Passaggio in maggioranza di Gianna Parziale, La Sala (Piazza Grande): “Ulteriore elemento di confusione di questa Amministrazione. Dimettetevi tutti”
Pubblicato in data: 6/1/2013 alle ore:13:22 • Categoria: Lista "Piazza Grande", Politica •Che sia coerente (e quanto sia coerente) al suo breve, ma già incerto e controverso percorso politico, la scelta di saltare dalla stima privata a Laurenzano (e va bene…ma ‘ideologica’….via! mi pare una ingiustificata e non richiesta esagerazione), all’adesione con distinguo al gruppo consiliare del Pdl, alla annunciata adesione ai piedìni atripaldesi… dirà la storia -sempre meno esaltante- di questa nostra infelice Città. Certo i turbamenti di Gianna, che erano già noti da tempo agli addetti ai ‘lavori’, introducono un ulteriore elemento di confusione, in un quadro politico già sdrucito e -sin dalle premesse- senza qualità e senza fut uro. Nel giro di sette mesi Spagnuolo & friends hanno dilapidato la plebiscitaria fiducia di cittadini consenzienti, ignari in buona fede e ignari… e basta, che avevano scommesso sulle qualità presunte del bravo ragazzo e della sua variegata compagnia di giro.
Mentre i cittadini digeriscono l’ennesima delusione e qualcuno già rimpiange il poco esaltante passato (perfino nelle sue espressioni più colorite e folcloristiche) al cospetto dello squallore presente, si inaugura una torbida stagione di livori e veleni, che inquina il largo (ed evidentemente immeritato) suffragio elettorale sul quale Atripalda aveva puntato per dimenticare il plumbeo declino di Aldùk. Insomma se Gianna prova ingenuamente a ricomporre i cocci di scelte contraddittorie (ed immagino in qualche modo ‘necessarie’); se i piedìni (tuccialvino) si ritengono irrobustiti da siffatte evanescenti adesioni (impipandosene di un postumo decalogo di buoni propositi del dottormedico Tomasetti); se Prezioso affida le sue ansie ad intermittenti sfoghi ‘privati’ (e lancia il sasso, e nasconde la mano); se Spagnuolo (Paolo) scompone e ricompone le sue maggioranze con De Mita (e senza De Mita), la nostra Città non potrà che affondare, rassegnata ad un irreversibile deriva. Se ne accorgerà (se non se ne è già accorta) la incolpevole Concetta Tomasetti, neo assessore in quota rosa di una amministrazione allo sbando. Se ne è già accorto (ma fa finta di niente) Federico Alvino, segretario, fino a nuovo ordine e fino a prova contraria, di un partito smarrito nel frastuono di chiacchiere e silenzi (e che incassa -senza entusiasmo- una candidatura ‘utile’ al Parlamento).
In siffatto dilettantesco marasma si appannano le speranze di una Città, e si disperdono nel quotidiano cicaleccio di buone intenzioni presunte e di mediocri artifici, di faide e colpi alla schiena, di esibizioni muscolari e di ambizioni sbagliate. A meno che…, in un sussulto di civico decoro, i cittadini non facciano sentire a certi amministratori arroganti e maldestri la loro ferma riprovazione e li invitino – a furor di popolo- a togliere, cortesemente, il disturbo.
Raffaele La Sala – capogruppo consiliare “Piazza Grande”
Mentre leggevo l’articolo relativo al “tradimento” della Parziale, stavo ascoltando il cancan di offenbach: UN ABBINAMENTO PERFETTO.
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Professò, è iniziato il mercato delle vacche, trasferimento da una parte all’altra senza pudore.
PROF, CONCORDO CON LE DIMISSIONI UNA CORTESIA INIZIA TU.
professo’ sei dagl’anni di piombo in questo civico consesso. Non pensi che sia arrivata pure per te l’ora di startene a casa?… quà tanto, ai voglia e alluccà… ca nisciuno ti sente.
Tutto è lecito stiamo,anzi stanno facendo la campagna di riparazione nel calcio e per solidarietà anche la politica fa la campagna di rafforzamento o di indebolimento come in questo caso della Signora Parziale “passata” al PD. Ormani la vergogna non ha più disprezzo anzi è diventata un vezzo. Professore Lei parla di dimissioni?in questi tempi chi pensa a dimettersi, io penso proprio nessuno e come dice un vecchio proverbio:”Nà vota pigghiata a menna mocca, puro senza o latte non se lassa”. Se proprio ci devono starte delle dimissioni caro Professore incominci Lei………………….ma ho i miei dubbi, ricordo anni orsono che proprio Lei restò “attaccato” alla sua poltrona, quando tutti i consiglieri ed il sindaco erano dimissionari, si ricorda Prof? spero di si.
By,By,By Professò.
E’ davvero singolare come si possano stravolgere i fatti, per quanto a farlo sia un “ragazzo” che si autodefinisce “cattivo”. Che se fosse in buona fede e, invece di chiedere le mie dimissioni, andasse a leggersi gli atti prodotti da Spagnuolo $ friends (consultando, comodamente da casa, l’albo pretorio on line… per quanto talvolta inaffidabile e poco… trasparente) non potrebbe che esserne indignato, fino alla nausea, verso chi amministra (e non nei confronti di chi esercita solo una funzione di ‘controllo’).
Quanto, poi, al mio presunto attaccamento alla poltrona, vorrei sommessamente ricordare che cercai in tutti i modi di spiegare che le dimissioni singolarmente protocollate non avrebbero prodotto la decadenza automatica di Laurenzano e compagni e che, in ogni caso, andavano concordate in un disegno politico-amministrativo di prospettiva che nessuno aveva interesse a condividere (in primo luogo proprio Spagnuolo Paolo, che disertò pretestuosamente più di un incontro). Fu, anzi, proprio la sciagurata decisione di dimettersi alla spicciolata a consentire il penoso crepuscolo della giunta Laurenzano e la vistosa (e non ancora sanata) frattura dei piedini atripaldesi, impegnati nel mediocre proposito di rifarsi… una politica verginità.
Prof. con il passare degli anni peggiori….peggiori…..Sai commentare i fatti e le azioni di tutti gli altri come errate o criticabili , ma non sei in grado , alneno una volta, di fare un’azione degna di tale nome. Non ammetti mai le verità e gli errori o le codardie che ti vengono ricirdate dagli altri. Ti giustifichi , qualche volta, con espressioni infantili e senza valenza sociale. STATTI A CASA
Lei, invece, signor Luca, non può proprio peggiorare, credo. Piuttosto faccia conoscere le sue azioni degne e qualche volta -se non le si chiede troppo- ci metta pure la faccia.