Politiche, Schifani e Carfagna chiudono la campagna elettorale del Pdl. Sibilia: «Schifani amico dell’Irpinia». Presente il gruppo consiliare di Atripalda. Foto
Pubblicato in data: 22/2/2013 alle ore:18:00 • Categoria: Pdl, Politica •«Renato Schifani, un amico dell’Irpinia» lo presenta così l’ex presidente della Provincia Cosimo Sibilia. La seconda carica dello Stato è infatta intervenuta ieri pomeriggio al Viva Hotel di Avellino per la chiusura della campagna elettorale del Pdl. Schifani ricorda la battaglia per la salvezza della Provincia e la sensibilità dimostrata in quella occasione. «Non appena Cosimo mi ha manifestato il problema mi sono attivato – ricorda il presidente del Senato – era davvero aberrante ciò che stava avvenendo. E non potevamo che porre il nostro out come partito». Parla di un Bersani «schiavo della Cgil e di Camusso» e delle «forti contraddizioni che ci sono nella coalizione di centrosinitra». «Noi non abbiamo bisogno di alleanze – incalza – perché vinceremo con i nostri voti». La sala esplode in un applauso. A dispetto di cio che sostengono gli avversari Schifani sostiene la «concretezza delle proposte che il Pdl avanza». Ne cita qualcuna come la «questione dell’Imu», «i provvedimenti per il sostegno alle famiglie come l’introduzione del quoziente familiare», «l’alienazione degli immobili». Siamo per un «fisco non sospettoso nei confronti degli italiani – aggiunge – che non li costringa ad evadere» e per il finanziamento alle missioni dei nostri ragazzi in Afghanistan». Ricorda ancora le leggi contro la criminalità. «Nessun governo ha fatto meglio di noi» dice. Infine chiama l’Irpinia alla mobolitazione affinché si possa riprendere «la speranza spezzata un anno e mezzo fa».
In sala presente la delegazione del Pdl di Atripalda con il coordinatore cittadino Attilio Strumolo, il capogruppo consiliare Massimiliano Del Mauro, i consiglieri Massimiliano Strumolo e Vincenzo Moschella ed infine l’ex consigliere Tommaso Mazzocca.
L’ex Ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna invece preannuncia la vittoria del Pdl alle prossime elezioni. «Credevano dopo aver fatto le Primarie di essere già a Palazzo Chigi – dice – Ma si sono ritrovati contro un presidente Berlusconi più forte che mai grazie al quale il centrodestra ha recuperato nel giro di un mese molti punti di svantaggio. In gioco – continua – c’è il destino del Paese in un momento drammatico per l’economia aggravato dai tagli imposti da questo governo». Per Carfagna è Monti «che qualcuno pensava fosse il salvatore della patria» ad aver «messo in ginocchio l’Italia».
La ricetta per uscire da questa situazione è quella «indicata dal presidente Berlusconi», ossia «meno tasse a carico delle famiglie e riduzione della spesa pubblica». Provvedimenti che, sottolinea, non sono spot elettorali. «Abbiamo tutta la credibilità che ci viene da tanti anni alla guida del governo nel corso dei quali abbiamo fatto tantissime riforme». E aggiunge: «Che hanno fatto loro? Vi ricordate una legge buona che hanno adottato?». Quelle del centrodestra le nomina in sequenza, «riforma della Pubblica Amministrazione, della scuola, dell’università, le leggi contro la criminalità organizzata». Sulla scelta degli italiani insomma non ha dubbi. «La sinistra è quella della patrimoniale, dell’odio sociale e dei fallimenti al governo». Il centro invece è «un’accozzaglia di signori che hanno fallito strategia politica. Che credibilità tra l’altro può avere chi ha violato la promessa fatta a chi gli ha dato fiducia di non svestire i panni del senatore a vita per entrare nell’agone politico». Dunque vincerà «Berlusconi che ha idee chiare e una coalizione coesa».
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