Nella Chiesa Madre di Sant’Ippolisto la Giornata della Memoria del Liceo De Caprariis con le sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz le sorelle Andra e Tatiana Bucci: “Un orrore che non si può dimenticare”. FOTO
Pubblicato in data: 7/2/2013 alle ore:12:23 • Categoria: Attualità, Cultura •Nella Chiesa Madre di Sant’Ippolisto la Giornata della Memoria del Liceo De Caprariis con le sopravvissute ai campi di sterminio Andra e Tatiana Bucci (nella foto con il preside Giovanni Basso). Due testimonianze di valore umano e civile davanti agli studenti del liceo atripaldese per sensibilizzare i giovani ai principi dell’uguaglianza e della dignità sociale: “Ci è stata negata la nostra infanzia, nel mese di marzo 1944 quando avevamo solo 4 e 6 anni siamo state portate via da casa dai nazisti e trasferite a Fiume e poi a Trieste, infine nel campo di concentramento di Auschwitz“, raccontano le sorelle figlie di madre ebrea e padre cattolico deportate insieme al cuginetto Sergio De Simone, morto a causa degli esperimenti sulla tubercolosi da parte del medico tedesco del lager di Heissmeyer. Durante la mattinata, organizzata con il sostegno delle professoresse Testa e Guerriero, sono stati proiettati i lavori dei ragazzi della VA e della VB, due cortometraggi che raccontano l’orrore dell’Olocausto attraverso immagini storiche e musiche moderne (montaggio e grafica curata dall’alunno Nino De Vinco).
Suggestivo il ballo di una studentessa sulle note di “Alleluja, alleluja” suonata da due compagni di scuola. “Un momento importante, la nostra attenzione deve essere sempre alta rispetto a quanto è accaduto nella storia passata – commenta il preside Basso -, episodi di razzismo e continuano ad accadere ancora oggi, ecco perchè i nostri ragazzi devono essere coinvolti e interessati a questa terribile pagina di storia che è l’Olocausto“. Anche Don Enzo De Stefano, parroco della Chiesa Madre di Sant’Ippolisto è intervenuto: “Un popolo che non ha memoria del passato non può progettare il proprio futuro, ecco perché siamo qui a ricordare. Questa Chiesa non sarà solo luogo di culto ma sarà aperta anche a manifestazioni culturali“.
Complimenti alla comunità di Atripalda per la sua sensibilità Ho trovato ora gli articoli sulla memoria dell’Olocausto Auguro un cammino sempre attento e responsabile ai giovani e alla comunità tutta. Marcella Mazzeo