“A proposito di Pd, di vittime, di lamenti e tradimenti” la nota dell’ex assessore renziano Giacomo Foschi. “Con De Blasio abbiamo aperto di nuovo un credito, lo sfrutti”
Pubblicato in data: 18/10/2013 alle ore:18:30 • Categoria: Partito Democratico, Politica •Tutti quanti in politica, prima o poi, pensiamo di essere vittime di qualcuno ma è molto difficile riconoscere che i carnefici, il più delle volte, siamo proprio noi stessi.
E’ accaduto a Caterina Lengua, “vittima della sua onestà”, che ha “rinunciato alle parlamentarie per rafforzare la posizione del suo mentore De Luca” (?!) , ma che, ancora oggi, non è capace di ammettere che se si fosse meno arroccata a via Tagliamento e avesse ascoltato la base, e se avesse dato retta a quella piuttosto che alle correnti di questo o di quell’altro, se si fosse espressa con maggiore chiarezza sull’Irisbus, sui problemi dell’ambiente, sulla disoccupazione giovanile, sul fenomeno dell’emigrazione di questa provincia, sulle difficoltà degli Enti Locali, se si fosse espressa con coraggio sulle coalizioni tra PD, UDC e PDL nei consigli comunali, sulle liste elettorali tra uomini del PD e PDL …, sulla minaccia rappresentata da decine di transfughi maneggioni che orfani di posti di potere tentano di entrare nel PD, se avesse enfatizzato la meritocrazia, oggi la sua posizione sarebbe stata meno “negoziabile” perchè la base, forse, non l’avrebbe consentito.
E’ accaduto alla mia concittadina Luana Evangelista che, se pur tra alti e bassi e nonostante la sua “tenera età”, è riuscita per un lungo periodo a tenere fermo il timone di una sezione del PD Atripaldese nel pieno della sua fase costituente, quando davvero non è stato semplice reggere gli urti delle correnti fondamentali, che reclamavano entrambe la loro natura “riformista e progressista”. In quel periodo lei ci ha messo la faccia. Con quale risultato? Nel momento in cui doveva raccogliere i frutti della sua forte esperienza è scomparsa, non ha più inciso, ha spezzato quel legame con la gente e ha delegato altri che, forse, erano e sono meno legati di lei al territorio. Oggi malinconicamente dichiara che nel PD irpino ha vinto la morale sbagliata: ma cosa ha fatto lei per far vincere quella che riteneva la migliore? Ha delegato gli altri?
Ed è accaduto anche al sottoscritto, quando “ferito” da un partito falso e noncurante insieme ad altri si è rifugiato sull’Aventino, rimuginando sui torti subiti, leccandosi le ferite, argomentando sulla complessiva incapacità o assenza di volontà dei suoi “referenti” di intercettare le sue istanze, auspicando un loro ritorno alla “ragione”. Ma l’auspicio, come volevasi dimostrare, tale è rimasto tanto da diventare una chimera. Probabilmente se avesse avuto la forza di restare all’interno avrebbe potuto, insieme ad altri, in un modo o nell’altro, realizzare qualche piccolo cambiamento.
L’insegnamento che traggo oggi da queste vicende è che per fare politica non è sufficiente denunciare un torto, essere leali o rispettosi delle “direttive” del partito: in politica bisogna essere soprattutto intraprendenti, e, una volta sposata l’ideologia, andare avanti con la base, con la gente, ascoltandola anche quando il “mentore” ti fa credere che è sbagliato. Andare avanti con senza “mentori”, con o senza “amici” … .
A De Blasio, che proprio nuovo non è ma, per dirla alla “ebay”, è un usato garantito, con la credibilità ancora vergine e l’affidabilità al 99,99% e che in questa tornata sembra essere il vincitore, faccio i miei auguri sinceri e, gratuitamente, dò un consiglio: non si arrocchi pure lui a via Tagliamento – i mentori di cui leggo in questi giorni mi fanno accapponare la pelle – non si limiti ad ascoltare ciò che arriva da Roma, Napoli o Firenze … ma acquisti una bella auto diesel o a metano e giri, giri per la nostra terra, per i nostri circoli, per i nostri comuni perchè di cose da ascoltare ne avrà tante. Noi abbiamo di nuovo aperto un credito, ma, per quanto mi riguarda, sarà l’ultimo.
Giacomo Foschi
Caro dottore Giacomo Foschi se la signora Caterina Lengua si fosse canditata al posto del Valentina Paris lei uscirebbe lo stesso come onorevole perché con questa legge elettorale chiunque sarebbe eletto, non c’è preferenza come con le amministrative chissà se il governo letta cambierà la legge elettorale inserendo le preferenze anche per l’elezione del parlamento come c’erano una volta le preferenze ciao
siete andati per rottamare e vi hanno … rottamati. facci il piacere … stattene dove stai con tutta questa inutile filosofia a pancia piena… e consiglia di fare lo stesso ai tuoi amici.
smettila…
……aronna……stemmo scarsi…..assai…mo si che è chino…..o campo sportivo, o mercato, alvanite, o parco pubblico, a piazza, o parco acacie, i riebiti, a differenziata, ….ma io po ma’dommanno, ma sto cirasiello quanto po mantene, co tutta sta gente ca ci sta ‘ncoppa………. percio’ ammo fatto sta fine, per tutti quisti che scenneno ro ‘mbelicolo è Abramo…..
…pe mo’ atripalda va a joca o pallone a san michele e serino e a san potito……amma ringrazia a ste prete liscie…..