Abellinum, il Tar di Salerno accoglie il ricorso della società “Gica Srl” e boccia il vincolo di inedificabilità assoluta apposto dalla Soprintendenza
Pubblicato in data: 8/6/2013 alle ore:23:30 • Categoria: Attualità •Il Tar di Salerno accoglie il ricorso della società “Gica Srl” e boccia il vincolo di inedificabilità assoluta apposto dalla Soprintendenza ai Beni e Attività Culturali della Campania su una fascia protetta intorno al parco dell’Antica Abellinum di Atripalda. Con sentenza N. 01228/2013 il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione Seconda, si è pronunciato giorni fa sul ricorso proposto dalla società «G.I.Ga. Srl.», rappresentata e difesa dall’avvocato Lorenzo Lentini, contro la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Avellino, Benevento e Salerno, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato.
La decisione è stata assunta nella Camera di consiglio del giorno 16 maggio 2013 con l’intervento dei magistrati: Luigi Antonio Esposito (presidente) Francesco Gaudieri (Consigliere) ed infine Nicola Durante (Consigliere Estensore).
Tutto parte dal decreto 27 giugno 2003 n.162, con il quale il Soprintendente regionale per i beni e le attività culturali della Campania ha imposto una fascia di rispetto attorno alla mura dell’antica Abellinum, con divieto di nuove opere all’interno del perimetro interessato ed obbligo di previa approvazione delle innovazioni sui fabbricati esistenti, da parte della Soprintendenza. Vincolo impugnato dalla società ricorrente, proprietaria di alcune aree edificate ed edificatorie all’interno della detta fascia riportate nel catasto del comune di Atripalda, censurandone il difetto d’istruttoria con la motivazione che i fondi non confinavano, né orograficamente e né visivamente, con le antiche mura, e questo anche rimuovendosi l’intera vegetazione esistente.
Da qui la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania che ha accolto il ricorso e per effetto, ha annullato il decreto del Soprintendente regionale per i beni e le attività culturali della Campania, limitatamente alle particelle per le quali era stato presentato ricorso.
Intanto sul futuro dell’Antica Abellinum domani mattina dovrebbe essere eseguito il decreto di esproprio alla famiglia Dello Iacono dell’area di oltre 20mila mq per la quale è previsto anche un nuovo indennizzo da 75mila euro. Un decreto di esproprio per pubblica utilità che dovrebbe riconsegnare alla città l’area archeologica. Con tale Decreto Ministeriale, datato 10 aprile 2013, l’ente di piazza Municipio si prepara infatti a ritornare in possesso dell’area archeologica posta sotto sequestro preventivo dalla Procura della Repubblica e in custodia giudiziaria cautelare alla Soprintendenza dei Beni Archeologici di Avellino con la dottoressa Maria Fariello che ha più volte evidenziato come l’antica domus romana, esposta alle intemperie, stesse andando in malora.
ahè n’ata zuppa in arrivo…..ma stavolta è più scandalosa del solito perchè trattasi di scavi archeologici……voglio vedere come si comporterà il sindaco di fronte a questo scandalo……