Stadio Valleverde offlimits, il settore giovanile dell’Atri Calcio costretto ad allenarsi nella villa comunale. Calcio in città a rischio scomparsa, le società pronte a rinunciare al bando comunale. FOTO
Pubblicato in data: 15/11/2013 alle ore:10:09 • Categoria: Attualità, Calcio, Sport •Flessioni e palleggi, riscaldamento ed allenamento tra le scalinate dell’anfiteatro comunale di via Circumvallazione ad Atripalda in attesa che si risolvi l’inagibilità dello stadio Valleverde. E’ la protesta silenziosa posta in essere dal settore giovanile dell’Atri Calcio, con oltre 70 giocatori tra allievi, giovanissimi regionali e juniores. L’impianto sportivo comunale, da settimane offlimits ai calciatori per i sigilli fatti apporre dal sindaco Spagnuolo, ha spinto il settore giovanile dell’Atro Calcio ad allenarsi nella villa comunale di piazza Sparavigna. La chiusura del Valleverde per inadempienza alle ottemperanze fissate dalla commissione comunale pubblici spettacoli ha lasciato in città quattro società senza una casa dove poter svolgere le gare di campionato ma anche gli allenamenti. Oltre 200 calciatori tra AtriCalcio e Sporting Atripalda, che militano in Promozione, l’Abellinum Calcio e l’Usd Matteo Spadafora. Una situazione paradossale che mette a rischio il futuro del calcio in città. E così i dirigenti sportivi dell’Atri Calcio hanno portato i ragazzi del settore giovanile ad allenarsi in villa comunale. «Abbiamo una cinquanta tra calciatori che militano nei tornei degli allievi e giovanissimi regionali ed altri venti che militano nella juniores regionale. Ragazzi che sono sprovvisti di auto. Per portarli a fare allenamento in campi sportivi adeguati quattro volte a settimana bisognerebbe noleggiare dei pullman. A questi si aggiungono anche i costi da sostenere poi la domenica per portarli a giocare. Ma noi non abbiamo questa possibilità economica – racconta Carmine Bagnara, dirigente sportivo -. Così con lo stadio chiuso abbiamo deciso di farli allenare nella villa comunale». Una preparazione precaria visto che i ragazzi poi la domenica sono chiamati a scendere in campo senza aver mai, durante la settimana, provato schemi o triangolazioni su un vero terreno di gioco. Una vicenda assurda e paradossale che ha spinto il direttore sportivo dell’Atri Calcio, Enrico Giovino, a rassegnare le dimissioni: «L’amministrazione è assente, finisce qui la mia disponibilità. Mi dispiace per i ragazzi. Ma non è possibile accettare che una squadra si alleni a Salza Irpina, pagando 400 euro al mese, l’Under 18 si allena a Prata PU insieme ad una parte del settore giovanile mentre i più piccoli fanno allenamento addirittura nella villa comunale. Il tutto nell’indifferenza totale della nostra amministrazione». Parole dure a cui aggiunge: «E’ una vergogna tutta atripaldese, il mio dispiacere è che tanti giovani rimarranno delusi, ma quando si sbaglia, si paga. Questa è la vita». L’Amministrazione ha predisposto un bando per procedere all’affidamento provvisorio dello stadio per otto mesi, facendo gravare sulla società sportiva che si accollerà la gestione gli oneri da sostenere per renderlo agibile. Chi risponderà dovrà assicurare anche la struttura per 3 milioni di euro e presentare una fideiussione da 30mila euro. Ma le società sportive appaiono orientare a non rispondere al bando. «Si vuole far morire il pallone. Stiamo valutando ma a queste condizioni sarà difficile accettare – conclude Bagnara -. Noi siamo società dilettantistiche che non hanno entrate se non contributi di sponsor e amici. Mica è il calcio professionistico. Se continua così con il campo chiuso rischiamo di sparire. L’Amministrazione dovrebbe riflettere e decidere se vuole far continuare a giocare il pallone in città oppure no. A queste condizioni nessuna della quattro società può assumersi le responsabilità richieste. Il comune è convinto di avere una miniera d’oro come il campo sportivo, inagibile e vecchio, e non si rende conto che così fa morire il calcio in città».
ma scusate si puo’ sapere un po’ di verita’ il campo sportivo che la ridotto in queste condizioni?
bisogna fare dei lavori perche è agibile errico il campo sportivo ciao
egr,sig Bagnara io apprezzo molto il lavoro che fa lei ed altri dirigenti per il calcio ad Atripalda.ma da cittadino le voglio fare una domanda,visto che lei e’ decenni che frequenta il campo sportivo,ma chi lo ha ridotto in queste condizioni? e perchè per renderlo di nuovo agibile dovrebbe essere il comune ad accollarsi le spese e quindi tutta la comunità? visto anche il delicato momento che viviamo non mi sembra corretto, lo stadio chi lo ha ridotto cosi se ne deve far carico di sistemarlo.
ti ringrazio per l’apprezzamento che ci fai e anche se tu mi conosci ed io non so chi sei ti rispondo senza alcun problema.
E’ normale che una struttura che viene usata ha bisogno di una manutenzione ordinaria,cosa sempre fatta a ,nostre spese
ma qui non si parla di manutenzione ordinaria bensi dell’agibilità della struttura per poter disputare le gare di campionato,questa agibilità, necessaria, il VALLEVERDE non l’ha mai avuta,e noi l’abbiamo saputo solo quando avendo vinto il campionato di prima categoria,dovendoci iscrivere al campionato di promozione,avremmo dovuto allegare alla documentazione
da consegnare alla f.i.g.c questo documento.Sono sei anni ormai che se ne parla ma la nostra amministrazione non ha mai affrontato il problema nel modo giusto.Non l’abbiamo ridotto noi in questo stato e i n/s amministratori lo sanno bene,noi abbiamo sempre cercato di fare quello che era nelle nostre possibilità facendo anche cose che a noi non competevano.Come vedi caro sabino il campo non è agibile e non per colpa nostra e questo potete chiederlo all’amministrazione.
Purtroppo grazie a questa amministrazioni andrà scomparendo tutto. Se si aspetta che si apra il campo i bambini si alleneranno ancora per lungo tempo nella villa. Con il bando di gara per il campo sportivo a condizioni assurde che non converrebbe a nessuno aggiudicarselo, secondo me caro bagnara aspetteremo a lungo ….come faccia una squadra una volta aggiudicato a far fronte a tutte le spese (fidejussione di 30000 , assicurazione sulla struttura, lavori per l’agibilità a porte chiuse e in piu l utenze) tutto solo per pochi mesi….è un investimento a perdere, avendo un campo in queste condizioni non si potrà mai rientrare nelle spese anche perche’ le tariffe sono fissate a 10 euro l ora, e sapendo che le utenze con tutte le squadre che si allenano ogni mese arrivano a mille euro tra acqua luce e gas…… Ci vuole un articolo sulla stampa nazionale …si deve fare una cosa eclatante da far capire a tutti che nel nostro paese non si puo’ fare piu’ lo sport….il sociale non esisterà piu….e Per di piu hanno fatto scomparire la pista di ghiaccio che si sposterà ad avellino….un evento che portava tantissime persone a partecipare…ottimo per far incrementare l’economia dei nostri commercianti….come noi sappiamo il nostro concittadino Sergio è stato costretto ad emigrare proprio per le problematiche che SI creano in questo paese ogni qual volta si cerca di fare qualcosa per la nostra cittadina ….Purtroppo l’invidia nel nostro paese regna Sovrana…..VIVA TUTTI I NOSTRI CITTADINI CHE FANNO SPORT E SOCIALE E LEVANO TANTI NOSTRI RAGAZZINI DALLA STRADA…..SPERANDO IN UN FUTURO ,CHE LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE FACCIA IL POSSIBILE PER INCENTIVARE AD ORGANIZZARE OGNI EVENTO SPORTIVO…