L’ onorevole Donato Mosella incontra i candidati dell’API: “Mettete al centro l’attenzione alla persona e al bene comune”. Moschella: “Hanno tentato di farci fuori, ma intorno a noi si è creato un forte entusiasmo.” Il segretario provinciale Musto: “Dalle altre forze politiche una mancanza di rispetto verso di noi.”
Pubblicato in data: 27/4/2012 alle ore:21:30 • Categoria: Api - Alleanza per l'Italia, Politica •L’onerevole Donato Mosella stasera ha incontrato i candidati dell’API. Ad accoglierlo nel comitato elettorale di via Roma è stato il segretario provinciale, Gaetano Luigi Musto e il candidato a sindaco Emilio Moschella. C’erano poi tutti i candidati che hanno partecipato all’incontro. Ad aprire la discussione il candidato a sindaco, Emilio Moschella: “Hanno tentato di farci fuori, hanno tentato di revocare le candidature dei candidati però siamo riusciti a resistere fino alla fine. Ma adesso in questa competizione elettorale molto difficile e aspra possiamo dire che intorno a noi c’è un grande entusiasmo perchè lo facciamo soprattutto senza interesse e con l’amore di sempre. E dobbiamo ringraziare la segreteria cittadina che ci è sempre vicina.” Poi è intervenuto anche il segretario provinciale Musto: “C’è stata mancanza di rispetto da parte di tutte le forze politiche atripaldese nei confronti della persona di Emilio e di tutto il partito. A differenza degli altri abbiamo un identità. Sia da una parte che dall’altra sono un’accozzaglia. Da una parte abbiamo il candidato sindaco che era col Pd ed è ancora col Pd perchè non ha la forza di cacciarlo via, e si è messo con il Pdl che fino al giorno prima gli ha fatto la mozione di sfiducia e voleva mandarlo a casa. Dall’altro lato il Pd si è spaccato lasciando a casa Alberta De Simone. Non so quanto resisteranno insiemme Udc e quel Pd. Fli poi ha una posizione autonoma e non so nemmeno se questo ragazzo è Fli o un ex fascista. Poi state attenti a quando arriva il professore La Sala con la matita rossa per segnalare che avete sbagliato. Qualunque risultato otterremo ci premierà perchè voi – continua Musto riferendosi ai candidati – avete un coraggio da leoni e questo vi fa onore”. A chiudere l’incontro l’onorevole Mosella che si è voluto rivolgere alle classe politica irpina: “L’avellinese è una terra di cui ho grande rispetto, ho combattuto leader che sono nati in questa terra. Ho affrontato in due competizioni elettorali il presidente Ciriaco De Mita e anche se abbiamo perso abbiamo tenuto dialoghi sempre aperti poichè viene da una terra dove sono nati politici illustri che hanno dato lustro alla Campania ma soprattutto all’Italia e all’Europa per la loro passione e la loro intelligenza. Capisco che la sfida elettorale ad Atripalda è forte e sentita, hanno cercato di farvi fuori, di non mettervi in lista perchè la passione politica in una realtà che ha storia e tradizione è tale che porta a forme di contrapposizione molto forte.” Mosella conclude il suo intervento rivolgendosi ai giovani candidati alla loro prima esperienza: “Dovete usare questa esperienza come palestra, nel conoscere il linguaggio della politica, nel rapportavi con le persone e soprattutto mettere al centro la persona, nella sua globalità e il bene comune. Dovete abituarvi ad usare un linguaggio e dei toni concilianti. All’opposizione dura dovete rispondere con l’opposizione argomentata. Se uno guarda con l’ottica di risolvere il problema generale si risolve anche il problema personale, ma se uno guarda egoisticamente al problema personale si finisce per creare delle situazioni che sono inacettabili o non risolvono il problema”. Poi alla fine dell’incontro l’onorevole Mosella accompagnato dai candidati dell’ApI ha voluto fare un giro per la piazza visitandola e apprezzandola.
Ieri sera proveniente da Avellino, mentre mi immettevo sulla piazza, notavo un mesto corteo composto da una quindicina di persone che avanzava lentamente tra l’indifferenza dei presenti. Convinto che si stesse commemorando qualcosa rallentavo per rendermi conto attratto anche dalla presenza di un noto cineoperatore che riprendeva il lento incedere. Sinceramente era una scena paradossale, balenavano dinanzi agli occhi immagini di alcuni film di Germi e di Damiani ambientati in Sicilia. La cosa che più colpiva, ripeto, era l’indifferenza dei presenti che nemmeno la curiosità era riuscita a smuovere. Spiegazione dell’arcano: era la lista del candidato sindaco Moschella che con tutto lo stato maggiore provinciale del suo partito non aveva trovato di meglio per manifestare la propria presenza. Conclusione della storia è che mentre imboccavano la strada del cimitero vi è stato un rapido dietrofront, forse qualcuno avrà pensato che per il 7 maggio vi è ancora un po’ di tempo e così alacremente con un ulteriore rapido passaggio son ritornati da dove erano venuti.
Caro Emilio io ti rispetto, pero’ ti devo dire nessuno ti ha cacciato fuori forse altri partiti non ti hanno voluto perche’ come si dice tu hai cambiato spesso partito e forse altri non ti credono piu’ ciao