Pancotto nuovo coach della Scandone: “Felice di essere tornato, proiettato a Montegranaro”
Pubblicato in data: 18/1/2013 alle ore:14:25 • Categoria: Avellino Basket •E’ ufficiale: Cesare Pancotto torna alla guida della Scandone dopo tre anni. Esonerato Tucci, la scelta è caduta sul coach che ha lasciato un ottimo ricordo ad Avellino salvando la Scandone ed ottenendo un posto nelle Final Eight.
Questo il comunicato della società: “La S.S. Felice Scandone Sidigas Avellino infatti ha comunica che, lunedì 14 gennaio, Gianluca Tucci si è dimesso dall’incarico di capo allenatore della prima squadra, rimettendo il mandato nelle mani della società che ha accettato la richiesta. Alla luce del lavoro svolto con professionalità e passione e per il suo forte legame con il sodalizio bianco verde, la Società ha chiesto a Gianluca Tucci di restare nello staff tecnico della prima squadra, ricoprendo nuovamente il ruolo di assistente. Tale proposta è stata accettata dal coach irpino che, quindi, continuerà a fare parte del progetto biancoverde. S.S. Felice Scandone Sidigas Avellino ha deciso di affidare l’incarico di head coach a Cesare Pancotto, che si appresta così ad affrontare la sua seconda esperienza in Irpinia dopo il campionato 2009\2010 quando, alla guida dei biancoverdi, chiuse il campionato al nono posto. Marchigiano di Porto San Giorgio, classe 55, ha disputato oltre 900 partite da capo allenatore tra Serie A e Serie A2\LegaDue. Nella sua carriera ha vinto tre campionati di A2 con le panchine di Pistoia (1991-92), Siena (1993-94) e Trieste (1998-99)”.
Questa mattina la presentazione nella sala stampa del PalaDelMauro. “Non potevo rifiutare Avellino, quando sono stato chiamato mi sono inorgoglito. Era un dovere accettare la proposta della Scandone. Ringrazio chi mi ha voluto e spero di riuscire a tirare fuori questa squadra dall’incubo al più presto. Dobbiamo capire che il bene comune è la Scandone, è inutile guardarci indietro e pensare a ciò che è stato nel recente passato” . L’ex coach di Barcellona prosegue ancora: “Voglio far parlare il cuore e non la testa. Ho studiato da architetto e per fare una casa ci vogliono fondamenta solide. Mi prendo l’onere di portare fuori la Scandone da questo brutto momento“.
Per il presidente della società Sampietro: “Mi auguro che con il suo avvento ci sia un cambio di marcia, adesso è qui godiamocelo. E non pensiamo ai mesi trascorsi“.
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