Centro Aprea, inaugurata la sala per le attività a favore della disabilità visiva. De Blasio: “Servizio unico in Irpinia”. Spagnuolo: “Strutture comunali concesse solo con convenzione e pagamento canone ed utenze”. Fotoservizio
Pubblicato in data: 29/10/2012 alle ore:19:40 • Categoria: Sociale •Il nome del nuovo centro lo sceglieranno direttamente i ragazzi che frequenteranno le attività. “Una sorpresa piacevole” ha commentato il presidente dell’Unione ciechi della provincia di Avellino, Domenico Cucciniello, intervenuto questo pomeriggio all’inaugurazione del centro, voluto dal Consorzio dei Servizi Sociali A6, presso il centro sociale Aprea di contrada Novesoldi di Atripalda.
Il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, l’assessore comunale alle politiche sociali, Dimitri Musto, il direttore del Consorzio A6, Carmine De Blasio e il presidente del C.d.A., Salvatore Carratù hanno dato il via, questo pomeriggio al un progetto sperimentale, unico in provincia di Avellino. Un piccolo centro adeguatamente attrezzato per svolgere attività di scrittura e lettura a beneficio di persone non vedenti ed ipovedenti.
“Un servizio unico in Irpinia che nasce da una sinergia tra Comune, Consorzio e Centro Aprea. La sala sarà aperta una volta a settimana in questa fase sperimentale” afferma il direttore De Blasio.
Per il sindaco Spagnuolo: “Abbiamo stipulato due convenzioni con il Centro Servizi e con il centro Aprea. Questo è il principio che stiamo seguendo: chiunque assume la gestione di una struttura comunale, deve sottoscrivere una convenzione con il Comune, sostenendo le spese, le utenze, la manutenzione ordinaria ed infine pagare un canone al comune. Questa è la logica che stiamo seguendo nell’affidamento di tutte le strutture comunali, anche le palestre“.
Per l’assessore ai Servizi sociali Musto invece: “Il centro Aprea rappresenata una conquista sociale, simbolo della partecipazione attiva. Un faro per la città in questo momento di crisi economica che consentirà di stare vicino ed aiutare le famiglie più sfortunate“.
Le attrezzature messe a disposizione dal Comune di Atripalda consistono in due postazioni specifiche: una per non vedente con la tastiera braille e con la sintesi vocale ed una postazione per ipovedenti con uno scanner in grado di ingrandire ogni documento. Inoltre, il centro dispone anche di una stampante braille. Il centro offrirà anche un’attiva di consulenza agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado che ne faranno richiesta. Spesso si verifica che anche quando le amministrazioni locali forniscono le scuole di tutta la strumentazione informatica necessaria per il ragazzo non vedente o ipovedente, si pone il problema dell’utilizzo appropriato delle attrezzature, per cui si fa ricorso a consulenze tiflologiche. Sotto questo aspetto il nuovo servizio avviato nell’ambito a6, gestito direttamente da una tiflologa , dipendente del Consorzio, rappresenterà anche un’ opportunità e un supporto per i docenti.
Un concreto esempio di sinergia e di collaborazione tra le istituzioni consente dunque di ottimizzare le risorse e le potenzialità per creare un servizio nuovo ma soprattutto necessario e utili a beneficio di cittadini con esigenze speciali.
MA TUTTI QUESTI “AMMINISTRATORI” CHE SI METTONO IN PRIMA FILA PER FARSI FOTOGRAFARE SANNO COSE’ IL VOLONTARIATO? SECONDO ME NON SANNO NEMMENO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA.
Una volta tanto ci sono gli amministratori in prima fila e non gli instancabili portaborse…! Adesso vediamo un pò quale famiglia andrà a lavorare…………………
NATO BRINDISI NATA PASSATA E PASTARELLE E SPUMANTE, ANCORA FESTE SIGNOR SINDACO””?????
ma che voliti a sto “poveriello”se è l’unica cosa che sa fare???
Fatemi capire una cosa. Il ruolo dell’attuale Amministrazione comunale iin tutta la vicenda della ristrutturazione del Centro, quale è stato? Da quello che ricordo una volta era una scuola rurale e un’amministrazione dei primi anni ’90 la concesse in comodato d’uso a una cooperativa che comprendeva soggetti diversamente abili. Lungimiranti a quel tempo, o no? Poi successivamente è subentrato il Consorzio dei Servizi Sociali e la precedente amministrazione ha seguito l’iter per la ristrutturazione. Certo, oggi il Centro Aprea è un fiore all’occhiello, ma l’Assessore al ramo sostiene che si tratta di […una conquista sociale…], mah… Forse non è d’accordo con quanto affermato dal Sindaco quando ha asserito di aver introdotto un canone d’affitto e il carico delle utenze come una qualsiasi associazione a fini di lucro?