Giullarte 2012, Lello La Sala accusa: «Giù…larte XVII, non è così che si promuove il nostro territorio»
Pubblicato in data: 24/9/2012 alle ore:22:19 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Nell’ambito degli “Incontri di Giullarte 2012”, domenica mattina presso il Comune si tenuto il convegno su “Eventi territoriali e sviluppo turistico sostenibile”. Come hanno spiegato il primo cittadino Paolo Spagnuolo e gli altri relatori che vi hanno preso parte la ricetta per lo sviluppo del territorio passa per la valorizzazione del patrimonio culturale e il sostegno al commercio. Ecco la nota del capogruppo consiliare di Piazza Grande, Lello La Sala che ha partecipato all’incontro.
Giù…larte XVII, l’informazione ‘veritiera’ e i santini in…paradiso
Ho partecipato con curiosità ed interesse al convegno di questa mattina nella sala consiliare di Atripalda, reso noto (come tutta la manifestazione, peraltro) attraverso una informazione all’ultimora, diramata da anonimi dispacci di reticenti e compiacenti comunicatori… per favore…ridateci cidèp). Peccato che gli organizzatori di giullartescialapopolo non abbiano potuto fare profitto delle riflessioni offerte dai relatori, riflessioni che essi (organizzatori) hanno puntualmente disatteso con una ‘comunicazione’ costosa, tardiva e non sempre ‘veritiera’, mentre il sito ufficiale del Comune è ancora tristemente fermo alle incerte sere d’estate 2012 (con la programmazione, per il 22 e 23 settembre corrente anno…, dei giochi senza quartiere) e quello dell’evento non ha previsto neppure un link… sulla città, sull’accoglienza, sul patrimonio culturale, sulla Pro Loco… e così sia.
Confidiamo vivamente che se ne ricorderanno… la prossima volta. Perché è facile parlare … a schiove… di sinergie e valorizzazioni di patrimoni e di vocazioni storicoartisticheecommerciali, peccato che buona parte di quello che si voleva valorizzare… è, allo stato, indisponibile e malinconicamente in rovina (e gli autori di siti e brochure -che gentilmente vorranno rendicontare nel dettaglio le loro sudate fatiche- forse neppure lo sanno).
Peccato, insomma, che la odierna (confusa, friabile ed a tratti banale) vetrina di Giù…larte XVII, non sia neppure servita ad accendere i riflettori sulla desolata vicenda giudiziaria di Abellinum, o sull’incerto destino di Palazzo Caracciolo o della Chiesa dell’Annunziata, gioielli collabenti e negletti di una storia e di una città, contenitore senz’anima della intuizione di Giullarte che fu.
E tuttavia, nonostante la evidente stanchezza di una direzione artistica ormai con poche idee ed una ‘consulenza tecnico scientifica’, della quale si è evidenziata più l’inopportunità ‘politica’ che l’originalità del contributo (a meno che non si debba scoprire che sia stata invece la chiave di volta di tanta inspiegabile ‘generosità‘ istituzionale), pure questa edizione ha offerto suggestione e poesia, nel felicissimo incontro (già sperimentato nella Juta a Montevergine di Ospedaletto) tra la genialità di Carmine Tranchese e la surreale perfomance del gruppo “Vico Pazzariello”. Anzi proprio a Tranchese, anche quest’anno, si deve riconoscere qualità di proposta e originale adesione alle sensibilità profonde di una Atripalda sempre più opaca e malinconica: attraverso il commovente omaggio reso alla memoria dell’amico Tonino Cresta. Al quale si è associato l’emozionante candore di Angelo Picone, capitano e affabulatore, e dei mimi, trampolieri e mangiafuoco, Alfonso Borrelli, Gennaro Calone, Giuseppe Martinelli. (E pensare che Tranchese, quest’anno neppure ci doveva essere nel cast degli sbuffi,‘dimenticato’ per chissà quali inconfessabili ragioni- dopo la notevole ed ambiziosa performance dell’anno passato, Di percezioni abrase e smarrimenti).
E’ solo un esempio, uno solo, di ciò che poteva essere Giullarte (e purtroppo non è stata -nonostante le graziose e munifiche elargizioni ai soliti noti, ieri per i disegni imperscrutabili della Sidigas ed oggi… per demitiana grazia ricevuta).
la sala rassegnati. sei un semplice consigliere di opposizione. i partiti ti chiusero la porta in faccia nel duemilasette. la città te le ha chiuse nel duemiladodici. non ti vuole nessuno. è troppo il veleno che hai in corpo. rischi di schiattare. riguardati.
complimenti invece all’amministrazione per la grande organizzazione di Giullarte e per la possibilità che ci ha dato di respirare un pò in qst periodo di grande crisi. la sala non ha certo il problema di mettere il piatto a tavola ed anzicchè ringraziare gli organizzatori gli sputa addosso, tanto lui è di mercogliano.
io personalmente non ho mai visto tanta gente ad atripalda e di anni ne ho certamente. credo che questo basti a dire chi ha ragione e chi ha torto. la sala, tu hai torto. la città non ti ha voluto sindaco e neanche i partiti ti vollero nel 2007. rasegnati al modesto ruolo di opposizione. con questo caratterino da professorino è evidente che questo ti sei meritato altrimenti saresti al posto di spagnuolo. purtroppo sono i numeri a darti torto.
magari fai il paio con berardino, altro grande della politica locale. solo che di lui si persero facilmente le tracce. tu resisti invece grazie ad un gruppo candidati che però si è dileguato già il giorno dopo.
Non sei capace di fare altro che pistolotti inutili e senza proposte alternative: questa vota anche come giornalista critico non sei stato apprezzabile, prolisso e criptico nello stesso tempo. Per esistere prova, anche se per te è quasi impossibile, a fare il consigliere di minoranza.
sono felice che almeno il professore La Sala sia l’unica voce “fuori dal coro” perchè diciamocela tutta , Giullarte è una bella iniziativa nata per noti motivi, ma ormai divenuta anacronistica e fuoriscita dal principale obbiettivo di rinascita del centro strorico (cosa purtroppo mai avvenuta) e poi tutti questi soldi spesi per tante cazzate, (scusate il termine) direttore artistico, marketing e cosi via dicendo, ma non potevano arrivare altri artisti (ce ne sono di bravi a costi meno esorbitanti) e coinvolgere la cittadina in una grande festa collettiva?anche perche’ gli anni passati con tanti soldi in meno hanno fatto comunque delle manifestazioni bellissime! lascio a voi ed al prof. La Sala le giuste considerazioni.
PROFESSO””’ FATE SEMPRE E SOLO STERILI POLEMICHE A CUI NON VALE LA PENA NEANCHE PIU’ RISPONDERE……………
Diciamola tutta, Giullarte era una favola solo ai tempi di Solimene………adesso più passano gli anni e più diventa monotona
Egr. prof.,
le chiedo un suo parere (anche se nel suo articolo è accennato) su una questione che a prima vista era sembrata una mia personale impressione. Più di qualcuno mi ha chiesto, durante la manifestazione, se notavo un’atmosfera che al posto di essere gioiosa – clown, saltimbanchi – appariva pervasa da profonda tristezza. A mia volta ho voluto verificare chiedendo ad altri e purtroppo ho costatato che era una sensazione ampiamente condivisa. Non mi risponda, la prego, che dipende dalla crisi perché tale atmosfera non l’ho riscontrata in nessun’altra occasione o contesto diverso da Atripalda.
P.S. Devo confessarle che oggi la tristezza è aumentata, leggendo i commenti non ricordo, in tantissimi anni, tanta becera e cialtronesca violenza verbale tipica di servili tirapiedi che non si rendono conto di danneggiare l’immagine dell’Amministrazione. Non essendo un suo elettore e avendo votato quest’amministrazione le chiedo io scusa, ricordando che nemmeno nei peggiori, neri ,periodi ad Atripalda si è scesi così in basso.
Ho partecipato alla 2 + 3 giorni di Giullarte e ho visto i bambini e i loro genitori contenti e solari di poter finalmente divertirsi in un paese libero dalle auto nei primi 2 giorni; negli altri 3 una fantasmagorica magia di luci, colori e musica applaudita da tantissime persone con viso gaio e animo festante. ELETTORE dovevi essre da altre parti o devi essere triste dentro o schivo per avvertire l’aria triste che non c’era……forse eri a Mercogliano??????
Mi fa specie caro prof.La Sala, che un dotto come lei, utilizzi questi mezzucci per gettare discredito su una manifestazione che a quanto ho provato, visto e letto sui giornali ci ha invidiato tutta la provincia.
Sono una precaria, laureata, che lavora a singhiozzo, e confesso di non disporre nemmeno dei soldi per portare i miei bambini sulle giostre. La circostanza che questa città mi ha dato la possibilità di vedere per qualche giorno il viso dei miei bambini risplendere felici , mi ha riempito di commozione. Della politica non me ne frega un tubo! Ma il suo atteggiamento nei confrontii di chi ha organizzato gli eventi lo trovo davvero stomachevole.
Che brutto dibattito. Giullarte l’ho vista più confusa e povera degli altri anni. E tutti questi scenziati mi sono sembrati troppo. La penso così. Grazie.