Associazione “Burundi…amo Onlus”, venerdì l’inaugurazione della nuova sede nel mercatino di piazza Orta
Pubblicato in data: 12/11/2013 alle ore:12:32 • Categoria: Attualità •Venerdì 15 novembre, ore 19,30, sarà inaugurata la nuova sede dell’ASSOCIAZIONE BURUNDI…AMO ONLUS a piazza Alpini d’Orta presso il Mercatino rionale di Atripalda. Accanto a padre Jean Claude Ndayishimiye (foto) saranno presenti il sindaco Paolo Spagnuolo, diversi rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, soci e simpatizzanti.
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Da quello che posso dedurre, il locale sarà dato in uso gratuito con annessi servizi di luce ed acqua. Non sono affatto d’accordo con la volontà di questa amministrazione. Sarebbe stato più giusto per il comune, visto i tempi che corrono, cercare di monetizzare mettendolo in vendita come per gli altri beni comunali. Padre Jean Claude non appartiene più alla diocesi di Atripalda, quindi vedo il tutto fuori tempo. Sono convinto che una Onlus non ha bisogno di un locale aperto al pubblico, bensì di un conto corrente. Oltretutto, Jean Claude è rintracciabilissimo nella sua parrocchia. Staremo a vedere come andrà a finire.
Una cosa è certa che l’AMMINISTRAZIONE con questo atto ha dato prova che con i beni dei cittadini si può fare tutto senza dar conto a nessuno.
Sig.Emilio, vedo che è informato male. Il comune ha dato in uso gratuito solo il locale, l’acqua e la luce la paga l’associazione. Vi ricordo che l’associazione ha messo a nuovo il locale che era in uno stato fatiscente, a sue spese. Padre Jean Claude è stato trasferito, ma sotto il mercatino vi è l’associaizone che è nata ad Atripalda, non il suo studio privato. L’associazione è formata da più di 100 soci e più del 70% è residente ad Atripalda. Giusto per precisare, il comune ad oggi non ha venduto neanche un box sotto il mercatino, e l’associazione è provvista di un c/c sia postale che bancario. Infine colgo l’occasione per invitarla all’inaugurazione della sede Venerdi 15 Nov alle ore 19:30 sotto al mercatino rionale.
Emilio, con tutti gli sprechi che ci sono in giro, andiamo a vedere l’unica cosa buona che ha fatto fino ad ora il comune?
Si tratta di una onlus che ha aiutato anche persone bisognose di atripalda. Ce ne fossero altre associazioni come queste, ben vengano.
Per la verità questa ONLUS non mi dice niente. Il Burundi e il Ruanda, in guerra da decenni, hanno prodotto centinaia di migliaia di morti tra bambini donne e anziani. Ricordo alcuni sevizi che riportavano immagini di eccidi di una efferatezza unica. Ancora oggi sono ben lontani dalla democrazia.
Ma vi rendete conto che il Burundi siamo noi,,,c’è gente, che non riesce piuù a mantenere una famiglia neppure con i beni di prima necessità, i negozi chiudono perche’ non riescono a pagare il fitto e ad Atripalda si guarda sempre fuori dalla propria porta!!!! Terra fertile sempre per gli altriiiiiii
Da quanto in qua esiste la diocesi di Atripalda?
A gente addò vere e addò ceca… sotto il mercatino c’è l’Interclub, ass.ne carabinieri in pensione e ass.ne cacciatori e chi vanno a verè???quella e beneficenza e padre Jean Claude. vergogna.
Ps. teneva ragione a nonna, che fai fai a gent tene sempe ra’ rice.
a parte che non conosci i limiti territoriali della nostra diocesi (casomai avresti dovuto scrivere che Juan Claude non appartiene più alla nostra comunità, casomai.. ma tanto non credo tu sappia cosa è una comunità), l’amministrazione ha fatto l’unica cosa buona da 15 anni a questa parte consentendo l’uso di un locale per questo scopo per numerosi motivi. te ne cito alcuni:
1) l’associazione in se: un nobile scopo e persone serie (le onlus non hanno bisogno solo di conti correnti! la sede legale è obbligatoria! come si giustificherebbe l’uso dei soldi? dove rintracciare i responsabili? come e dove vivere l’associazionismo?
2) il sacerdote in questione avrebbe potuto mettere questa sede altrove, togliendo al nostro paese una buona occasione per fare associazione e ritrovarsi;
3) il sacerdote in questione ha avuto cura di ristrutturare il locale, non so a spese di chi, ma comunque probabilmente ha evitato l’incuria e l’abbandono di un locale che difficilmente si può vendere, visti i tempi, visti le condizioni ecc..
4) la comunità atripaldese è molto legata a lui e questo è un modo per far si che lui si senta ancora atripaldese. Juan Claude è una persona amabile, a differenza di certi atripaldesi come te, che non perdono occasione per sparare cavolate a raffica, al di là del suo ruolo spirituale.
5) atripalda è in agonia e ogni minima occasione è buona per viverla. ma tanto agli atripaldesi interessa vivere il paese solo distruggendolo.
ogni qual volta che si fa un’opera di carità è sempre cosa giusta… ma non dimentichiamoci dei problemi di alcune famiglie atripaldasi che non hanno cosa mettere a tavola… non dimentichiamolo
Premesso che sono pienamente d’accordo con l’intervento n°5, ho letto delle tante ONLUS sparse per l’ITALIA e le critiche che le vengono mosse. Sono diventate centri di potere e di occupazione. Per quello che ho letto solo il 20% dell’introito verrebbe destinato ai bisognosi. Queste Onlus sono criticate per la scarsa trasparenza. Allora, visto che siete animati di buona volontà, e non ho alcun motivo per dubitare, cominciate col piede giusto: a rendere noto le vostre entrate, quanto vi costa la sola gestione ( dettagliata) , e per ultimo quanti soldi arrivano alla destinazione finale ( dettagliando il tipo di intervento con le relative spese. Chiaramente i movimenti vanno eseguiti con cc. Vi auguro buon lavoro.
caro emilio, il problema non dipende dalle onlus, ma dallo stato italiano. a parte qualche caso di disonestà oggettiva, lo stato tassa anche le onlus, che si ritrovano a pagare anche spese bancarie, spese ordinarie di pubblicità (se non c’è questa che introiti vuoi avere?). insomma, se l’80% dei soldi se ne va, per il 60% di questi 80, la colpa è dello stato. e manco questo sai.
Sig.Emilio, venga venerdi sera o quando desidera lei, le faremo verificare tutta la contabilità che abbiamo, l’associazione non ha niente da nascondere, anzi è piu trasperente di quanto pensi. Logicamente può portare con se anche un contabile.
Saremo lieti di conoscerla il prima possibile. Saluti
Ne hanno fatta un altra-
Ma dal Burundi cosa si aspettano questi politici. Perché non li vendete i locali del mercatino ad un prezzo accessibile e fate qualcosa di buono per Atripalda che langue.
Chissà se avrebbero avuto la stessa fortuna se quel locale fosse stato chiesto da pensionati atripaldesi?
VENDETELI STI LOCALI DEL MERCATINO INVECE DI DARLI A PERSONE CHE NON PAGANO NEMMENO IL FITTO…………….VERGOGNATEVI………………
chi vuole che il locale sia venduto, sia il primo a fare offerte. fatevi avanti e vediamo!
io non sono d’accordo che è stato dato gratis il locale del comune all’associazione burundiamo il comune si deve fare pagare.
Pero se l’associazione ha rinnovato il locale puo’ scalare per qualche mese dal fitto ma dopo deve pagare il comune. non puo fare favoritismi ok.
si tratta tutti nello stesso modo cara amministrazione ciao
evidentemente nessuno sa ke l’amministrazione comunale nel concedere il locale ha specificato ke nel nel momento in cui dovesse esserci un acquirente questo dovrà essere riconsegnato e il comune potrà anche beneficiare dei lavori fatti dall’associazione !!! prima di scrivere informatevi!