Il commento al voto del coordinatore cittadino del Pdl Attilio Strumolo. Guarda la Video Intervista
Pubblicato in data: 12/5/2012 alle ore:11:10 • Categoria: Lista "Patto Civico per Atripalda", Pdl, Politica, Video interviste •Il coordinatore cittadino del Pdl Attilio Strumolo commenta così il risultato elettorale delle elezioni Amministrative che hanno decretato la sconfitta della lista “Patto civico per Atripalda” da lui sostenuta con Aldo Laurenzano candidato sindaco. «Sicuramente un risultato che non ci ha soddisfatto anche se 2500 voti non sono pochi. Registriamo la volontà degli atripaldesi e andiamo avanti per costruire il futuro anche dai banchi dell’opposizione». Il Pdl non ha dubbi: ricandiderebbe il sindaco uscente Aldo Laurenzano: «Nell’opinione pubblica purtroppo non è passato il messaggio che Aldo Laurenzano è stato l’unico ad avere il coraggio di esporsi all’elettorato e perciò è stato penalizzato mentre tutti gli altri della sua vecchia maggioranza si sono nascosti dietro l’Udc. Rifaremmo tutto e ricandideremmo Laurenzano. Certo prima della presentazione della liste abbiamo cercato una accordo con le forze politiche che avevano costituito l’opposizione. Quando questo non è stato possibile abbiamo cercato di individuare una soluzione nell’amico Aldo Laurenzano. Non abbiamo nessun ripensamento mentre resta una persona per bene e leale che ha pagato responsabilità anche non tutte sue. Il Pd invece, anche se annacquato dalla vittoria della lista, ha ottenuto un risultato molto magro eleggendo solo due consiglieri mentre partivano da una posizione di maggioranza avendo anche un sindaco». Sulle accuse mosse al Pdl spiega: «abbiamo raccolto con i nostri candidati più di 1200 preferenze, che sono intorno al 20% dei consensi che rispetto a quanto avvenuto a livello nazionale non è poco». Strumolo assicura che sarà un’opposizione «responsabile, costruttiva e non capziosa e cavillosa. La dove ci sarà la necessità di condividere scelte che condividiamo lo faremo volentieri». Sullo strappo con l’Udc: «i rapporti se si sono incrinati è stato per colpa dello scudocrociato. Noi ci saremmo aspettati una solidarietà diversa ed un riconoscimento avendo fatto opposizione per cinque anni insieme e probabilmente alla luce dei dati elettorali avremmo ottenuto una vittoria ancora più marcata se avessimo fatto una lista di tutta l’opposizione alla vecchia amministrazione. I primi passi ora di recupero li deve fare l’Udc. Noi non abbiamo nulla da farci perdonare ma abbiamo assistito inermi alla marcia dell’Udc verso il Pd, ignorando completamente la nostra posizione».
Infine al neo sindaco Spagnuolo augura di dare «una ventata di novità avviando Atripalda verso momenti migliori, coinvolgendo tutti e guardando a tutta la città e non solo ad una parte di essa, in modo che possa dare ad Atripalda le risposte che tutti si attendono oggi dalla politica».
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attilio non e’ cosa vostra ovunque andate create casini non andate daccordo con nessuno e siete poco simpatici agli atripaldesi trovatevi un altro passatempo la politica
ci vediamo in piazza tra 5 anni e intanto pensa a giustificare la prossima sconfitta elettorale !!!
Ricandidare laurenzano ?? Una seconda sconfitta..e poi il contro senso la lista tutta di opposizione?? l’ udc ha visto bene e lungo.. purtroppo il vs tempo politico è finito
quando parla dottor strumolo si percepisce ad occhio nudo la sua competenza, il suo attaccamento a questo paese e il desiderio di farlo progredire. forse oggi atripalda non ha bisogno di persone come lei perchè preferisce politicanti di strapazzo, gente poco dotta in materia che ha a cuore solo i propri interessi, cosa che non riguarda la sua persona. lei discende da quel grande uomo di nome tommaso strumolo, un vero politico, una figura che ha cercato con caparbietà, fermezza e serietà a far progredire questa città negli anni passati ed è il vero simbolo di come fare politica. dottor attilio le imputo forse qualche scelta un pò troppo azzardata fatta in passato non ultima l’appartenenza allo schieramento nelle recenti amministrative. concludo dicendo che il mio consiglio è quello di aprire le porte della politica a nuove leve a sensibilizzare i giovani sempre più disinteressati di questo mondo, sono loro la speranza in un futuro migliore.
Gentile sig. Oscar1968, di solito mi limito solo a leggere i commenti agli articoli pubblicati su questa testata, e lo faccio soprattutto per rilassarmi e divertirmi un po’. Ma Lei ha nominato mio padre e non posso non ringraziarLa per le parole che ha usato commentando la figura dell’uomo che tanto ha profuso in impegno politico ed amministrativo per la nostra città. Mi permetta di aggiungere con un po’ di presunzione che lo ha fatto distinguendo sempre il momento politico, vissuto con passione, spirito di parte e grande agonismo, da quello amministrativo, vissuto solo ed esclusivamente nell’interesse di tutta la comunità. Ero ancora un ragazzo quando nella mia casa paterna approdavano persone di ogni ceto e religione che manifestavano i loro problemi senza mai sentirsi chiedere: “ma tu non sei comunista? non sei fascista? rivolgiti allora ai tuoi amici se hai problemi da risolvere e non a me che sono democristiano”. Era un’altra cultura, quella della solidarietà, della disponibilità e non del disprezzo e dell’arroganza verso chi non la pensa come te e ti tende la mano! Io mi sono formato con questi principi, perciò sorrido leggendo i commenti anonimi agli articoli e sentendo di qua e di là quello che si dice sulla mia persona nel tentativo di denigrarmi. La politica per me è passione e, impegni lavorativi permettendo, la coltiverò sempre fino a quando anche uno solo dei tanti amici che ho (grazie anche al buon lavoro svolto negli anni da mio padre) mi solleciterà a partecipare. Condivido con Lei che la scelta delle ultime amministrative non è scaturita da un percorso di coerenza. Ma cosa avrebbe dovuto fare il nostro partito di fronte alla netta chiusura dell’UDC? Una battaglia in solitario per raccogliere un modesto consenso e la magra soddisfazione di essere stati coerenti? Abbiamo preferito invece sacrificare un pizzico di coerenza e realizzare una squadra di uomini liberi con a capo una persona perbene che di certo avrebbe dato il suo contributo alla città. Io, Massimiliano del Mauro, Ermelindo Romano, Ivan Rizzitelli, Tommaso Mazzocca non eravamo uomini “commestibili”, perciò non potevamo dare il nostro contributo allo schieramento che ha vinto. Tutto qua! Per quanto riguarda lo spazio ai giovani, con me sfonda una porta apertissima! Al proposito vorrei raccontarLe un aneddoto che riguarda sempre mio padre, che lasciò la politica attiva all’età di 65 anni (ancora giovane credo visto le cariatidi che tuttora circolano per questo paese), e lo fece per solidarietà ad un amico parlamentare che nelle politiche del 1994 non fu confermato proprio nel collegio di Atripalda! Pensi, tanto per divagare un pò, lo stesso parlamentare che oggi ha dato un contributo determinante per la formazione della lista dell’avv. Spagnuolo. Mah…Tornando a noi, quando tutti gli amici chiesero a mio padre il perché di una uscita di scena così repentina ed incomprensibile, egli rispose: perché quando si consumano certi delitti in nome di un rinnovamento che non c’è, è tempo di andare via con onore e lasciare spazio ai giovani che sicuramente avranno più voglia di me….Credo che se allora avesse ragionato con meno passione e più cinismo forse le cose per Atripalda non sarebbero andate così! W i giovani!!!!
se tuo padre si e’ ritirato a 65 anni a te consiglio di ritirarti adesso anche perche’ le qualita’ non sono le stesse
atti’ lascia stare gli aneddoti !! tomaso o trovavi a “pere e a cavallo ” tu invece ci devi dire che capo tieni !!! non puoi fare politica facendoti vedere in piazza tra il “popolo” solo qualche giorno prima di votare qualcuno o qualcosa !! tomaso andavi sotto la pompa e lo trovavi ! tu non ci sei mai ….
Si predica bene ma si razzola male.
Caro Attilio il dottore Laurenzano cosa ha fatto in 5 anni? niente neanche il sale per le strade e le periferie quando c ‘era la neve ok ciao
…………….come al solito dopo l’ennesima batosta nessuna auto critica siete troppo presuntuosi e gli atripaldesi vi hanno bocciato per l’ennesima volta il paese non vi vuole mettetevelo in testa ………….statevi a casa…….
siete un manipolo di fanatici e presuntuosi !!!! atripalda non vi vuole !!!