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Amministrazione Spagnuolo, Sel: “Centro Servizi, bilancio e Giullarte: clamorosi esempi di contraddizioni e arroganza democristiana”

Pubblicato in data: 6/8/2012 alle ore:10:22 • Categoria: Politica, Sinistra Ecologia e Libertà

sinistra-ecologia-libertaLa nuova amministrazione procede tra sfoggi di contraddizioni, clamorosi cambi di opinione, arroganza stile democristiano e chiari esempi di cattiva comunicazione.
Bastano pochi esempi:
• Centro servizi. In campagna elettorale lo stesso sindaco si è speso per giurare e spergiurare che il Centro Servizi fosse un bene da non vendere ma una risorsa da valorizzare attraverso una società mista pubblico-privata in grado di inserire Atripalda nel circuito nazionale delle fiere. E’ bastato il breve volgere di due mesi che, prima, la nuova amministrazione ha aderito alla tanto vituperata possibilità di fitto all’ASL e poi ha fatto propria l’ipotesi vendita, in maniera tanto convinta da porre in atto la procedura più rischiosa in termini di garanzie sulla qualità dell’acquirente : la trattativa privata;
• Disavanzo del comune. Dopo i numeri infondati sparati in sequenza come fuochi d’artificio, il delegato al bilancio si è dovuto attestare in buon ordine sulle cifre che noi avevamo indicato, anzi su molto meno, essendo stato sommerso da critiche e inviti ad attenersi alla realtà. Lo ha fatto però, con lo stile che, si è capito, gli è consueto: correndo a riferire a tutti i giornali locali l’ennesima sua valutazione infondata, questa volta sul mancato risanamento delle casse comunali da parte della precedente amministrazione. Lo ha fatto usando scorrettamente i tecnicismi del bilancio che la gente non ha gli strumenti per decifrare. Come al solito lo dobbiamo smentire, o meglio dimostrare come gli stessi numeri da lui citati lo smentiscano! Lo facciamo noi perché è giusto e perché i nostri ex partner di amministrazione pare abbiano perso la voce (compreso il PD che potrebbe cominciare a riscattarsi distinguendosi). Il disavanzo ricompare in bilancio perché è decorso il triennio nel quale era consentito ripianarlo con i possibili proventi della vendita del centro servizi, per il quale erano in corso gli esperimenti di gara. Ma notizia omessa è che il disavanzo non è aumentato da tre anni a questa parte nonostante la drammatica situazione debitoria del comune! Paragonando metaforicamente il comune di Atripalda ad una nave piena di falle, si può dire che l’amministrazione di centrosinistra uscente ha mantenuto la linea di galleggiamento mentre entrava acqua da tutte le parti! Senza il nostro risanamento saremmo colati a picco da tempo! E’ profondamente scorretto allora mistificare la realtà, soprattutto nei confronti dei responsabili degli uffici finanziari di ieri che oggi collaborano anche con questa amministrazione e che sono stati in prima linea in quel risanamento e hanno collaborato fattivamente, lavorando duramente e in maniera efficace;
Spiace osservare che su questo tema l’intervento della Corte dei Conti abbia creato altra confusione. Il suo giudizio ci è sembrato più politico che tecnico. In un momento in cui gli enti locali annaspano nei debiti, dando mostra di inefficienza e opacità di gestione, non ci sono sembrati giusti i rilievi della Corte dopo che l’amministrazione di centrosinistra uscente ha comunque messo in campo azioni virtuose di risanamento molto prima di altri (ad es. Avellino) e mentre che altri ancora neanche sapevano da dove cominciare! Mettendo in questo modo in discussione l’efficacia dell’azione di risanamento condotta fin qui e incardinata sulla lotta all’evasione (molto ridimensionata quest’ultima nel bilancio di previsione 2012) si fa apparire ineluttabile l’inasprimento del carico fiscale sulle spalle dei cittadini, cosa che questa amministrazione sta già cercando disperatamente di fare. A proposito, perfino Del Mauro a destra si è accorto e ha denunciato, facendoci eco, la profonda sperequazione dell’aumento dell’addizionale irpef che colpisce maggiormente i soliti noti (pensionati e stipendiati), vista anche la mancata previsione di fasce di esenzione. PD se ci sei batti un colpo !
• Giullarte. Ma non erano tanti 70.000 € per Giullarte? L’opposizione alla precedente amministrazione di centrosinistra, di cui faceva parte l’attuale sindaco, ha gridato allo scandalo l’anno scorso! Oggi invece, di fronte all’incremento di più del 40% del contributo regionale, l’amministrazione di centro destra, sindaco in testa, festeggia e ringrazia commossa e grata la grande mamma democristiana che ha sponsorizzato l’elargizione. Ma in un momento di grave crisi finanziaria è giusto staccare un assegno in bianco di tale portata per una manifestazione che ha già raggiunto (chi può negarlo?) negli ultimi anni la sua massima espansione? Chi beneficerà di un tale incremento. In Campania e nell’Irpinia eternamente demitiane, evidentemente non è ancora terminata l’epoca delle vacche grasse. Ma chi pagherà???
• L’approvazione del bilancio è l’atto principe di un’amministrazione, quello che su cui tutti i componenti di una maggioranza devono far quadrato, quello per cui si rinuncia a tutto pur di essere presenti o , se si è assenti, lo si fa per segnare un chiaro distinguo della propria posizione dal resto della maggioranza . Le assenze di un assessore e di un consigliere (oltre Pacia già fuori della maggioranza), in un gruppo già ridotto dalle nuove regole, nella seduta del consiglio comunale del 31 luglio sono da ascrivere a semplice sciatteria irrispettosa per gli elettori o a ulteriori crepe che si stanno aprendo? In entrambi i casi la sensazione di una maggioranza tanto arrogante quanto evanescente è inevitabile.
La politica non può continuare ad essere il luogo dove si può fare e dire impunemente tutto e il contrario di tutto, soprattutto quando le conseguenze coinvolgono risorse pubbliche o incidono sui redditi dei cittadini. L’arroganza del potere democristiano non durerà in eterno anche se siamo in Irpinia. Ma sta alla gente affrettarne la fine!

SEL di Atripalda

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6 risposte a “Amministrazione Spagnuolo, Sel: “Centro Servizi, bilancio e Giullarte: clamorosi esempi di contraddizioni e arroganza democristiana””

  1. komunist '78 ha detto:

    siete scomparsi dal panorama cittadino e parlate pure. ma fateci il piacere.

  2. Fabio ha detto:

    Condivido in pieno con la segreteria di Sel.
    Andate a casa ! Creiamo una bella coalizione di centro sinistra, candidiamo l’ing. Adamo sindaco recuperando validi elementi come Troisi, Landi, Montuori insieme a nuovi innesti.
    La politica è na cosa seria, non una pazziarella ‘mano e’criature !

  3. […] Amministrazione Spagnuolo, Sel: “Centro Servizi, bilancio e Giullarte: clamorosi esempi di contra… […]

  4. ma per favore... ha detto:

    a voi professori di violino… leggetevi questa macraba statistica riportata sul mattino di oggi… Un regalo fatto ai napoletani da un altro professore come voi. Ad Atripalda in misura diversa sarebbe accaduta la stessa cosa. Giusta la scelta di non ritoccare l’IMU.
    Candidatevi, vincete le elezioni, e poi dimostrate di saper governare. Fin’ora avete prodotto solo disastri. Grandioso il regalo del vostro ex vetero comunista Bertinotti a Berlusconi … E trovate la forza ancora di pontificare??? .. beati voi.

    Stangata Imu, 15mila negozi verso la chiusura
    di AnnaMaria Asprone – Valerio Iuliano

    NAPOLI – Calo dei consumi, crisi economica (al momento) irreversibile e da ultimo la stangata Imu che sulla seconda rata in pagamento a dicembre rileva un aumento del 79%. Situazione economicamente pesante ed insostenibile per i negozi medio-piccoli e le botteghe artigiane, in particolare quelle che svolgono la propria attività in locali in affitto. Sarà una ripresa in nero. Dati incrociati della Cgia di Mestre e Confcommercio ipotizzano, tra la fine dell’anno in corso e l’inizio del prossimo, la chiusura di circa 15mila negozi medio-piccoli e di botteghe artigiane operanti a Napoli e nella sua provincia. Un taglio pesante sui 114.222 piccoli negozi e laboratori artigianali.
    Le tariffe Imu nel capoluogo saranno tra le più alte in assoluto. Un effetto dell’aliquota massima del 10,6 per mille a carico dei proprietari dei negozi, fissata dal Comune. È prevedibile che i proprietari dei locali per compensare il costo aggiuntivo derivante dall’imposta procederanno ad aumentare il costo degli affitti già particolarmente onerosi.

  5. vito ha detto:

    siete spariti dalla circolazione non vi andava bene Capaldo, Rega, Laurenzano, oggi non vi va bene Spagnuolo, ma voi chi siete per dare questi giudizi questa e’ gente eletta dal popolo sovrano che e’ la legge più elementare della democrazia. Fate un mia culpa e poi potete parlare se no finirete di sparire dalla circolazione e poi sarebbe bello vedere nel prossimo governo il vostro leader pugliese alleato di casini

  6. THE CLASH ha detto:

    Semplicemente da SEL di Atripalda vorrei sapere il loro pensiero sul caso Ilva a Taranto…visto che il governatore della Regione Puglia è un certo Vendola…

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