Tarsu e IrpiniAmbiente, La Sala: “Landi faccia attenzione, sul Bilancio si misurerà la capacità di discontinuità reale dall’Amministrazione passata”
Pubblicato in data: 25/5/2012 alle ore:15:02 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Sarà opportuno che qualcuno ricordi al delegato al bilancio Landi, prima che si possa parlare il procurato allarme, che:
1. non si può pretendere alcuna mora per avvisi spediti il 26 aprile (ed in scadenza il 30 dello stesso mese) e recapitati a metà maggio (e che anzi è possibile comunque pagare entro l’ultima scadenza del 30 ottobre);
2. la debitoria verso IrpiniAmbiente è, ad oggi, proprio di 2.700.000 euro più, euro meno; ed aumenta ogni mese che passa;
3. questa somma va ad aggiungersi al debito residuo verso il Cosmari per alcune centinaia di migliaia di euro (si tratta dei ratei concordati e non ancora onorati);
4. per una serie di ragioni (correzione in ribasso dei ruoli per cartelle erronee o non dovute, oltre che per consolidate mancate riscossioni) l’incasso si attesta negli ultimi anni tra il 60 ed il 70%, con un disavanzo secco di circa il 35% annuo;
5. la Corte dei Conti è un organo di controllo e di garanzia che esercita anche funzioni ispettive. Provi a non rispondere ai rilievi di forma e di merito e se ne accorgerà.
6. la mancata svendita del Centro Servizi peserà, come un macigno, già sul prossimo previsionale e perciò occorre far presto perché l’eredità avvelenata di Laurenzano (in fuga dal Consiglio e dalle sue responsabilità politico-gestionali) non porti dritto al dissesto (del quale beninteso non è affatto responsabile Landi, che tuttavia, nello scomodo ruolo che gli è stato assegnato, deve cercare di evitare (senza dilazioni e reticenze).
Naturalmente su questo si misurerà la capacità di tenuta di una amministrazione che voglia segnare una discontinuità, non solo di facciata, rispetto alla gestione di Laurenzano e compagni.
P.S. La lettera con la quale Laurenzano si è dimesso… non si trova… Sembrerebbe essersi dissolta nelle nebbie di inconfessabili segreti di…pulcinella. Chi ce l’ha, la metta fuori: perché rappresenta il presupposto necessario alla surroga ed è un atto ufficiale (altro che pifferi).
Raffaele La Sala
capogruppo consiliare “Piazza Grande”
vai sempre alla ricerca di case carute.non è di questo che serve ad Atripalda.
Caro Lello, ci hai stancato,vai trovanno sempe o pilo rindo a l’uovo.
Cagna rota.
al n.1 vedi bene che il prof. La Sala ha ragione!!!!
Secondo me il comune deve dichiarare il dissesto
Il Sindaco e gli assessori non parlano con La Sala e viceversa visto che il Prof. fa le lezioncine elementari per amministratori ritardati e distratti? Come è possibile che nessuno di essi non ha voglia di parlare o di andare a lezione dal Prof , almeno i “pistolotti” inutili se li prendono loro. L’ asilo della “politica” edizioni La Sala. Siamo veramente messi male. Operare non parlare, parlare , parl…………….
il dissesto ? AHI AHI AHI ALLORA COSA SI è CONTROLLATO PRIMA DI CANDIDARSI ? si guardassero la castagna ,xchè la gente onesta che ha sempre pagato si è rotta gli zebedei di certi balletti ! ATTENZIONE CHE FINISCE MALE STA STORIA !è SOPRATUTTO FUORI I NOMI DI CHI NON PAGA LA TARSU !LA CRISI NON GIUSTIFICA QUESTE PORCHERIE