Clinica Santa Rita, minacce di morte al presidente Walter Taccone con una lettera anonima ed intimidatoria. Scontro con la Cgil sul pagamento degli stipendi
Pubblicato in data: 31/3/2013 alle ore:12:00 • Categoria: Cronaca •Una lettera anonima ma con un messaggio chiaro ed inquietante di minacce di morte. Destinatario il presidente del Cda della Clinica “Santa Rita” di Artipalda, Walter Taccone. Della missiva, recapitata lo scorso 15 marzo a casa del professore, si è saputo solo ieri. Nel contenuto minacce di morte contro di lui ed il figlio che vive all’estero, in Belgio. Nel testo si fa riferimento proprio alla vertenza stipendi dei dipendenti della clinica atripaldese al centro di un nuovo braccio di ferro tra la dirigenza della casa di cura privata e la Cgil che ne accusa il mancato pagamento. «Se una persona mi chiedesse la copia dei bonifici avrebbe la conferma di quando sono stati fatti. Che poi la banca impiega un giorno per accreditare i soldi sul conto questo è un problema della banca e non nostro – dichiara il presidente del Cda della clinica Walter Taccone, intervistato telefonicamente dal Tg di IrpiniaTv -. Il giorno 19 marzo sono stato alla legione Carabinieri di Avellino per consegnare una lettera anonima con minacce personali alla mia famiglia e anche ai miei figli, e ad un figlio che ho all’estero. Ho presentato esposto denuncia. Sono stato molto accorto a portarla, in modo da non lasciare impronte sulla busta della lettera. L’ho plastificata in maniera molto corretta in quanto esperto e l’ho consegnata ai carabinieri che ora stanno svolgendo delle indagini». Taccone rivela anche il contenuto della missiva minatoria: «C’era scritto che alcuni dipendenti erano pagati ed altri no. E quindi nella mia denuncia ho detto ai carabinieri di indagare evidentemente su chi non aveva avuto ancora lo stipendio. In questo modo ho circoscritto notevolmente la mia denuncia-querela». Il presidente del Cda replica duramente anche alla Cgil: «Visto che sono stato chiamato in causa pesantemente e la cosa mi dà fastidio – conclude – alla Cgil farò un rendiconto di chi sono i loro iscritti e di come si comportano nell’ambito della casa di cura. Farò vedere, paradossalmente, quanti del loro sindacato vanno in malattia una continuazione. Quanta gente, una volta che abbiamo fatti dei turni di accorpamento dei reparti, il sindacato non può ritenere che io paghi lo stipendio se il reparto è chiuso a chi non viene a far niente. Gli chiedo, non forzatamente invece, di mettersi in ferie d’ufficio e questa è una cosa che io posso fare, per motivi organizzativi. Ma puntualmente queste persone il giorno dopo sono malate».
Dichiarazioni che certamente inaspriscono lo scontro proprio sulla questione pagamento stipendi, dopo le accuse lanciate verso la proprietà ieri dal segretario della Cgil Marco D’Acunto sul mancato pagamento degli stipendi di gennaio per i medici e di febbraio per medici ed infermieri. Un duro attacco del sindacato contro il Cda della clinica a difesa dei dipendenti che sarebbero senza stipendi da mesi. Ma per Taccone sono stati pagati ed i ritardi sono dovuti alla banche. E con un comunicato stampa, chiarisce :«Le tredicesime per tutto il personale, ad eccezione delle sole unità mediche e similari, sono state pagate già dal lontano 19 dicembre 2012 per la quasi totalità del personale non medico e, per una piccolissima parte, il 22 febbraio 2013 – si legge nella nota aziendale -. Gli stipendi delle mensilità di tutto il personale, relative ai mesi di gennaio sono state regolarmente pagate nei giorni 26 febbraio 2013 per la quasi totalità del personale e 26 marzo 2013 per la restante parte, mentre quelle relative al mese di febbraio il 27 marzo 2013 per tutto il personale». Per quanto riguarda invece la mensilità di marzo vengono remunerati entro il 20 del mese successivo, come da accordi sindacali per sincronizzarsi con i tempi degli accrediti dell’Asl
Queste cose non si devno fare, sono solo vigliaccate. Spero che intervenga la procura per poter scoprire chi è stato a fare queste minacce al signor taccone
come al solito chi e’ che non lavora e si assenta continuamente dal lavoro, sono sempre i soliti i sindacalisti e i sindacalizzati della cgil!!!! bravi bravi proteggete sempre chi non vuole fare niente!!!!!!!!!!!!!
Questo Taccone è lo stesso che aveva offerto 120.000 euro per il logo dell’Avellino? Invece di fare lo splendido, si preoccupi di pagare gli stipendi ai dipendenti della clinica.
qua veramente si sta impazzendo… una cosa sono gli stipendi, che per carità sono giustissimi, anzi, ci mancherebbe altro, un altra è la minaccia di morte per il dottore ed i suoi familiari…
geni che c’entra il logo con la clinica? qua veramente oltre ad essere dei provinciali, siamo anche dei folli… stiamo parlando di minacce di morte?!? mah… senza parole!!!
DOTT. TACCONE : I DIPENDENTI CHE NON SERVONO ? MANDALI A CASA , ANDASSERO A LAVORARE ALLA CGIL ! E’ ORA DI FINIRLA CON QUESTI CHE NON VOGLIONO LAVORARE E CHE CAMPANO IN UN MONDO TUTTO LORO ! LA CLINICA S.RITA è PRIVATA ! LICENZIA CHI NON TIENE VOGLIA DI FATICARE , BASTA !