Comune senza liquidità e stipendi a rischio, il capogruppo consiliare del Pdl Massimiliano Del Mauro attacca:«Dilettanti allo sbaraglio che non riescono a mantenere le tante promesse fatte in campagna elettorale. Dissesto inevitabile»
Pubblicato in data: 14/3/2013 alle ore:08:30 • Categoria: Comune, Pdl, Politica •Comune senza liquidità e stipendi dei dipendenti a rischio pagamento fino a giugno, il Pdl attacca la gestione dell’Amministrazione Spagnuolo.
Non bastano le rassicurazioni date del delegato al Bilancio Domenico Landi, perché il capogruppo consiliare del Popolo della Libertà, Massimiliano Del Mauro, accusa: «Il problema c’è e per quanto ho potuto vedere i conti non vanno. Il cambiamento promesso in campagna elettorale dal sindaco non c’è stato. Anzi c’è un peggioramento della città e anche dei conti. E’ vero che bisogna dire che oggi tali difficoltà sono un pò comuni a tutti gli enti locali, ma qua ad Atripalda non si sta facendo niente. Non vedo questo cambio di tendenza, dalla gestione dei lavori pubblici alla gestione dei rifiuti dove hanno buttato con l’emergenza 30mila euro ed i soldi bruciati per Giullarte nella quota di competenza del comune».
Il gruppo consiliare di minoranza sta preparando anche un dossier su ciò che non va per inviarlo alle autorità competenti. Del Mauro appare convinto che Atripalda è sull’orlo del dissesto finanziario. «Non credo che il Comune possa risolvere tutto con l’anticipo della Tares perché questa va girata ad Irpiniambiente e non puoi fare altro come pagare gli stipendi. I fondi hanno una loro destinazione precisa. Contrariamente a quanto letto, per quel poco che ne capisco, se non si concretizza una grossa entrata credo che in dissesto prima o poi ci arriviamo. E questo è la dimostrazione che con i proclami, con le promesse fatti in campagna elettorale non si va da nessuna parte. Questa inversione di tendenza non la noto proprio. Anzi sto notando un paese che ha grosse difficoltà economiche, un ente su cui c’è una litigiosità tra dipendenti generate da scelte di questa amministrazione che non sono state felici». Tante le cose che non vanno per il capogruppo dell’opposizione: «Non vedo una grossa oculatezza nella gestione: continuano infatti ad affidare incarichi legali su incarichi mentre avevano promesso una short list che non è stata mai fatta. Hanno fatto un progetto per Alvanite dove abbiamo anche dato il nostro voto favorevole anche se non crediamo a quel progetto e pensiamo che non si realizzerà mai perché non troveranno un privato disposto ad investirvi 3 milioni e mezzo di euro. Alla fine avremo solo pagato i tecnici visto che il progetto lo abbiamo. C’è ancora inoltre una certa allegria nella gestione amministrativa. Un’altra procedura non corretta è il pagamento delle fatture di creditori solo dal 2012 in poi non rispettando la cronologia o quelle antecedenti. E’inutile che ora vengono a fare le vittime. Ad un anno dal voto vorrei capire cosa hanno cambiato e migliorato? Nulla, assolutamente nulla».
Le colpe per Del Mauro sono da ricercare nelle tante promesse in campagna elettorale fatte dalla lista «Uniti per Atripalda» capeggiata dal sindaco Spagnuolo e ora non mantenute. «Non se ne possono sempre uscire che la colpa è di chi li ha preceduti. Si sono affannati in campagna elettorale a promettere il cambiamento senza poi mantenerlo. Noi, e lo voglio rimarcare, alle amministrative abbiamo pagato anche la nostra estrema correttezza senza fare promesse. Avevamo infatti concordato con il nostro candidato sindaco e con tutti i candidati nella lista una linea estremamente trasparente ed onesta. Priva di bugie. Siamo andati tra la gente a dire come stavano effettivamente le cose e che ci volevano certamente i sacrifici dei cittadini atripaldesi per risana il Comune. Abbiamo parlato chiaro. Gli elettori forse non hanno capito al momento la correttezza della validità del nostro messaggio ed hanno ceduto al messaggio assolutamente demagogico che veniva dalla lista capeggiata dal sindaco Spagnuolo che ha deciso di sposare una linea demagogica e surreale su promesse che sapeva di non poteva mantenere, assicurando che avrebbe migliorato i servizi e non aumentato le imposte. Ed invece voglio ricordare a tutti che il primo atto della giunta Spagnuolo è stato aumentare l’addizionale Irpef, poi l’Imu portandola a livelli massimi. Poi sono aumentati i costi per i servizi a domanda individuale (come la mensa) mentre nel frattempo non un investimento nel paese, non un’opera iniziata. Eppure avevano promesso che avrebbero migliorato la città e risanato, mentre a quanto pare i debiti aumentano. E come non ricordare il fallimento totale nei settore rifiuti, dove l’assessore Prezioso, che è uno dei perni di questa amministrazione. aveva promesso che in cento giorni avrebbe risolto il problema della raccolta rifiuti ad Atripalda con il porta a porta. Questo me lo ricordo solo io o anche gli atripaldesi? Qua di giorni non ne sono passati cento, ma ben trecento ed il risultato è stato ritrovarsi il commissario. Veramente è il caso di parlare di dilettanti allo sbaraglio».
Troppe per Del Mauro, infine, anche le contraddizioni politiche all’interno della maggioranza che sorregge Spagnuolo. «Una giunta e maggioranza che è condizionata dalle turbolenze politiche. Miei ex amici sono passati con l’Udc, ritenendola l’unica via possibile, e sono invece andati a fare gli ufficiali liquidatori di una partito. C’è poi la questione di Città nuove che è vicina al Pdl ma che ad Atripalda appoggia Spagnuolo. Queste sono situazioni che devono essere chiarite, così come l’Udc. Troppe contraddizioni. In campagna elettorale definii la lista Uniti per Atripalda l’emblema delle contraddizioni, un’accozzaglia di interessi di persone che volevano solo occupare il comune. Alla fine ci sono riusciti ma con le strategie elettorali non si amministra e non riescono ad amministrare».
Il problema caro del mauro è che dove ti candidi tu, conduci alla sconfitta, cosi come hai fatto con Laurenzano, il quale è il principale responsabile dello stato in cui versa il comune e che tu descrivi nell’articolo.