce ad entrambi in occasioni pianificate di incontro e utilizzando i resoconti che ne scaturiscono come strumenti di valutazione e di proposta. Immaginando, infatti, una nuova aggregazione dei commercianti (che in questi ultimi anni è andata perduta) si potrebbe garantire una maggiore capacità attrattiva del territorio e delle relative attività. Il vantaggio che ne deriva è diretto e quasi ne costituisce un’immediata conseguenza. Nel contempo sostenere le attività commerciali ‘storiche’, esaltandone tracciabilità, continuità, conoscenza del mercato, come valore aggiunto alla crescita economica.
Mi impegnerò, quindi, perché si realizzi uno sviluppo civile a partire dalle coscienze (ognuno dalla propria); che valorizzi i giovani e le loro idee, proposte, sogni; che ascolti i cittadini per dare loro risposte concrete e tempestive. Non un fantoccio, un sacco di parole, un nome altisonante o un insieme di nomi. Non più! Atripalda ha bisogno di ben altro. Sono fiducioso che, insieme al prof. Raffaele La Sala ed agli amici di “Piazza Grande”, potremo restituire speranza e futuro alla nostra Atripalda.
Alberto Graziano
Candidato della Lista “Piazza Grande”
Comunicato stampa
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