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Piano di Emergenza Comunale, Strumolo a Scioscia: “Dopo oltre un anno ancora nessuna risposta, necessario tavolo di concertazione”

Pubblicato in data: 24/6/2013 alle ore:14:28 • Categoria: Pdl, Politica

massimiliano-strumoloNon è bastato un intero anno, era il 12/06/2012, per dare una risposta all’interrogazione relativa al Piano di Emergenza Comunale. Ad una risposta informale del precedente delegato, che evasivamente prometteva il suo interesse nell’aggiornamento e applicazione del P.E.C., è seguito il nulla, il silenzio assoluto. Non è bastato nemmeno il cambio di delegato per avere un seppur minimo barlume di interesse su un argomento di straordinaria importanza ma decisamente latente.

E’ probabile che a questa Amministrazione, impegnata a mantenere le fila di una maggioranza sempre meno coesa, sia sfuggita tra le altre cose, anche la delibera regionale (pubblicata sul BURC del 03/06 u.s.) relativa alla possibilità di accedere a finanziamenti per la realizzazione o l’aggiornamento dei piani comunali secondo i dettami delle nuove Linee guide realizzate dalla Regione Campania e pubblicate a Febbraio 2013.

I finanziamenti erogabili, riportati dalla delibera di giunta regionale n. 146 del 27/05/2013, per la dimensione del nostro comune ammonterebbe a circa 30.000 euro aumentabili del 10 – 20% considerando che Atripalda è Centro Operativo Misto (C.O.M.).

Visto l’interesse e soprattutto l’importanza dell’argomento, inviterei la delegata Scioscia a istituire un tavolo di concertazione con le strutture di protezione civile operanti sul territorio e sui territori compresi nell’autorità del C.O.M. di Atripalda, per definire una strategia comune ed istituire contestualmente un gruppo di lavoro per accedere ai finanziamenti e definire finalmente l’aggiornamento del Piano Comunale.

Il Consigliere Comunale
Massimiliano Strumolo
Gruppo PDL

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5 risposte a “Piano di Emergenza Comunale, Strumolo a Scioscia: “Dopo oltre un anno ancora nessuna risposta, necessario tavolo di concertazione””

  1. INDIGNATO ha detto:

    Vengo a conoscenza, con enorme stupore, che la Sig. ra Scioscia siede ancora tra i banchi del Consiglio Comunale. Posso anche sapere la sua utilità? Grazie anticipate per le risposte.

  2. Atripaldese ha detto:

    Caro Indignato mi meraviglio della tua osservazione, la Sig.ra Scioscia è impegnata nell’attività comunale molto di più di tanti burattini! So per certo che la consigliera Scioscia sta collaborando con professionisti per la realizzazione di progetti riguardando la Protezione Civile. Non confondete la serietà e la professionalità con l’apparire in continuazione sui giornali. Penso che la Sig.ra Scioscia non soffre di manie di protagonismo a differenza deii suoi colleghi. Meglio i fatti che tante chiacchiere inutili. Massimiliano Strumolo se invece di contattare i giornalisti avresti contattato la consigliera adesso tutte le tue domande avrebbero avuto delle risposte.

  3. Franco ha detto:

    La delegata Scioscia sta procedendo da quasi due mesi al progetto regionale per la protezione civile, solo che se non esce il bando non si può fare niente, o pretendete che si diffondono notizie false e illusionarie come siete di solito voi abituati? Pur di apparire vi rendete sempre più ridicoli, cara Scioscia mi permetto di consigliarti di continuare così per la tua strada e stai dando una bella lezione a chi ti ha sempre criticato e per favore continua ad essere una ragazza semplice e professionale e soprattutto rimani umile! In bocca a lupo e viva i giovani

  4. la nana zoppa e cattiva ha detto:

    applicazioni sui telefonini c.o.m. …. solo idee lanciate nel vuoto . questa misera opposizione dimostra sempre di piu’ la propria incompetenza.

  5. Abate Luigi ha detto:

    Si è creato un tale guazzabuglio che alla fine non si riesce a capire niente. La cons. Sioscia ha accettato o no le deleghe? Se sì, si ritiene all’altezza del compito assegnatogli? La Protezione Civile non può prescindere dall’apporto e dalla collaborazione di associazioni e categorie di cittadini. Si potrebbe sapere quanti incontri sono stati fatti con associazioni e categorie di cittadini? Sono domande che scaturiscono dal fervore di alcuni interventi, fai da te, che decantano l’impegno profuso dalla consigliera. Chi ha un minimo di esperienza sa bene che queste cose, il più delle volte si riducono a scopiazzare il piano già realizzato di qualche comune più efficiente cercando con piccole modifiche di adattarlo alla realtà locale. In questo caso un consiglio, non si dimentichi di cambiare il nome del comune da cui è ripreso: sa è già capitato in altre occasioni. E infine la simpatica consigliera ci faccia sapere definitivamente: la delega la vuole o non la vuole?

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