Abbruciamento stoppie, Coldiretti dal Procuratore Cantelmo
Pubblicato in data: 29/5/2013 alle ore:20:44 • Categoria: Cronaca •Nella giornata di ieri, la Coldiretti di Avellino è stata ricevuta dal Procuratore della Repubblica di Avellino, dott. Rosario Cantelmo, al quale aveva chiesto un incontro per discutere dell’ormai annoso problema della bruciatura dei residui delle coltivazioni agricole. “Già negli scorsi mesi, – si legge nella nota – l’Organizzazione Professionale irpina aveva affrontato la questione con vari Enti e Istituzioni a vario titolo coinvolti (Prefettura, Regione, Provincia e Comuni) senza però giungere ad una soluzione condivisa del problema. Fino a che un’Ordinanza del precedente Procuratore, Angelo Di Popolo, contestando i reati di illecito smaltimento dei rifiuti e di inquinamento atmosferico nel caso della bruciatura dei residui, richiamava le Forze dell’Ordine alla massima attenzione nel perseguire comportamenti non leciti, arrivando fino alla denuncia penale del produttore scoperto in flagranza.
Ciò ha creato rabbia ed esasperazione nei produttori, soprattutto nocciolicoltori e castanicoltori, che, di fatto, non hanno potuto più effettuare pratiche agricole di pulitura del terreno che venivano svolte da decenni senza mai arrecare danno alcuno a persone, cose o all’ambiente, anzi, evitando e prevenendo, con queste operazioni, rischi idrogeologici e smottamenti che si sarebbero potuti verificare, soprattutto nel periodo invernale, creando problemi ben più gravi ai cittadini tutti. Una petizione promossa nelle scorse settimane e finalizzata proprio alla ricerca di una soluzione al problema era stata sottoscritta da migliaia di produttori.
Il Procuratore Cantelmo ha assicurato il suo interessamento sulla questione, comprendendo le ragioni del mondo agricolo rappresentante dalla Coldiretti, inserendole nel contesto più generale della salvaguardia degli interessi e dei diritti di tutte le parti in causa. Si tratta di individuare strade percorribili e non lesive degli interessi di alcuno, ma rispettose di tutti, dell’ambiente e del territorio, che gli agricoltori vogliono continuare a tutelare e salvaguardare, perché componente essenziale dell’unicità e della tipicità delle proprie produzioni. Coldiretti continuerà la sua azione e si spera in positivi sviluppi già nei prossimi giorni” – conclude la nota .
Lei ha ragione, non si deve bruciare perche si inquina l’aria peroòandate a controllare anche le fabbriche e chi fa discariche abusive che inquinano tutto ciao
date incentivi a chi consegna materiale proveniente da potature,creando un centro raccolta,vedrete come i terreni restano puliti e non si vedranno più fuochi e meno inquinamento,si creano altri lavori e i materiali possono essere riutilizzati.
magari si bruciassero solo sterpaglie…spesso e volentieri si bruciano prodotti molto più nocivi e si sente una puzza insopportabile…ma naturalmente nessun controllo