Crisi Partito Democratico, Sel: “Atripalda ha anticipato un anno fa quello che accade ora a livello nazionale. Noi pronti al dialogo con chi nel Pd è contro Berlusconi”
Pubblicato in data: 26/4/2013 alle ore:09:13 • Categoria: Politica, Sinistra Ecologia e Libertà •Atripalda da sempre anticipa, in politica, quello che poi accade su scala nazionale. Questa volta, con addirittura un anno di anticipo, abbiamo vissuto ad Atripalda il suicidio politico del PD locale, per poi assistere in questi giorni all’auto-affondamento del malconcio barcone del PD nazionale in occasione dell’elezione del Presidente della Repubblica. Le modalità sono state in fondo le stesse in entrambi i casi: un gruppo di potere interno che ha fatto di tutto per perseguire un proprio disegno (qui da noi l’inciucio con l’UDC, a Roma con il PDL), a qualunque prezzo. Anche la conseguenza è la stessa: rendere il PD politicamente ininfluente.
Noi siamo stati leali ad un disegno antitetico a qualunque inciucio con forze di retroguardia, che ad Atripalda hanno le sembianze di De Mita e dei novelli Montiani e in Italia naturalmente quelle di Berlusconi e Monti.
L’aver buttato a mare la candidatura di Prodi e il non aver preso nemmeno in considerazione la candidatura di Rodotà è un segno chiaro che nel PD ha preso il sopravvento chi non ha mai creduto nella coalizione di centrosinistra, considerandola, al più, il veicolo migliore, in quel momento, per vincere le elezioni, salvo poi riproporre facce e metodi di sempre.
Noi sappiamo che nel PD c’è dell’altro. C’è lealtà e voglia di cambiamento di cui si fanno interpreti soprattutto quei giovani che conservano un’autonomia di pensiero perché non compromessi con l’apparato. Vogliamo incontrarci subito con chi, nel PD, non vuole arrendersi alle ambiguità che da vent’anni fanno vincere Berlusconi.
Non ci rassegneremo mai all’incubo di una Repubblica presidenziale con a capo Silvio Berlusconi.
SEL di Atripalda
Per fare politica Bisognerebbe avere cultura di governo, ma a voi manca del tutto.
Il signor Berlusconi ha preso gli stessi voti del PD e dei grillini, e se si vuole (e si deve) governare il paese bisogna dialogare con loro. Dandosi un minimo di agibilità politica e di azione di governo, con la riforma elettorale, interventi sul lavoro e sull’economia. Voi continuate a blaterare a fare sterili posizionamenti di principio. Qua ed ora conta il governo del paese, di cui c’è assoluto bisogno.
Bisogna pensare alla politica come “servizio” da rendere alla cittadinanza e non altro!!!!!
i commenti spaventano più della realtà…il pd ha raggiunto il colmo e gli elettori peggio…vanno dove va il vento…altro che cambiamento qua si parla di restaurazione peggio della democrazia cristiana potevano arrivarci solo loro e tentano anche di giustificarsi..e le giovani generazioni del pd visto che vanno tanto di moda sono ancora più liberisti e di destra pensateci un pò…